Berlusconi, inchiesta Bari: indagini su episodi di induzione alla prostituzione

ROMA (21 giugno) - Sono diversi gli episodi di induzione alla prostituzione su cui sta indagando la procura di Bari con riferimento a feste tenute in residenze di personaggi famosi, tra cui palazzo Grazioli e villa Certosa, di proprietà del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo si apprende da fonti vicine alle indagini.

Finora è già «esaurito» dal punto di vista investigativo l'episodio legato al racconto di Patrizia D'Addario, la quarantaduenne barese che ha detto di aver partecipato a due feste a Palazzo Grazioli e di aver avuto, al termine della seconda festa, un rapporto sessuale con Berlusconi la sera del 4 novembre 2008, giorno dell'elezione del presidente degli Usa, Barack Obama.

Il racconto di D'Addario è stato infatti confermato dalla sua amica Barbara Montereale, la ventitreenne di Modugno (Bari) che ha detto di aver partecipato ad una festa a Palazzo Grazioli (quella del 4 novembre 2008), assieme a D'Addario e di aver saputo da questa del rapporto sessuale con il premier. Inoltre, la missione a Roma della quarantaduenne barese è ritenuta riscontrata dal punto di vista investigativo perché sono stati acquisiti i biglietti aerei e i registri degli hotel della capitale in cui ha soggiornato per partecipare alle due feste a Palazzo Grazioli. Indagini sono ora in corso per acquisire i tabulati dei telefoni delle due ragazze.

Fonti inquirenti non confermano l'iscrizione nel registro degli indagati della quarantenne barese trapiantata a Milano Maria Teresa De Nicolò per il reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione. Quindi, viene detto, al momento non è stata fatta alcuna valutazione, perché prematura, su eventuali stralci di fascicoli da inviare ad altre procure d'Italia poiché alcune delle ragazze ingaggiate da Gianpaolo Tarantini e ascoltate come testimoni dalla Guardia di finanza risiedono in diverse località, come Milano e Bologna.
il gazzettino 21 giugno 2009