domenica 13 settembre 2009

Sanatoria Multe Roma: cosa fare e come pagare

Come pagare le multe. Novità anche per quelle del 2005 e 2006



ROMA (13 settembre) - La minisanatoria pensata dal Comune bisogna essere precisi riguarda tutte le contravvenzioni non prescritte prese fino al 31 dicembre del 2004. Al cittadino verrà proposto di pagare solo l’importo della sanzione originaria, senza tutti quegli “ammenicoli” sanzioni, mora, interessi che spesso la fanno raddoppiare se non addirittura triplicare. Insomma: un bel vantaggio. Ci sarà comunque un aggravio: il 4 per cento del totale, che andrà alla Gerit per tutto il lavoro extra che richiederà l’operazione. Per le multe prese dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2006, invece, il Campidoglio lancia ai cittadini un’altra proposta: pagare quanto richiesto un po’ alla volta fino a trenta rate mensili. Nei Municipi probabilmente verranno creatio sportelli per fornire informazioni a chi ne vorrà. È anche possibile che venga potenziato il numero verde della Gerit e che tutte le notizie Deo gratia siano disponibili on-line per chi ha un computer.
Quanto pagare esattamente? Dove farlo? Quali le alternative al versamento richiesto dal concordato? Le lettere che circa 400 mila romani cominceranno a ricevere dai primi di ottobre da Equitalia-Gerit (la concessionaria per la riscossione dei tributi) dovrebbero contenere, se i buoni propositi verranno rispettati, tutte le istruzioni necessarie per non far “impazzire” i cittadini. Si sta studiando un “disciplinare” per il provvedimento adottato nei giorni scorsi e molti dettagli sono in via di definizione. Ma, da quanto si sa, è possibile che si consenta ai contribuenti di pagare anche in banca e forse (in alcuni casi) addirittura via internet senza mettersi a fare file di ore. Gli avvisi, contemplando anche il caso che sulla Cartella Esattoriale in discussione penda un ricorso al Giudice di Pace o altrove, dovrebbero indicare le modalità per rinunciare alla via giudiziaria per chi vorrà scegliere il pagamento decurtato delle multe.

Le richieste di pagamento della Gerit, secondo il Comune di Roma, conterranno solo multe non prescritte. La concessionaria è convinta di poter ripulire i ruoli di riscossione eliminando tutti i verbali emessi fino al 31 dicembre 2004 e “morti” nel frattempo per decorrenza quinquennale. Ma la questione non è così semplice come sembra. È probabile che la concessionaria calcoli la prescrizione prendendo come riferimento la data dell’infrazione (cioè il giorno in cui si è presa la multa) e il giorno di notifica della Cartella Esattoriale nata dalla contravvenzione (o dalle contravvenzioni). Ma se molto spesso non esiste prova della notifica di un verbale, ancora più spesso manca la prova esatta della avvenuta notifica di una Cartella Esattoriale. Se quindi il contribuente ritiene con assoluta certezza contrariamente alla concessionaria che i cinque anni siano trascorsi gli converrà proseguire nel ricorso anziché pagare. Perché altrimenti, anziché guadagnare dalla proposta, potrebbe pagare qualcosa che non è dovuto.

Ricorso giudice di pace. La sanatoria proposta dal Comune nulla toglie al diritto del cittadino di far valere le proprie ragioni se lo ritiene opportuno al Giudice di Pace o al Tribunale Ordinari di Roma. Chi preferisce pagare e “non pensarci più” ovviamente dovrà rinunciare, contestualmente, alla strada del ricorso. Altrimenti il Campidoglio continuerebbe a non avere alcuna certezza sul fatto che i soldi entrati grazie al “concordato” non debbano riuscire domani per altra strada. Ma chi è deciso a dare comunque battaglia potrà benissimo ignorare gli avvisi della Gerit. Tenendo presente una cosa: il pagamento interromperà ogni procedimento esecutivo come ipoteche, fermi auto, pignoramenti e riscossioni forzose. Mentre una causa implica di per sé anche quando si ha ragione un certo grado di rischio. Il consiglio insomma è di buon senso: se si è “strasicuri” di veder accolto il ricorso contro una multa o una Cartella Esattoriale, bene. Ma se non è così, il pagamento risolve tutto. Ci si toglie il dente e via.


Multe, al via la sanatoria: come muoversi nella giungla delle contravvenzioni

Si pagherà solo l'importo originario. Riguarderà i verbali
non prescritti emessi entro il 31 dicembre 2004


di Luca Lippera

ROMA (13 settembre) - Il Comune vuole chiudere, almeno in parte, la guerra delle multe che si trascina da anni nel caos tra i cittadini e l’amministrazione. Il via alla “sanatoria” di cui si parlava da mesi è stato annunciato ieri da Maurizio Leo assessore al Bilancio della Giunta Alemanno.

Si parte a ottobre e in pratica ai romani (almeno 400 mila persone) verrà proposta una sorta di “concordato”. Il piano riguarda tutte le contravvenzioni non prescritte emesse entro il 31 dicembre 2004. Ai destinatari degli avvisi, spediti dalla Gerit, verrà proposto di pagare solo l’importo originario del verbale perciò, attenzione, non è un condono totale senza le sanzioni e gli interessi che spesso lo fanno più che raddoppiare. Unico sovrapprezzo un 4 per cento a favore della concessionaria. Ma tutto finirà lì. Come togliersi un dente che fa male e non pensarci più.

Il Campidoglio sarà il primo a sperimentare la strada indicata dal decreto anti-crisi varato dal Governo Berlusconi convertito in legge dal Parlamento prima dell’estate. Gli altri Comuni, volendo, potranno seguirne l’esempio. «Finalmente si cambia dice il Sindaco Alemanno Abbiamo ottenuto una norma nazionale per fare la sanatoria e abbiamo approvato le delibere conseguenti. Era doveroso un cambiamento da parte della nostra amministrazione e ringrazio l’assessore al Bilancio che con l’esperienza in campo fiscale ci ha consentito di voltare pagina».

Le multe nella Capitale sono circa tre milioni l’anno. Non è un mistero che nel biennio tra il 2006 e l’inizio del 2008, durante la seconda Giunta Veltroni, Equitalia, Gerit e Comune ingaggiarono un lotta senza quartiere con i contribuenti multati per riscuotere tutto il riscuotibile, nonostante valanghe di errori e di ricorsi.

L’operazione scatterà a ottobre. La concessionaria per la riscossione, cioè la Gerit-Equitalia (Ministero del Tesoro), manderà avvisi a circa 400 mila cittadini per un totale di quasi due milioni e 700 mila multe. Il Comune è convinto che la concessionaria riuscirà ad eliminare, “ripulendo” le Cartelle Esattoriali, tutti i verbali già prescritti. Solo a quel punto cominceranno a partire le lettere ai destinatari. Ma la via crucis delle multe i precedenti parlano chiaro è da sempre lastricata di buone intenzioni. Il bilancio si potrà farlo solo alla fine. Il contribuente, pagando l’importo indicato, potrà togliersi il pensiero e non pensarci più. Ma resta intatto il diritto di ricorrere al Giudice di Pace nel caso (improbabile) in cui non lo avesse già fatto o di proseguire una causa già intentata nella convinzione di non dover un bel nulla al Comune.

«L’intenzione dice Maurizio Leo, 54 anni, assessore al Bilancio nella Giunta Alemanno, deputato del Pdl e presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Anagrafe Tributaria è mettere fine una volta per tutte alla guerra tra il Comune e i cittadini. Questo non è un condono. Vogliamo che il cittadino paghi il dovuto per la violazione. Ma crediamo, allo stesso tempo, che per le vecchie contravvenzioni non vada sottoposto a quelle vessazioni che lo fanno impazzire: raddoppi degli importi, file estenuanti, ricorsi infiniti, l’incubo delle ipoteche. Offriamo una opportunità. Poi, ovviamente, ognuno è libero di comportarsi come meglio crede». Per le contravvenzioni arretrate del 2005 il Comune ha previsto la possibilità di pagarle (senza sanatoria degli importi aggiuntivi) in trenta rate.

il messaggero 13 settembre 2009

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