venerdì 7 marzo 2008

Sesso e gravidanze «Ragazzi ignoranti», c'è chi usa la coca cola

ginecologi: troppo fai-da-te, c’è chi usa la Coca Cola

LUISA MARADEI Il miglior metodo anticoncezionale? Una lavanda vaginale a base di Coca Cola. Oppure, in alternativa, rapporti sessuali rigorosamente «in piedi o in acqua» e dalla durata «lampo». Ecco i metodi fai-da-te per almeno il 30% degli adolescenti italiani che «ritiene efficaci». Insomma giovanissimi disinformati, superficiali o completamente a digiuno per quanto riguarda educazione sessuale. Un quadro desolante: lo delineano i ginecologi italiani presenti a Lisbona per il Congresso europeo. E inevitabilmente scatta l’allarme: «Esiste il rischio concreto di gravidanze indesiderate e soprattutto di aborti se non si combatte l’enorme disinformazione degli under-19». «La conoscenza tra ragazzi - sottolinea in particolare il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) Giorgio Vittori - resta molto scarsa: una situazione pericolosa che è emersa anche da nostri recenti sondaggi tra adolescenti». E, non a caso, basta analizzare i blog per giovanissimi, come fatto dalla Sigo, per verificare come luoghi comuni e informazioni-bufala dilagano. Gli esempi? C’è chi è convinta di «poter restare incinta con un bacio»; chi pensa «che la ”prima volta” non si può essere fecondate», impossibile anche se «non si raggiunge l'orgasmo». E c’è da restare di sasso, poi, a sapere che un adolescente su tre dice di «sfidare la sorte» non utilizzando alcuna precauzione. In particolare il 20% ricorre al coito interrotto mentre c’è chi usa improbabili anticoncezionali naturalmente del tutto privi di validità. «Un quadro desolante - continua Vittori - perché l’ignoranza aumenta enormemente il drammatico ricorso all'aborto». Dalla ricerca, numeri e dati spesso sconvolgenti: «Solo lo 0,3% delle under-19 ha una buona educazione sessuale, il 26,5% sufficiente e ben il 72,9% scarsa». I motivi? «Manca - aggiunge - un'educazione di base da parte delle famiglie. Le ragazze tendono poi a contestare quanto detto dai genitori, preferendo l'autoinformazione, le notizie date dai coetanei, quasi sempre infondate o legate alle mode del momento». Fondamentale resta quindi un'educazione sessuale precoce: «Per questo incontreremo i vertici del ministero dell'Istruzione - conclude Vittori - per avviare programmi scolastici». E così l'Italia è inevitabilmente agli ultimi posti in Europa per l’utilizzo di metodi contraccettivi: 8 donne su 100 «non ne hanno mai fatto ricorso» mentre in Ue la pillola si conferma il metodo più usato per una donna su 3. Molte italiane «hanno paura di ingrassare» anche se oggi, dicono gli esperti, è «un rischio ridottissimo grazie ai progestinici di nuova generazione».
Il Mattino 7 marzo 2008

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