venerdì 26 giugno 2009

Sarkozy coinvolto in un'inchiesta insieme al figlio

Con lui nell'indagine anche il figlio

Il presidente della Repubblica francese e il suo primogenito, Pierre, sono coinvolti in un'inchiesta per un giro di fatture false che, secondo gli indagati, avrebbe avuto fra i suoi scopi il finanziamento della campagna presidenziale del 2007 di Sarkozy per l'Eliseo. Testimonianze ma nessuna prova, comunque, secondo quanto scrive Mediapart, autorevole quotidiano online francese costituito da giornalisti usciti da Le Monde.

I magistrati avrebbero ricostruito la manovra ai danni di Teleshopping, filiale di televendite di Tf1, la principale tv commerciale francese soprattutto tramite intercettazioni e interrogatori degli indagati, che avrebbero fatto emergere legami piuttosto stretti fra Pierre Sarkozy, 23 anni, produttore musicale, e uno degli inquisiti, tale Pierre Mbarga Ebelle, detto "Paco".

. Tutto cominciò nel 2007 con una denuncia di un deputato del partito di Sarkozy, l'Ump, Pierre Morange, contro uno dei suoi collaboratori, Gerard Le Bec, per falso e malversazione. Partendo da quella denuncia i finanzieri francesi hanno portato a galla l'esistenza di una rete organizzatissima di truffatori specializzati nelle fatture false ad alto livello e su vasta scala: una decina di persone sono finite nella rete del magistrato Nathale Andreassian con l'accusa di falso, truffa, associazione per delinquere e riciclaggio.

Nel mirino, una serie di movimenti sospetti di denaro fra Teleshopping e piccole società, milioni di euro pagati a imprese per prestazioni inesistenti, tanto che la stazione di televendite si è costituita immediatamente parte civile. Al centro dell'imbroglio spunta anche il nome di un uomo d'affari di origine italiana, tale Giuseppe Lavarra, direttore di una tipografia che aveva fra i suoi clienti una gendarmeria e l'Ump.

La prima citazione di Nicolas Sarkozy è però di Jacques Leblanc, un fiscalista vicino al partito del presidente. Dichiara che Lavarra, "un mitomane", gli aveva parlato di ricerca di finanziamenti per la campagna di Sarkozy attraverso la società del figlio. Il nome di Sarkozy viene confermato anche da "Paco", che avrebbe avuto rapporti con Pierre, produttore di musica rap, avvalorati da intercettazioni telefoniche. E "Paco" ha parlato alla giudice anche di una "operazione di riciclaggio per finanziare la campagna di Sarkozy".

L'istruttoria, in alcuni punti molto contraddittoria, non ha per il momento avuto seguito e risulta chiusa. L'incartamento è passato nelle mani della Procura e il procuratore Michel Desplan ha detto che "la pista del finanziamento politico, fondata su testimonianze di alcuni contestate da altri, non ha avuto seguito".

Nessun commento:

Yoox

0.1 Special banner