mercoledì 10 dicembre 2008

PELINO: DALLA COLLANA DI CORALLI ROSA DONATA DA BERLUSCONI AI CONFETTI PER I MATRIMONI GAY A CUI E' CONTRARIA

DI PATURNIO

Luxuria la definì:"Prossima icona delle Drag Queen" per le sue pettinature leonine. E' la sorella del proprietario della famosa casa di confetti "Pelino" di Sulmona. E' contraria ai matrimoni gay ma produce confetti lilla per i matrimoni gay. In passato ha dichiarato che gli affari sono affari, ma la vera famiglia è una sola.I radicali ce l'hanno con lei per i confetti lilla (non c'erano battaglie migliori da sposare?). Berlusconi le ha regalato una collana di coralli rosa e, con l'occasione, ha invitato gli italiani a spendere per sconfiggere la crisi (non ci ha detto dove trovare i soldi). Lei è la donna che parla male del candidato del centrosistra Costantini, e si da da fare per Chiodi (quello che prometteva un lavoro nello spot su YouTube). Ha un sito internet dove non si capisce niente (la sua gigantografia copre tutto quello che c'è scritto). Lei è la musa d'Abruzzo:

PAOLA PELINO






GAY: RADICALI A PELINO, PERCHE’ I CONFETTI A NOZZE DI MADRID?
(AGI) - Roma, 23 nov. - Fanno discutere le nozze gay a Madrid. E, a sorpresa, non per i gusti sessuali degli sposi. Sono proprio i confetti, i tradizionali cadeaux che si regalano ad ogni matrimonio, a sollevare una piccola polemica. In una lettera aperta, Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione Radicale CertiDiritti, afferma di aver appreso “con sconcerto e stupore” che sono stati distribuiti agli invitati delle nozze di Madrid confetti viola, “forse quelli fatti apposta per le coppie gay denominati ‘gay bride’, prodotti con mandorle provenienti, da San Francisco, e offerti, secondo fonti attendibili, dall’azienda abruzzese Pelino alla festa di nozze”. L’esponente radicale ricorda che fu la stessa Paola Pelino, deputata Pdl e della nota azienda di Pescara, a dichiarare “nel maggio 2006 che i confetti dell’azienda di famiglia ‘vorrei continuare a venderli alle coppie normali’”.
“Le pare normale - sostiene - che il ragazzo italiano, andato in Spagna per sposarsi con il suo compagno, si ritrovi con i confetti Pelino, quelli che lei voleva fossero prodotti solo per ‘persone normali’, sul tavolo imbandito per la festa? Lei non ha nulla da dire?”. (AGI)





DA BERLUSCONI AI MATRIMONI GAY, IL TRIONFO DEI CONFETTI. L’AZIENDA PELINO DI SULMONA: COLORATI PER GOVERNO E LILLA’ PER GLI OMOSESSUALI

Nessuna guerra dei confetti in casa Pelino. Il “marchio” è lo stesso, l’uso profondamente diverso, ma gli affari sono affari. Il Gay Pride dell’Aquila celebrerà i matrimoni gay, lesbo, transessuali ed etero friendly regalando per la prima volta pubblicamente dei confetti color lilla, realizzati dalla famosa azienda di Sulmona: la scorsa settimana, l’onorevole Paola Pelino (Pdl), sorella dell’amministratore della fabbrica, aveva regalato a Berlusconi dei confetti nelle operazioni di voto sulla fiducia parlamentare del governo. Stessa azienda, stessi confetti, colore diverso.“Assolutamente sì: quelli che ho regalato al Cavaliere a Montecitorio erano di tutti i colori, ma non lilla”, ride divertita l’onorevole sulmonese, pensando anche alle polemiche tra associazioni gay e il ministro Carfagna sul Gay Pride. Il prossimo 1 giugno nel viale all’entrata principale del Castello Cinquecentesco all’Aquila si terranno i matrimoni lgbt, al centro di una festa nella quale sono coinvolti i Verdi Abruzzo, Arcigay “Consoli” e Arcilesbica “Amazzoni”. Nel maggio del 2006 l’onorevole trans Luxuria parlò apertamente di ostilità dell’on. Pelino nei sui confronti: “le ho espresso ammirazione per i tailleur anni ‘30 che indossa e la meravigliosa chioma da Re Leone che la renderà la prossima icona delle drag queen; non mi ha più rivolto il saluto”, aveva raccontato Luxuria. Ora l’azienda di famiglia regala confetti al Gay Pride. Il confetto si chiama “Gay Bride”, ossia sposa gay in inglese, ed è entrato in produzione due anni fa. Colore lilla, mix di mandorle di San Francisco, zucchero di canna del Brasile e vaniglia naturale dei Caraibi. Tra i Paesi che ne fanno più richiesta ci sono, non a caso, l’Inghilterra e la Spagna di Zapatero.“Dividiamo i due momenti, quello politico da quello aziendale - spiega l’onorevole del Pdl - l’azienda non si pone il problema a chi vendere il prodotto, se c’è la domanda, da qualsiasi parte venga. Porto il massimo rispetto per ogni forma di libertà e diritto, però resto dell’idea che la famiglia è quella tradizionale ... L’azienda ricerca il profitto, la politica deve combattere le discriminazioni, ma poi sceglie, come ha bene spiegato il ministro Carfagna, se patrocinare o meno un Gay Pride

fONTE:ILCOLOREDELGRANO.SPLINDER.COM



Nessun commento:

Yoox

0.1 Special banner