venerdì 27 febbraio 2009

BALLE NUCLEARI

Ecco un interessante intervento tratto dal blog di Antonio Di Pietro che ci spiega come mai la Francia vuole rifilarci una tecnologia obsoleta. Berlusconi stringe un accordo di cui nemmeno lui vedrà i frutti, dal momento che le future centrali nucleari vedrebbero la luce solo nel 2050. Insomma, ci ha fatto un regalo tossico, al quale lui scamperà ( a meno che non si faccia ibernare oggi, per tagliare il nastro della prima centrale nucleare italo-francese nel 2050). Berlusconi, però, dimentica il referendum che c'è stato e che, per poter attuare il progetto, dovrà prima essere fatta un'altra legge sul nucleare. A quel punto, sono certa che verrebbe indetto un altro referendum abrogativo e si andrebbe avanti così senza far nulla per le energie alternative.


Nucleare: abbiamo tutto da perdere

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Questa mattina alla trasmissione "Il Caffè" di RaiNew24 ho parlato di economia, di giustizia ed anche di nucleare. Il nucleare è una tecnologia vecchia, superata, che tutti i Paesi d’Europa stanno smantellando. La Francia per rientrare dalle perdite in questo settore, finanziato dal governo per scopi militari prima che civili, sta tentando di vendere ad altri Paesi questa obsoleta tecnologia. Nel 1987 con un referendum abrogativo gli italiani hanno cestinato questa fonte di energia. Se si vuole tornare indietro bisogna ripercorrere lo stesso iter democratico (ignoto al governo). Il nucleare non può essere deciso né da Scajola né da Berlusconi, solo dai cittadini.

Testo dell'intervista

Corradino Mineo: La cosa che abbiamo subito chiarito con Di Pietro, ed è interessante, è che non è a favore di questo accordo italo francese per costruire 4 centrali nucleari di terza generazione perché non sappiamo come smaltire le scorie, il nucleare è una bomba a scoppio ritardato che entrerà in funzione tra molto, molto tempo, quando invece dovremmo investire sulle energie alternative. Quindi, un Di Pietro ecologista che sta con Obama da questo punto di vista.
Antonio Di Pietro: Sono molto orgoglioso di stare con Obama, ma non mi metta troppo sul piedistallo. Voglio dire soltanto questo: le centrali nucleari di terza generazione sono quelle di trent'anni fa. Oggi c'è una tecnologia, che si chiama di quarta generazione post nucleare, su cui si stanno facendo delle sperimentazioni, dove anche l'Italia partecipa. Fare oggi le centrali nucleari vuol dire comunque arrivare ad una soluzione che non arriverà prima del 2050.

Corradino Mineo: Gli impianti saranno costruiti dal 2020, ha detto Berlusconi.
Antonio Di Pietro: Questo lo ha detto lui. Bisogna trovare il sito, bisogna mettere d'accordo le popolazioni, e bisogna sapere dove mettere le scorie. Piaccia o non piaccia, siccome in natura nulla si crea e nulla si distrugge, queste scorie radioattive, che durano migliaia di anni e faranno morire un sacco di persone, da qualche parte dovremo metterle, un posto bisogna trovarlo, e voglio vedere chi è disposto a tenerle sotto casa sua. Fare tutto questo investimento, sprecare tutti questi soldi, mettere a rischio la salute a l'ambiente del nostro Paese per arrivare ad una centrale nucleare già obsoleta nel 2050, e arrivarci quando la scienza e la tecnologia avrà già portato a termine altre soluzioni, come l'ottimizzazione dell'energia solare e dell'energia eolica, energie alternative non inquinanti e con minor dispendio di energie. Per questa ragione, a me pare inopportuno, dispendioso, pericoloso, ambientalmente distruttivo, e sul piano della salute una bomba ad orologeria, altro che bomba nucleare.

dal blog di Di PIETRO 25 febbraio 2009

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