sabato 25 luglio 2009

Tombe fenicie a Villa Certosa. Denuncia alla Procura di Roma

Dopo le ultime registrazioni dei dialoghi tra Berlusconi e Patrizia D'Addario
l'Osservatorio internazionale archeomafie presenta un esposto alla magistratura


Non si placa la polemica e l'Idv interroga il ministro dei Beni culturali, Bondi
La replica dell'avvocato Ghedini: "Non è vero niente. Storia miserabile"


Le tombe fenicie a Villa Certosa Denuncia alla Procura di Roma

Villa Certosa

ROMA - Tombe fenicie a Villa Certosa? Berlusconi ne parla nelleregistrazioni dei suoi colloqui con l'escort Patrizia D'Addario a Palazzo Grazioli e la questione si è spostata sul terreno della tutela dei beni culturali mentre l'avvocato del premier Niccolò Ghedini ne smentisce recisamente l'esistenza.

La denuncia. E arriva anche un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Roma, al comando generale dei carabinieri dei beni culturali e, per conoscenza, al ministro dei Beni culturali: a presentarlo è l'Osservatorio internazionale archeomafie. Lo rende noto il presidente, Maurizio Montalto. Anche la politica non rimane indifferente grazie ad un'interrogazione dell'Italia dei Valori.

Nella denuncia si chiede alle autorità, una volta verificata la fondatezza delle circostanze segnalate, di "valutare se ricorrano ipotesi di reato" , di individuare "i responsabili dello stesso e adottare tutti gli atti persecutori sanzionatori del caso nei confronti degli stessi. Valuti altresì se ricorrono i presupposti per disporre il sequestro dei beni e ne compia gli atti consequenziali".

La smentita. "Un'altra miserabile storia" la definisce Niccolò Ghedini, legale di Silvio Berlusconi: "Mai - afferma Ghedini in una nota - il presidente Berlusconi potrebbe aver parlato del ritrovamento di 30 tombe fenicie nel suo parco, perchè mai nulla di simile si trova o è stato rinvenuto nell'area di Villa Certosa". Un'area, afferma, già "oggetto di un minuzioso accertamento dell'autorità giudiziaria conclusosi poco tempo". In ogni caso, aggiunge l'avvocato, "qualsiasi ulteriore controllo in merito potrà essere eseguito in qualsiasi momento".

La polemica politica. E continua anche la polemica politica. Il vicepresidente del gruppo dell'Italia dei Valori del Senato, Fabio Giambrone, e il senatore Giuseppe Caforio, hanno presentato un'interrogazione rivolta al ministro della Cultura e al premier per avere chiarimenti sul ritrovamento delle tombe. "Il ministro per i Beni culturali è a conoscenza del fatto che nella villa La Certosa, la residenza sulla costa sarda di proprietà del presidente del Consiglio Berlusconi, sono state ritrovate una trentina di tombe fenicie? E se ne è a conoscenza, da quanto tempo lo sa?". Queste ed altre le domande che attendono una risposta da parte di Sandro Bondi e del presidente del Consiglio. Inoltre Pino Sgobio, dell'ufficio politico del Pdci, si chiede se il premier abbia rispettato la legge, visto che "l'articolo 90 del 'Codice dei beni culturali e del paesaggio' prevede che 'chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili (...) ne fa denuncia entro 24 ore al soprintendente o al sindaco ovvero all'autorità di pubblica sicurezza (...)'". "Non vorremmo che dopo la giustizia ad personam si arrivasse a concepire anche l'arte e la cultura ad uso e consumo di Berlusconi e di chi ne era a conoscenza", conclude Sgobio. E sul caso torna a parlare anche Giovanna Melandri, Pd, ex ministro dei Beni culturali: "Sulla vicenda il governo deve fare piena chiarezza. Ci sorprenderebbe scoprire che proprio nel giorno in cui il loverno nega in via definitiva ogni forma di sostegno al mondo della cultura, il premier si sia fatto anche beffa delle regole che tutelano il patrimonio artistico e archeologico".

(LA REPUBBLICA 24 luglio 2009)



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