domenica 28 giugno 2009

Bari, Feste villa Certosa: le ragazze litigano e spuntano le straniere reclutate per feste

di Paturnio

Di seguito due articoli per tenersi aggiornati. personalmente non ne posso più, ma ho deciso di tenervi informati sugli sviluppi di questa "tragedia nazionale" e continuerò a farlo.


Tarantini le avrebbe reclutate per le sue feste a Milano
La D'Addario: "Non mi pento di quello che ho fatto ma ho paura

Bari, spunta una pista milanese
Ragazze

Un pm a un giornale locale: "Sentire Berlusconi? Un'ipotesi"
Prosegue intanto il secondo filone delle indagini

di GABRIELLA DE MATTEIS e GIULIANO FOSCHINI


BARI - Gianpaolo Tarantini avrebbe reclutato anche ragazze straniere, con base a Milano, per le sue feste. E probabilmente anche per quelle del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. È la nuova pista che i militari della Guardia di finanza stanno battendo dopo aver sbobinato nuove intercettazioni telefoniche. La Procura, intanto, non esclude di poter convocare il premier.

In un colloquio informale con la Gazzetta del Mezzogiorno, ieri, il procuratore aggiunto Marco Dinapoli ha risposto così: "Preferisco dare delle certezze, non solo delle ipotesi. Al momento quella di convocare Berlusconi è soltanto un'ipotesi".

E torna a parlare della vicenda anche Patrizia D'Addario, la escort che ha raccontato di aver passato una notte con il presidente del consiglio, che confida: "Non mi pento di quello che ho fatto, ma ho paura".

Intanto prosegue spedito il secondo filone dell'indagine. Gli investigatori sono a una stretta, il 22 la Finanza ha consegnato un'informativa. Si parla di appalti (dopo le perquisizioni di venerdì e l'iscrizione di tre persone più Tarantini per turbativa d'asta e corruzione, è a forte rischio il posto del direttore della Asl, Lea Cosentino, in quota Pd); si ricostruisce la ragnatela delle nuove creature della galassia Tarantini che nelle intenzioni dell'imprenditore, sfruttando l'amicizia con Berlusconi, avrebbero dovuto fare lavoro di lobby.

Ma si parla soprattutto di droga, con contestazioni specifiche a Tarantini che è stato indagato anche per gli stupefacenti. La droga sarebbe stata consumata a Bari e in Sardegna. Il pm Giuseppe Scelsi ha chiesto a uno degli indagati se avesse visto girare cocaina a Villa Certosa. La risposta è stata negativa.

(la repubblica 28 giugno 2009)

Francesca Pascale: con Silvio ho giocato a calcio a Villa Certosa
Emanuela Romano nega di esserci stata. Suo padre minacciò di darsi fuoco

Le tre fan del premier bisticciano sulla foto
"Io non ci sono". "No, a Olbia c'eri pure tu"

"Andammo in Sardegna qualche settimana dopo che lo incontrammo in un hotel ai Parioli" di CONCHITA SANNINO


BARI - Prima erano solo Virna, Emanuela e Francesca. Quando partivano per Villa Certosa, nel 2006, portavano in dono a Berlusconi "un barattolino con l'aria di Napoli, gadget che gli piacque molto". Ora qualcuna non ricorda più.

"Io sono stata a Villa Certosa, è vero. Ma mi pare che non vi ho dormito. Forse quella stessa sera l'aereo privato ci riaccompagnò a Napoli. Ma non c'è niente di male, no?", mormora la prima, l'esuberante Virna Bello. "Io non c'ero. Non conosco lo scalo di Olbia, forse era Vicenza", nega la seconda, Emanuela Romano, che arriva a non riconoscersi nella foto, insieme con le (ex) amiche. Mentre la terza ragazza ritratta nel servizio de L'espresso, l'imprevedibile Francesca Pascale, lo rivendica. "Ma scherziamo? Come faccio a dimenticare, come fa Emanuela a dire che non c'era? Siamo state ovunque, noi tre, a Olbia, a Vicenza, ovunque al seguito del presidente, anche quando non era premier".

Francesca parla, con entusiasmo, quasi per tutte e tre. "Noi siamo quelle che si inventarono il comitato "Silvio ci manchi" e la cosa colpì molto Berlusconi. Io lo conobbi proprio con Emanuela e con Virna: ci dissero che lui avrebbe volentieri incontrato i giovani attivisti del partito e andammo tutte e tre all'hotel Duke, ai Parioli. Ad ottobre ci presentammo, e appena qualche settimana dopo partimmo per Villa Certosa - prosegue Francesca - La prima volta nella sua residenza di Porto Cervo è stata bellissima. Io dico che non c'è niente di cui vergognarsi, era una convention politica. Ricordo tutto molto bene. Chiamavo a casa per dire "Sapeste che cos'è questa villa!". Ho ancora in mente la visita al parco, i dettagli. E poi i miei palleggi con il presidente. Sì, con il pallone. Io sono malata di calcio, tifosa del Napoli, e mi calmo solo così. Per il resto ho un carattere vulcanico e possessivo. Berlusconi stesso scherzando dice che, per il mio carattere, sono una fascista".

Eccolo il terzetto vesuviano immortalato in quella foto dell'autunno 2006, altre tre ragazze scese dall'aereo privato di Berlusconi e diretto nel cuore verde della residenza sarda. Un trio prediletto dal Cavaliere anche nelle trasferte napoletane: dagli incontri in Prefettura alle cene corali all'hotel Vesuvio. Uno scatto emblematico, in fondo, della politica e della selezione della classe dirigente ai tempi di re Silvio: già prima che il Noemigate e poi l'inchiesta di Bari rivelasse il giro di pericolose relazioni del presidente del Consiglio.

La svolta della loro vita era dietro l'angolo di Villa Certosa. Oggi Virna è assessore comunale all'Istruzione, nel comune di Torre del Greco per il Pdl. E conferma, con un largo sorriso, che a una delle prime interviste ufficiali si presentò come "braciolona. Così in effetti mi chiamano per gioco gli amici. D'altro canto non sono mai stata filiforme. E poi anche con il linguaggio si possono avvicinare i giovani alla politica".

Emanuela Romano frequenta un master in Publitalia come manager in gestione delle "risorse umane": ma, già delusa da una mancata candidatura alle politiche, è stata depennata anche dalle liste europee, dopo il noto j'accuse di Veronica Lario. Al punto che suo padre con un gesto inconsulto, il 28 aprile, tentò di darsi fuoco dinanzi a Palazzo Grazioli.

E infine ecco l'eclettica Francesca, appena eletta consigliere della Provincia di Napoli. In poco tempo è passata dagli 88 voti raggranellati alla municipalità Posillipo di Napoli ai 7600 consensi di oggi.

Prima, erano solo Virna, Emanuela e Francesca, ragazze con lavoretti precari, cliché delle sveglie & belle napoletane. Oggi discutono con i vertici Pdl. Due su tre siedono su poltrone pubbliche. Alle spalle, lo snodo di Villa Certosa.

(la repubblica 28 giugno 2009)

















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