mercoledì 30 aprile 2008

Il sito francese "We have a dream" prova a realizzare i desideri


Il sito francese "We have a dream" prova a realizzare i desideridei navigatori.


Dividendo la spese. "Più siamo meno spendiamo"

Tutti i sogni a portata di mano"In tanti, sul web, li realizziamo"

di BENEDETTA PERILLI

Tutti i sogni a portata di mano"In tanti, sul web, li realizziamo"'


"I SOGNI son desideri di felicità", così cantava Cenerentola pensando al suo principe azzurro. Impossibile per una ragazza povera come lei sposare un ricco erede al trono. Ma con un tocco di magia, dei passerotti sarti e una fatina "carrozziera" il suo desiderio divenne realtà. Era solo un cartone animato, certo, ma se Cenerentola avesse avuto un computer e una connessione internet avrebbe potuto provare a conquistare il suo amato senza ricorrere alle magie. D'altronde lo diceva anche John Lennon: "Puoi chiamarmi sognatore ma non sono mica l'unico". E se a sognare si è in tanti forse anche il desiderio più impossibile può avverarsi. Proprio a questa celebre frase della canzone Imagine si sono ispirati i realizzatori del sito francese We have a dream per mettere a punto una piccola fabbrica virtuale di sogni. Nella quale al posto dei macchinari ci sono i cuori pulsanti di tanti piccoli sognatori. E così in poco meno di un mese il sito - baciato da successo di pubbico - sta già realizzando i primi sogni proposti dagli utenti. Il meccanismo è semplice. Basta postare il proprio sogno e sperare che un numero sufficiente di utenti lo condivida. A questo punto, se si raggiunge il numero minimo di sognatori entro una data limite, il gioco è fatto e il sogno può cominciare a diventare realtà. Con un contributo economico quasi sempre minimo. I progetti attualmente in fase di realizzazione sono due. Il primo riguarda la produzione del film "Largo Winch 2", ed è tutto sommato a buon mercato, il secondo ha a che fare col mondo dell'ippica, molto più costoso.
Volete sapere cosa si prova a mettersi nei panni di un produttore cinematografico? Basta iscriversi gratuitamente al sito per prenotare la propria parte di sogno entro il 31 ottobre. A questo punto, se si sarà raggiunto il numero necessario di sognatori, con il versamento di 35 euro si potrà produrre il film. I produttori virtuali potranno usufruire di tanti benefici e prendere parte attiva al processo di realizzazione: oltre a visionare in anteprima la sceneggiatura e i materiali girati potranno partecipare alle riunioni di produzione, al casting, al montaggio, alla post-produzione fino ad arrivare alla prima proiezione. L'altro sogno che il team di "We have a dream" sta realizzando è quello dell'acquisto in comproprietà di una squadra di cavalli da corsa. Un sogno che naturalmente può avere anche i suoi risvolti positivi e che ha una scadenza. L'acquisto dei cavalli purosangue dura infatti cinque anni ma i proprietari sognatori potranno poi scegliere l'allevatore, i colori della casacche e i nomi dei cavalli e soprattutto beneficiare dei risultati delle gare. Il tutto per una cifra abbastanza alta ma non impossibile: versando cinque mila euro, bloccati nei cinque anni. Insomma Cenerentola forse non si sarebbe potuta permettere di entrare nel circolo degli ippodromi ma per il suo vestito e la sua carrozza sarebbe bastato molto meno. "Il concetto del sito è semplice - spiegano i realizzatori - tutti hanno dei sogni ma solo i milionari possono pagare il prezzo di realizzarli. Noi proviamo invece a spostare il ragionamento più in là: se il prezzo da pagare è caro perché non dividerlo fra tanti?". Ecco quindi che "We have a dream" si propone come la prima piattaforma comunitaria che permette a chiunque di sottoscrivere il proprio sogno, di avvicinarsi a chi può aiutare a realizzarlo e di convincere gli altri che è importante farlo. Lo scopo del sito infatti è quello di coinvolgere il maggior numero di sognatori così da abbassare il costo del sogno, sia reale che metaforico naturalmente. Fra i sogni in fase di realizzazione infatti ce ne sono alcuni che non hanno bisogno di denaro ma solo di tanta forza di volontà. Come quello della "festa intelligente", una festa illuminata, riscaldata e ritmata dall'energia prodotta dalle persone che vi prendono parte. Insomma più sognatori si iscriveranno e più a lungo sarà garantito il divertimento. Gli amanti della musica invece potranno concentrarsi ad immaginare il concerto della loro vita e, se riusciranno ad organizzarsi, magari potranno anche ascoltarlo. Gli sportivi invece potranno unirsi per riuscire a sfidare i propri eroi almeno per cinque minuti, è questo infatti uno dei sogni in fase di realizzazione, organizzare un grande evento sportivo durante il quale il pubblico sfida i campioni nella loro specialità. Un esempio? Giocare a golf con Tiger Woods, i sognatori necessari devono essere almeno quindicimila e solo i migliori sessanta, individuati tramite un mega torneo, potranno scontrarsi con il campione. Per far capire meglio che "We have a dream" può veramente realizzare l'impossibile il team ci tiene a ricordare che il presidente della comunità è una persona che nella vita ha ottenuto tutto quello che desiderava: si tratta infatti di Thierry Reboul, prima direttore della comunicazione di Air France, poi capo di un'importante agenzia pubblicitaria che in Francia rappresenta Nike e Ikea ed infine capo spirituale di questa comunità virtuale di sognatori. (La Repubblica 30 aprile 2008)

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