martedì 3 febbraio 2009

ADDIO GUZZANTI: BONDI CHIEDE LE SUE DIMISSIONI ANCHE DAL PARLAMENTO


Guzzanti: Triste che sia Bondi a chiedere mie dimissioni

Roma, 02 FEB (Velino) - “È molto triste, per non dire penoso, e purtroppo nello stile dello stalinismo putiniano, che proprio a una persona amica, gentile e buona come Sandro Bondi sia stato affidato il tristo compito di intimarmi la richiesta di dimettermi dal Parlamento. Ho la piena consapevolezza di essere stato votato dai miei elettori - senza vincolo di mandato, come previsto dalla Costituzione - e non e’ colpa mia, ma di qualcun altro, se la legge attuale da’ alle segreterie il compito di designare i candidati. Per questa ragione presento un progetto di legge per rendere obbligatorie le primarie e regolare la vita dei partiti secondo democrazia, che oggi manca nel Pdl come ben sa Sandro Bondi, che e’ stato testimone del mio profondo e crescente malessere”. Lo dichiara il deputato Paolo Guzzanti, che oggi si e’ dimesso dal gruppo del Pdl, in risposta al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi che lo aveva invitato a dimettersi da parlamentare: “Purtroppo - ha dichiarato Bondi - Paolo Guzzanti ripaga il sostegno, la fiducia e l’amicizia sincera che Forza Italia e il presidente Silvio Berlusconi gli hanno sempre manifestato, con parole cariche di disprezzo e con accuse risibili al partito che lo ha piu’ volte designato in Parlamento e indicato ad assumere importanti responsabilita’ istituzionali. A questo punto Guzzanti, se vuole dimostrare la nobilta’ del suo gesto, dovrebbe avvertire il dovere di dimettersi dall’incarico di parlamentare”.

GUZZANTI, BIZZARRA RICHIESTA DIMISSIONI PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 2 FEB -’Vedo con sorpresa - afferma Paolo Guzzanti in una nota - che la reazione alle mie dimissioni dal partito consista nel chiedermi le dimissioni dal Parlamento.Trovo cio’ bizzarro e quasi comico visto che nella scorsa legislatura Forza Italia e il suo leader hanno cercato, legittimamente e spasmodicamente come e’ documentato persino dalle intercettazioni con Sacca’, di far emigrare qualche senatore dal centro sinistra al centro destra. Come si fa - si domanda - ad avere la memoria cosi’ corta e la morale cosi’ duttile?’.(ANSA).

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