martedì 5 maggio 2009

Berlusconi a Porta a Porta: tutta colpa della sinistra

Il premier in tv a Porta a Porta

ROMA
«Chi è incaricato di una funzione pubblica come il presidente del Consiglio può accettare la continuazione del rapporto soltanto se si capisce che due situazioni false hanno provocato un certo comportamento e se si dichiara di essere caduti in errore». Silvio Berlusconi sceglie di contrattaccare e va in tv da Bruno Vespa, a Porta a Porta, per «raccontare la sua verità». Il premier spiega che il fatto che le frequentazioni con le minorenni sono «una menzogna». «È tutta una menzogna», scandisce il Cavaliere che ha detto di essersi presentato al compleanno della ragazza dopo aver promesso da tempo al padre di lei un appuntamento per parlare di due «ottimi candidati» per le elezioni nel Sud.

Berlusconi quindi racconta: «Quella sera mi ha chiamato il padre della ragazza e mi ha spiegato che stava ad una riunione di famiglia in un posto a 3 minuti da Capodichino. Io avevo un’ora di tempo e ci sono andato». Il premier, inoltre, spiega che domani sul settimanale "Chì" uscirà un ampio servizio fotografico sulla festa di compleanno. E ai blogger che hanno insinuato dubbi sulla veridicità delle immagini dice: «Mandino un giornalista al ristorante e domandino ai cuochi e ai camerieri per domandare se quelle foto sono false». Tornando al rapporto con la Lario il Cavaliere dice che «a mia moglie voglio un mare di bene e sul rapporto con lei non voglio aggiungere altro» e che del divorzio «è doveroso non parlare» perchè «deve restare un fatto privato». Sulla famiglia spiega: «Mi spiace che siano stati portati in mezzo i miei ragazzi, a cui voglio il bene più totale. Credo di poter dire che sono per loro un padre straordinario e amatissimo».

Intanto l'Avvenire precisa che l’editoriale critico nei confronti di Silvio Berlusconi non rappresenta il punto di vista dei «vescovi» e - in un corsivo pubblicato sul suo sito internet - replica alle accuse di Pierluigi Bersani di aver fatto due pesi e due misure ricordando le critiche riservate all’allora portavoce di Prodi Silvio Sircana fotografato mentre si rivolgeva ad un transessuale. «Vorremmo ricordare agli intrepidi navigatori di Internet che a scrivere e firmare il fondo dal titolo "Politica e discrimine etico" è una giornalista di Avvenire, non i vescovi», scrive il giornale della Cei. «Non oso immaginare - aveva detto Bersani - che sarebbe successo se questa vicenda avesse riguardato Prodi e mi piacerebbe che ci si comportasse con tutti allo stesso modo».

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