giovedì 15 aprile 2010

ADDIO A RAIMONDO VIANELLO, RAFFINATO E UNICO SIGNORE DELLO SPETTACOLO

E' morto Raimondo Vianello


Raimondo Vianello con la moglie Sandra Mondaini

Il volto della tv italiana
MILANO
Raimondo Vianello, attore e conduttore tv è morto a 87 anni. Con la moglie Sandra ha fatto la storia della tv italiana. Il 7 maggio avrebbe compiuto 88 anni.

Se ne va uno degli ultimi volti della grande tv dell’Italia del boom, animatore con la sua grazie a la sua ironia di infiniti sketches, culminati negli ultimi anni dopo il passaggio a Mediaset con la serie «Casa Vianello» nella collaudatissima coppia con la moglie Sandra Mondaini. Indimenticabili restano i loro varietà televisivi alla Rai («Tante scuse», «Di nuovo tante scuse») e prima ancora, le irresistibili scenette a fianco di Ugo Tognazzi.

La Biografia

Trascorre la giovinezza in Dalmazia, a Spalato, dove era trasferito il padre Guido, ammiraglio nella Marina militare. Successivamente si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana come bersagliere, nel 1945 è detenuto dagli alleati nel campo di concentramento di Coltano assieme ad altri personaggi famosi come il poeta americano Ezra Pound, gli attori Dario Fo, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l'olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce e il politico Mirko Tremaglia.
Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, insieme al fratello Roberto, è atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. Partecipa alla rivista Cantachiaro N°2 di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, in cui ha grande successo: negli anni cinquanta dopo il teatro di rivista, passa al cinema, come caratterista, e al teatro. Il grande successo giunge in televisione, assieme a Ugo Tognazzi nel programma Un due tre. Partecipa allo spettacolo del sabato sera Il Tappabuchi, in qualità - secondo l'ironica definizione dei titoli di testa del programma - di "valletto" di Corrado.
Dal 1962 alla morte è sposato con Sandra Mondaini, conosciuta nel 1958, con la quale lavora in coppia da cinquant'anni. Agli anni settanta risalgono i varietà in RAI come Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi... no, Io e la befana e proseguono fino all'inizio degli anni ottanta con il quiz Sette e mezzo e Stasera niente di nuovo, ultima trasmissione in RAI.
Su Canale 5 la coppia conduce i varietà Attenti a noi due, Attenti a noi due 2 e Sandra e Raimondo Show, e interpreta la sit-com Casa Vianello (1988-2007). Tra il 1996 e il 1997 la serie si è trasferita in campagna, con cinque film per la tv intitolati Cascina Vianello a cui partecipa anche Paola Barale e altri cinque I misteri di Cascina Vianello: in questi ultimi la coppia si cimenta in una insolita attività di investigazione per scoprire gli autori di delitti o furti, sempre in chiave umoristica. Dopo l'omaggio alla loro carriera in Mediaset di Sandra e Raimondo Supershow (2004), con Crociera Vianello (2008) la coppia ha invece dato l'addio alle scene, anche se Raimondo si è ironicamente dichiarato disponibile a essere ospitato, specie in trasmissioni sportive, come «ospite un po' dormiente».
Da solo, sempre su Canale 5 ha presentato le trasmissioni Zig zag (1983-1986) e Il gioco dei 9 (1988-1990), quella sportiva di Italia 1 Pressing (1991-1999), Studio tappa (1996) e il Festival di Sanremo del 1998.
In occasione della discesa in campo politico di Silvio Berlusconi, nel 1994, durante la trasmissione Pressing Vianello mise in scena un dialogo con Antonella Elia in cui dichiarò l'intenzione di votare per il proprio editore alle imminenti elezioni politiche.
Divenuto ormai un'icona del "buon presentatore", per la capacità di trasmettere un'atmosfera cordiale, Raimondo Vianello fu chiamato nel 1998 a presentare il Festival di Sanremo.
E' scomparso improvvisamente a Milano il 15 aprile 2010.

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