mercoledì 24 giugno 2009

Feste da Berlusconi su Tarantini, non tutto è stato intercettato, grazie al Voip


Il pusher gay figura marginale

BARI - Ora spuntano le telefonate non intercettate. Gianpaolo Tarantini non è un imprenditore sprovveduto, anzi, sospettano alcuni investigatori, è rampante e spregiudicato. Forse è solo un caso ma in più di una occasione il suo telefonino BlackBerry sarebbe stato impostato in modalità Voip che, almeno fino ai mesi scorsi, quando l'utenza mobile era costantemente sotto controllo, permetteva alle sue telefonate di sfuggire ai controlli della Guardia di finanza.

Così sono in corso verifiche per accertare se era l'imprenditore, quando doveva digitare numeri sensibili, ad impostare il suo telefono con la modalità che sfrutta la comunicazione con il protocollo Ip tramite internet o su rete Lan. In poche parole, un sistema per fare in modo che nessuno potesse ascoltare le sue conversazioni più piccanti.

Con chi parlava in quei casi Tarantini? E’ questa la domanda che si pongono in procura. A quanto si sa finora, inutilmente. Tra quelle intercettate ci sono invece telefonate amichevoli tra Tarantini e il premier Silvio Berlusconi, che in più di un’occasione – come conferma Tarantini – ha chiamato il trentaquattrenne barese per svagarsi, trattando con lui al telefono argomenti frivoli, diversi dalla politica.

I finanzieri stanno ora tentando di risalire, attraverso le celle telefoniche, a tutti gli spostamenti e agli interlocutori dell’imprenditore barese, che è indagato per induzione alla prostituzione di un gruppetto di ragazze che avrebbero allietato i dopocena a politici e potenti, compreso il premier Berlusconi, tirato in ballo da Patrizia D’Addario.

E' stata proprio l’escort quarantaduenne, con le sue dichiarazioni ai magistrati e al Corriere della Sera, a rivelare di aver avuto un rapporto sessuale con il premier la notte del 4 novembre, quando Barack Obama veniva eletto alla Casa Bianca.

Ma il racconto piccante della D’Addario non sarebbe l’unico con riferimento alle feste vip organizzate per compiacere i potenti. Alcune deposizioni, finora non finite sui media, sono ritenute rilevanti ai fini investigativi. E sono proprio questi episodi su cui si sta concentrando ora l’attenzione del pm Scelsi. Il magistrato stamani è stato nella caserma della Guardia di finanza. Secondo alcuni ha interrogato nuovi testimoni, secondo altri ha ascoltato passaggi delle registrazioni contenute nelle audiocassette depositate ieri da D’Addario.

Dagli atti dell’indagine spunterebbe inoltre un nuovo interlocutore, un uomo, che parla spesso al telefono con Gianpaolo Tarantini. I due discutono di donne da far partecipare a cene e dopocene che hanno solo lo scopo – secondo la pubblica accusa – di avvicinare politici bipartisan ai quali Tarantini avrebbe avuto in mente di chiedere prima o poi favori.

Su quest’uomo – che gli investigatori chiamano il 'mediatorè – si soffermano alcuni degli accertamenti in corso: si vuol capire se sia complice dell’attività di arruolamento delle escort o se sia solo un beneficiario. Tutto da chiarire è invece il ruolo di un presunto pusher gay, Nick, di 27 anni, che lavorerebbe sulla rotta Puglia-Lazio-Sardegna per accontentare clienti facoltosi che sniffano cocaina. Ma dagli elementi raccolti finora sarebbe ritenuto solo una comparsa.
la gazzetta del mezzogiorno

Nessun commento:

Yoox

0.1 Special banner