lunedì 2 febbraio 2009

Regionali Sardegna, Soru: "In Sardegna non c'è spazio per il nucleare"


Meno male che Soru c'è

di Paturnio

Ricordate il terribile motivetto elettorale di Berlusconi, "Meno male che Silvio c'è"? Ecco, basta sostituire Silvio con Soru e trasmetterla a tutto volume per la Sardegna. Leggete questo articolo, e capirete perchè.

Soru: "In Sardegna sviluppare energia da fonti rinnovabili"

Claudio Scajola che, come dice Soru, «non ha risposto a cinque mie lettere formali sulla crisi della chimica e ora, dopo aver fatto riaprire Porto Torres, trova anche il tempo per venire da noi, proprio in campagna elettorale».
Il ministro delle Attività produttive viene chiamato pesantemente in causa sul nucleare. Dice infatti Soru: «Scajola è venuto in Sardegna e non è stato capace di dire che mai una centrale nucleare sarà costruita nell’isola. Evidentemente un argomento molto delicato da tirar fuori in campagna elettorale! Ma lui, fin dal giorno dopo della sua nomina a ministro, non ha fatto altro che parlare della necessità strategica di ricorrere all’energia nucleare. E proprio nei mesi scorsi ha indicato il luogo ideale per la creazione del polo energetico fondato sull’atomo: un’isola, non sismica e meglio ancora se scarsamente popolata. Non ci vuole molto per capire che stava parlando della Sardegna. Poi però viene qui e non dice alcunché. E poi, come possiamo dimenticare che proprio il generale Carlo Jean, che Berlusconi aveva nominato con un discusso decreto commissario straordinario per l’identificazione del sito unico nazionale per le scorie nucleari, aveva parlato esplicitamente della Sardegna?».
A questa impostazione, Soru risponde con una delle sue proposte politiche forti di questa campagna elettorale. E cioé un grande sforzo per sviluppare in Sardegna l’energia da fonti rinnovabili: eolico e solare.
«Io dico - continua infatti - che qui in Sardegna non c’è spazio per il nucleare. C’è invece bisogno di investire molto nell’energia pulita. Per questo abbiamo un programma: arrivare entro il 2013 al 40% del consumo di energia da fonti rinnovabili. Kyoto impone di arrivare al 23% entro il 2020 e noi, con sei anni d’anticipo, puntiamo a un obiettivo ambizioso che aiuterà le famiglie e le imprese, grazie a un fortissimo abbattimento dei costi energetici. La Regione finanzia tutti i progetti nei quali si investe nel fotovoltaico e nell’eolico».


FONTE NUOVA SARDEGNA 2 FEBBRAIO 2009 AUTORE Piero Mannironi







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