lunedì 16 febbraio 2009

Elezioni Sardegna: Il futuro politico italiano nelle mani dei Sardi

Un'immagine simbolica della preghiera che molti cittadini
rivolgono in cuor loro agli elettori in Sardegna


di Paturnio

Sono talmente tante le implicazioni di questo voto in Sardegna, che si fatica quasi a ricordarle tutte. Per Veltroni, è senz'altro un test politico ma, a mio avviso, se una sconfitta di Soru equivarrebbe ad un suo totale fallimento, una eventuale sua vittoria, non assolverebbe Veltroni, aspramente criticato dalla base del suo elettorato per la blanda o tardiva opposizione alle politiche del governo.

Per Berlusconi, essersi impegnato tanto nella campagna elettorale in Sardegna, pur essendo presidente del Consiglio, equivarrebbe ad una bocciatura a livello nazionale delle politiche del governo. Inoltre, aver scelto il figlio di un ex dipendente Fininvest come candididato alla presidenza della regione per poi presentarsi quasi ad ogni comizio importante, ha sminuito l'importanza e la credibilità di Cappellacci. I sardi potrebbero chiedersi:"Una volta eletto, chi governerà la Sardegna, Berlusconi, Cappellacci, o nessuno dei due?" L'uso di tutte le reti televisive Mediaset per la promozione del candidato Cappellacci, poi, ha reso ancor più macroscopico l'effetto dell'irrisolto conflitto di interessi: una disparità totale di mezzi a disposizione fra i due contendenti.

Nelle mani dei cittadini sardi, quindi, oltre al destino della loro regione, c'è anche quello di diversi esponenti politici, nonchè la speranza di coloro che ritengono il modo "aziendale" di governare l'Italia da parte di Berlusconi, una vera sciagura.
All'estero, seguiranno lo spoglio anche i giornali stranieri. Vogliono capire capire come mai agli italiani piaccia tanto "uno come Berlusconi" e, soprattutto, se agli italiani piaccia ancora "uno come Berlusconi".

Paturnio 15 febbraio 2009

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