martedì 8 dicembre 2009

Marina Berlusconi: «Il mio Ambrogino per papà Silvio e mamma Carla»

RA I PREMIATI MALDINI, BERGOMI, MAURIZIO BELPIETRO, DOLCE E GABBANA, L'IMAM DI VIA PADOVA

Marina Berlusconi: «Il mio Ambrogino per papà Silvio e mamma Carla»

Il figlio del commissario Calabresi dedica invece la medaglia d'oro alle vittime di piazza Fontana

MILANO - Marina Berlusconi ha voluto dedicare l'Ambrogino d'Oro appena ricevuto al padre, Silvio Berlusconi, e alla madre Carla Dall'Oglio. Era lei l'ospite più attesa al Teatro Dal Verme il giorno di Sant'Ambrogio, alla cerimonia di consegna delle civiche benemerenze 2009, gli Ambrogini d’Oro. La presidente di Fininvest e Mondadori ha avuto il riconoscimento, secondo la motivazione ufficiale, in quanto «manager di grande successo ed eccellenza milanese». «Dedico questo premio a mio padre e mia madre», ha detto la primogenita del presidente del Consiglio, arrivando al Teatro Dal Verme. «Credo che questo premio non venga dato solo a me - ha aggiunto - ma che sia un premio che riguarda le aziende che fanno parte del nostro gruppo e nelle quali lavoro: riguarda Mediaset, Mondadori e Mediolanum e tutto quello che queste aziende hanno fatto e continuano a fare per Milano, sicuramente in termini di occupazione, ma anche come motore di informazione, di cultura, di innovazione e di modernità».

Ambrogino d'Oro 2009
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«ALLE VITTIME DELLA STRAGE» - Mario Calabresi, direttore de «La Stampa» e figlio del commissario Luigi Calabresi ucciso a Milano il 17 maggio 1972, ha invece dedicato l'Ambrogino d'Oro alle vittime della strage di Piazza Fontana: «Le vittime delle stragi sono doppiamente vittime perché i loro nomi non sono ricordati. Voglio ricordare i loro nomi - ha detto -, quattro di loro si chiamavano Carlo, poi c'erano Pietro, Paolo, Luigi, Mario, Giulio, Gianni, Eugenio, Calogero, Vittorio, Girolamo, Attilio, Oreste e Angelo. È importante ricordare la strage di Piazza Fontana perché penso che la stagione del terrorismo e del sangue sia iniziata lì. Ricordare le vittime di Piazza Fontana serve al Paese e alla sua riconciliazione», ha concluso Mario Calabresi, che ha incontrato nuovamente Licia Pinelli, la vedova dell'anarchico Giuseppe, che aveva già incontrato al Quirinale.

«CREARE PICCOLE MOSCHEE» - Medaglia d'oro anche all'imam Mahmoud Asfa, presidente della Casa della cultura islamica di via Padova. «Milano ha bisogno di piccoli luoghi di culto - ha detto Asfa, al termine della cerimonia -. Noi musulmani chiediamo il minimo necessario per poter professare la nostra religione». Ma Asfa, noto per le sue posizioni moderate, ha escluso che la comunità islamica milanese abbia necessità di un partito ispirato alla dottrina religiosa. «Noi siamo contrari al partito islamico - ha detto - crediamo nei partiti italiani e la nostra comunità dà a ciascuno la libertà di iscriversi in qualunque partito italiano».

«A MILANO» - Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno voluto dedicare il riconoscimento al capoluogo lombardo. «La città - ha spiegato Stefano Gabbana - che ci ha reso famosi e ci ha permesso di lavorare nel mondo della moda». «Vogliamo rivolgere un pensiero - ha detto Gabbana - a tutti coloro che hanno creduto in noi, ma vogliamo dedicare l'Ambrogino a Milano che ci ha reso famosi e ci ha permesso di lavorare nel mondo della moda».

LE PROTESTE - I consiglieri d’opposizione hanno messo in atto un «piccolo e garbato» gesto di protesta: indossare qualcosa di viola, il colore della manifestazione romana del No B-day. Una cravatta, una sciarpa, una semplice spilletta. Fuori dal teatro ci sono state contestazioni da parte di lavoratori precari e «sans papiers» per l'attestato di benemerenza conferito ai vigili del Nucleo tutela trasporto pubblico, che bloccano gli immigrati irregolari sui mezzi.

I PREMIATI - In tutto sono state assegnate trenta medaglie d’oro e 40 attestati, oltre alla Grande medaglia alla memoria per don Carlo Gnocchi e quelle alla memoria per Camilla Cederna e Giovanni Raboni. Tra i premiati le ex bandiere di Milan e Inter Maldini e Bergomi, il giornalista Maurizio Belpietro, l’architetto Stefano Boeri, Davide Rampello della Triennale e Andrée Ruth Shammah del Franco Parenti.


corriere della sera 07 dicembre 2009

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