sabato 30 maggio 2009

Berlusconi, Sindrome da Alcova: Stampa estera "Sottotappeto della sinistra", Stampa Italiana "Scendiletto del PD"

IL Premier, "Giornali di sinistra scendiletto del Pd"

di Paturnio

Dvvero singolare che solo due giorni fa il premier abbai definito la stampa estera, "sottotappeto della sinistra" e oggi abbia coniato per la stampa di sinistra italiana la definizione, "scendiletto del PD".La sua deve essere un'dea fissa, infatti avrebbe potuto usare tante altre definizioni. Per aiutarlo a guarire da quella che ormai pare diventata un'ossessione, ecco una lista di definizioni per l'ostile stampa estera e l'ostile stampa di sinistra, che Berlusconi potrà intercambiare a piacimento:

Stampa Estera: sottopiatto della sinistra-sottovaso della sinistra-sottobicchiere della sinistra-sottopancia della sinistra-sottogonna della sinistra-salvasuola della sinistra.

Stampa di sinistra italiana: Scaletta del PD, rampa del PD, passerella da yacht del PD, pattina del PD, zerbino del PD, lustrascarpe del PD, lisciapelo del PD.



LA STAMPA 30/5/2009 (12:8) - L'ACCUSA DEL PREMIER
"Giornali di sinistra scendiletto del Pd" Il premier Silvio Berlusconi ieri in Abruzzo

Berlusconi: attaccati da opposizione con una campagna elettorale basata
su insulti e aggressione personale

VICENZA
«Siamo stati attaccati dall’opposizione con una campagna elettorale che ancora una volta si è basata sull’insulto, sull’aggressione personale, sulla giustizia ad orologeria, sulle calunnie volgari che ci hanno e soprattutto mi hanno rivolto, sposate in pieno da tutti i giornali della sinistra che fanno da scendiletto al Pd». Il duro j’accuse è stato lanciato dal premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico con la Fiera di Vicenza dove si è svolta una iniziativa elettorale del Pdl in vista delle prossime elezioni europee.

«Noi abbiamo ritenuto che fosse assolutamente importante opporci alla politica delle porte spalancate verso i clandestini messa in campo dal precedente governo -ha spiegato il premier- non è possibile che noi si continui a lasciare entrare in Italia chi non ha documenti, nè lavoro nè prospettive, perchè questo significa alimentare la disperazione e la delinquenza e alimentare un traffico di esseri umani inaccettabile». Il presidente del Consiglio ha quindi assicurato: «Noi non siamo un paese razzista, ma se non controlliamo questo fenomeno, prima o poi avremo una situazione interna conflittuale che non può che esplodere».

Il premier ha ribadito «quindi, la massima fermezza contro i clandestini vuol dire stare dalla parte dei più deboli, sia che siano nostri concittadini sia che siano stranieri che stanno qui». «Noi siamo accoglienti verso chi vuole integrarsi -ha spiegato Berlusconi assumendo come propri i diritti e i doveri che comporta vivere tra di noi. Mentre, dobbiamo essere assolutamente fermi verso tutti gli altri, anche per difendere la nostra gente che si lamenta e ha ragione di farlo». Il presidente del Consiglio ha concluso: «il decreto sicurezza, recentemente approvato dal Parlamento, è stato voluto da me in prima persona, dal Pdl e dalla Lega Nord e rispetta l’impegno di tutta la maggioranza su un tema che ritengo decisivo per il nostro futuro».

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