mercoledì 30 aprile 2008

Il sito francese "We have a dream" prova a realizzare i desideri


Il sito francese "We have a dream" prova a realizzare i desideridei navigatori.


Dividendo la spese. "Più siamo meno spendiamo"

Tutti i sogni a portata di mano"In tanti, sul web, li realizziamo"

di BENEDETTA PERILLI

Tutti i sogni a portata di mano"In tanti, sul web, li realizziamo"'


"I SOGNI son desideri di felicità", così cantava Cenerentola pensando al suo principe azzurro. Impossibile per una ragazza povera come lei sposare un ricco erede al trono. Ma con un tocco di magia, dei passerotti sarti e una fatina "carrozziera" il suo desiderio divenne realtà. Era solo un cartone animato, certo, ma se Cenerentola avesse avuto un computer e una connessione internet avrebbe potuto provare a conquistare il suo amato senza ricorrere alle magie. D'altronde lo diceva anche John Lennon: "Puoi chiamarmi sognatore ma non sono mica l'unico". E se a sognare si è in tanti forse anche il desiderio più impossibile può avverarsi. Proprio a questa celebre frase della canzone Imagine si sono ispirati i realizzatori del sito francese We have a dream per mettere a punto una piccola fabbrica virtuale di sogni. Nella quale al posto dei macchinari ci sono i cuori pulsanti di tanti piccoli sognatori. E così in poco meno di un mese il sito - baciato da successo di pubbico - sta già realizzando i primi sogni proposti dagli utenti. Il meccanismo è semplice. Basta postare il proprio sogno e sperare che un numero sufficiente di utenti lo condivida. A questo punto, se si raggiunge il numero minimo di sognatori entro una data limite, il gioco è fatto e il sogno può cominciare a diventare realtà. Con un contributo economico quasi sempre minimo. I progetti attualmente in fase di realizzazione sono due. Il primo riguarda la produzione del film "Largo Winch 2", ed è tutto sommato a buon mercato, il secondo ha a che fare col mondo dell'ippica, molto più costoso.
Volete sapere cosa si prova a mettersi nei panni di un produttore cinematografico? Basta iscriversi gratuitamente al sito per prenotare la propria parte di sogno entro il 31 ottobre. A questo punto, se si sarà raggiunto il numero necessario di sognatori, con il versamento di 35 euro si potrà produrre il film. I produttori virtuali potranno usufruire di tanti benefici e prendere parte attiva al processo di realizzazione: oltre a visionare in anteprima la sceneggiatura e i materiali girati potranno partecipare alle riunioni di produzione, al casting, al montaggio, alla post-produzione fino ad arrivare alla prima proiezione. L'altro sogno che il team di "We have a dream" sta realizzando è quello dell'acquisto in comproprietà di una squadra di cavalli da corsa. Un sogno che naturalmente può avere anche i suoi risvolti positivi e che ha una scadenza. L'acquisto dei cavalli purosangue dura infatti cinque anni ma i proprietari sognatori potranno poi scegliere l'allevatore, i colori della casacche e i nomi dei cavalli e soprattutto beneficiare dei risultati delle gare. Il tutto per una cifra abbastanza alta ma non impossibile: versando cinque mila euro, bloccati nei cinque anni. Insomma Cenerentola forse non si sarebbe potuta permettere di entrare nel circolo degli ippodromi ma per il suo vestito e la sua carrozza sarebbe bastato molto meno. "Il concetto del sito è semplice - spiegano i realizzatori - tutti hanno dei sogni ma solo i milionari possono pagare il prezzo di realizzarli. Noi proviamo invece a spostare il ragionamento più in là: se il prezzo da pagare è caro perché non dividerlo fra tanti?". Ecco quindi che "We have a dream" si propone come la prima piattaforma comunitaria che permette a chiunque di sottoscrivere il proprio sogno, di avvicinarsi a chi può aiutare a realizzarlo e di convincere gli altri che è importante farlo. Lo scopo del sito infatti è quello di coinvolgere il maggior numero di sognatori così da abbassare il costo del sogno, sia reale che metaforico naturalmente. Fra i sogni in fase di realizzazione infatti ce ne sono alcuni che non hanno bisogno di denaro ma solo di tanta forza di volontà. Come quello della "festa intelligente", una festa illuminata, riscaldata e ritmata dall'energia prodotta dalle persone che vi prendono parte. Insomma più sognatori si iscriveranno e più a lungo sarà garantito il divertimento. Gli amanti della musica invece potranno concentrarsi ad immaginare il concerto della loro vita e, se riusciranno ad organizzarsi, magari potranno anche ascoltarlo. Gli sportivi invece potranno unirsi per riuscire a sfidare i propri eroi almeno per cinque minuti, è questo infatti uno dei sogni in fase di realizzazione, organizzare un grande evento sportivo durante il quale il pubblico sfida i campioni nella loro specialità. Un esempio? Giocare a golf con Tiger Woods, i sognatori necessari devono essere almeno quindicimila e solo i migliori sessanta, individuati tramite un mega torneo, potranno scontrarsi con il campione. Per far capire meglio che "We have a dream" può veramente realizzare l'impossibile il team ci tiene a ricordare che il presidente della comunità è una persona che nella vita ha ottenuto tutto quello che desiderava: si tratta infatti di Thierry Reboul, prima direttore della comunicazione di Air France, poi capo di un'importante agenzia pubblicitaria che in Francia rappresenta Nike e Ikea ed infine capo spirituale di questa comunità virtuale di sognatori. (La Repubblica 30 aprile 2008)

Scandalo in Gran Bretagna: Lord in orge con squillo e coca


Il barone Laidlaw, 64 anni, era solito volare a Montecarlo per stare con prostitute

Confessa:«Avrei dovuto essere più forte e resistere alla tentazioni». Si sottoporrà a terapia


Lord LaidlawLONDRA - Un membro conservatore della camera dei Lord, importante finanziatore del partito Tory, è un sesso-dipendente che spesso fa orge con prostitute da 3.000 sterline a notte, accompagnate da uso di cocaina, il tutto all'insaputa della moglie. Lo rivela il News of The World, precisando che Lord Laidlaw, 64 anni, è solito volare a Montecarlo per le sue serate particolari. Il domenicale, che è in possesso di un filmato che incastrerebbe il nobiluomo, ha contattato il barone Laidlaw, che ha confessato in una lettera: «Avrei dovuto essere più forte e resistere alla tentazioni». Ha poi detto che si sottoporrà a una terapia per vincere la sua ossessione sessuale, donando un milione di sterline per aiutare chi si trova nelle sua stessa condizione.
LA LETTERA - Secondo il giornale, nelle sue orge c'erano fino a cinque ragazze per volta, e il Lord non disdegnava intrattenimenti saffici e sadomaso. Lord Irvine Laidlaw of Rothiemay, che ha una fortuna di 730 milioni di sterline, avrebbe versato nelle casse del partito di David Cameron circa 6 milioni di sterline. «Ho combattuto questa dipendenza del sesso per tutta la mia vita adulta - ha detto il Lord nella lettera al News of the World - Non esiste una cura, e cercare di uscirne da soli ha raramente successo. Sono stato in terapia numerose volte, ma non ho fatto abbastanza, e non abbastanza costantemente. Avrei dovuto essere più forte e resistere alle tentazioni».
AL VOTO - Secondo il giornale il segreto a luci rosse di un importante finanziatore potrebbe avere effetti negativi sui Conservatori proprio a pochi giorni dall'importante voto amministrativo del primo maggio. Lord Laidlaw, secondo uomo più ricco della Scozia, ha peraltro donato 25.000 sterline a Boris Johnson, candidato conservatore che sfida Ken Livingstone per la poltrona di sindaco di Londra.
Corriere della sera 28 aprile 2008

martedì 29 aprile 2008

Dall'Eros mCenter di Torino alle orge di Cristiano Ronaldo:ecco gli ultimi scandali sessuali nello sport

Dall'Eros Center di Torino alle orge di Cristiano Ronaldo: ecco gli ultimi scandali sessuali nello sport
Martedí 29.04.2008 17:01

Non solo Ronaldo. Scandali come se piovesse: mai come in questi ultimi anni il calcio e il mondo dello sport in generale sono finiti pubblicamente in ostaggio di storie a sfondo sessuale. Oltre il gossip, oltre persino le paparazzate di Vallettopoli (che hanno visto protagonisti alcuni eroi della domenica): il mondo del pallone sceglie di giocare le sue partite sotto dei riflettori a luci rosse. Qualche esempio? Ecco i casi più celebri...
IL VIVA LAIN DI TORINO

Tiziana Maritano
Alcuni giocatori della Juventus sfilarono come testimoni davanti ai giudici per l'inchiesta del Viva Lain, l'eros center di Torino (tra i quali, Tudor, Iuliano, Montero, Zenoni). Tutti i bianconeri vollero però sottolineare il fatto di non aver mai assunto sostanze stupefacenti. E tutti ci tennero a specificare di non essersi mai resi conto che le ragazze, invece, avrebbero assunto cocaina durante gli incontri nel centro. Vennero trovate agende, appuntamenti, numeri telefonici: si fecero anche i nomi di altre squadre che durante le trasferte, ma pure di imprenditori, politici, sportivi, attori, avvocati e giornalisti, pagando tariffe che variavano dai 60 ai 400 euro. Il giro d'affari annuo era di oltre 1,5 milioni di euro.Tra smentite (alcuni giocatori giurarono di non esserci mai andati) e colpi di scena, alla fine la proprietaria del posto, Tiziana Maritano pubblicò un libro nel quale raccontò la sua verità: "La polizia fece irruzione nel Viva Lain dopo intercettazioni telefoniche, ma soprattutto dopo avere piazzato all' interno una telecamera che aveva registrato alcuni incontri erotici fra le massaggiatrici e i clienti. In tutto vennero arrestate 8 persone, cinque per reati di prostituzione, tre per detenzione di droga. Dai registri dei frequentatori e dalle ammissioni di Lorena Berno, detta Sophie, una delle ragazze del Viva Lain e aspirante giornalista sportiva, emersero nomi di calciatori, industriali, professionisti e attori che frequentavano il club". La donna non rinnegò nulla del suo lavoro, un'attività "molto umana, fatta di rispetto, di amore, di cose belle". Dallo scandalo ne uscì come protagonista Lorena Berno, in arte Sophie, una delle ragazze che lavoravano al Viva Lain: comparsate in diversi talk show, bagno di popolarità e il tentativo persino di diventare... giornalista sportiva.
FC THUN, SESSO CON UNA QUINDICENNE
Un'accusa di abusi sessuali su una minorenne (15 anni) grava da quattro-cinque mesi su alcuni calciatori del Thun, la squadra rivelazione svizzera che nel 2005 approdò alla fase a gironi della Champions. La magistratura di Bernaha aperto un'inchiesta che ha preso il via a settembre. Sono tre i giocatori della prima squadra convocati proprio la scorsa settimanain tribunale per la vicenda dei rapporti sessuali con una tifosa minorenne. Gli atti sessuali sarebbero stati commessi nei primi mesi del 2007 e con il consenso della ragazza, che è seguita dai servizi sociali. In Svizzera è reato, perseguibile d'ufficio avere rapporti sessuali con persone di età inferiore ai 16 anni se la differenza d'età è superiore a tre anni. L'ORGIA DI CRISTIANO RONALDO
Ultimi caldi estivi, settembre 2007 ed ecco spuntare un'orgia con 5 squillo: così Cristiano Ronaldo, stella portoghese del Manchester United, ha festeggiato la prima vittoria stagionale dei Red Devils. Dopo il successo per 1-0 contro il Tottenham nella quarta giornata di campionato, l'attaccante ha organizzato un festino nella sua villa alle porte di Manchester. Ronaldo si sarebbe rivolto a un'agenzia di Leeds per ingaggiare 5 'escort', che sono arrivate a destinazione dopo un viaggio di quasi 100 km in taxi. Per tutta la notte tra domenica e lunedì, c'è stato un continuo viavai tra la piscina, spogliatori, idromassaggio e giardino. Tra gli ospiti del festino, immortalati dai cellulari di alcune ragazze, anche un compagno di Ronaldo: il brasiliano Anderson, acquistato durante l'estate dal Manchester United, sarebbe stato protagonista di un video girato da una delle escort. Il fantasista sarebbe stato ripreso mentre si aggirava in mutande per la casa. Accanto a lui, un paio di ragazze completamente nude. La festa è terminata l'indomani, lunedì alle cinque di pomeriggio, quando uno degli ospiti ha invitato le ragazze ad andarsene spiegando loro che l'asso portoghese era stanco e aveva bisogno di riposare.

Affari Italiani 29 aprile 2008

USA: Prende a bastonate la moglie credendola un fantasma



WASHINGTON - Pensava che la moglie fosse un fantasma e, per difendersi - almeno così dice - ha iniziato a picchiarla a colpi di mazza da baseball. Willie Leon McCoy, un uomo di 52 anni del Colorado, dovrà ora scontare 16 anni di carcere, condanna che tiene conto anche dell'accusa di violenza sessuale ai danni della figliastra di 6 anni.
Davanti al giudice l'uomo ha cercato di giustificare l'aggressione nei confronti della moglie sostenendo di essere in preda agli effetti di una sbronza rimediata per dimenticare l'accusa, secondo lui infondata, che gli è stata rivolta di aver violentato la figliastra e in seguito alla quale gli è stato tolto l'affidamento dei suoi bambini.
Il giudice non ha tenuto conto della sua difesa e l'ha condannato alla prigione sia per gli abusi sessuali ai danni della figliastra di sei anni che per aver picchiato la moglie con una mazza da baseball 'credendola un fantasma'.ATS

sabato 26 aprile 2008

"Vie de merde", la disgrazia è online.Spopola in Francia il sito per giovani frustrati


(foto Dr. John Billings)
«anche la più stupida delle storie non è necessariamente falsa»

Spopola in Francia un sito che raccoglie le frustrazioni di giovani internauti: 40mila messaggi in due mesi


Ecco un esempio:
Aujourd'hui, je suis invité à un anniversaire d'un ami de SciencesPo, toute la bourgeoisie parisienne est là et danse le rock. Moi je sais pas très bien danser. J'invite quand même une fille à danser, mais sans le vouloir je lui donne un coup violent. Elle saigne. Ma vie sociale est finie. VDM


PARIGI - Sorridere amaramente delle disgrazie altrui per sentirsi meno infelici. Potrebbe essere uno degli scopi di vie de merde il sito web francese che sta letteralmente spopolando tra gli internauti d'Oltralpe: in poco più di due mesi ha raccolto oltre 40.000 messaggi e ogni giorno conquista l'attenzione di 80.000 utenti. Il nome del sito è emblematico e grazie ad esso i giovani francesi possono raccontare quanto la vita sia amara. Essi narrano le piccole frustrazioni quotidiane vissute in campo amoroso e lavorativo senza tralasciare i propri problemi sessuali e di salute. Possibile morale della favola? Convincersi che in fondo la vita non è semplice per la maggior parte delle persone e che bisogna accettarla così com'è.
SEZIONI - Il sito è diviso in 6 sezioni: "amore", "lavoro", "salute", "soldi", "sesso" e "inclassificabile". In quest'ultima categoria sono inseriti i messaggi che hanno come tema i più svariati argomenti e che non possono essere racchiusi nelle altre sezioni. Tutti gli aneddoti raccontati dagli utenti terminano con la sigla Vdt ("vie de merde") e la maggior parte di questi sono davvero esilaranti: quelli più amaramente divertenti sono i messaggi che hanno come protagonista la vita di coppia e il sesso: «Oggi, dopo una lunga serie di esami, ho scoperto di essere sterile» recita un messaggio spedito all'inizio di aprile. «La mia compagna è incinta di due gemelli - prosegue -. Penso che ho qualcosa da chiederle». Un altro racconta: «Oggi sono stato al cinema con la ragazza di cui sono innamorato da qualche mese. Dopo siamo andati al pub e lei mi ha detto che doveva andare in bagno. Purtroppo non è mai più tornata in sala». E ancora: «Ieri sera, ero a letto con la mia compagna, stavamo facendo l'amore e lei nel momento più appassionato ha cominciato a gridare: Si,si Vai Pierre....Io mi chiamo Kevin».
ASSENZA DI ROMANTICISMO - Uno dei temi più presenti è l’assenza di romanticismo nella vita di coppia. Un messaggio inviato pochi giorni fa diceva: «Oggi sono andato sulla Torre Eiffel con il mio ragazzo. Da tempo parliamo di matrimonio e ho sempre desiderato che mi chiedesse di sposarlo in modo insolito. Una volta in cima, ho cominciato a credere che il grande momento fosse vicino. Lui invece mi ha detto: "Ho sempre desiderato fumare una sigaretta a 300 metri d'altezza"». Un altro disincantato utente confessa: «Ho ricevuto due messaggi dalla mia ragazza. Nel primo dice che tra noi è finita. Nel secondo, che ha inviato il messaggio alla persona sbagliata». Non mancano le frustrazioni lavorative. «Oggi il mio capo entra e mi dice: "Su cosa stai lavorando". "Sul mio allontanamento". Si era dimenticato che mi aveva appena licenziato». Oppure: «Oggi una stagista ha cominciato da noi e subito l'ho messo in guardia dicendole di non confidarsi con il vicedirettore perchè è una carogna. Più tardi quando lui è arrivato, lei lo ha salutato: Ciao papà».
CLASSIFICA - Alla fine gli utenti possono votare i migliori e i peggiori messaggi spediti così da stilate due classifiche: quella degli aneddoti top e quelli flop. Naturalmente la veridicità dei messaggi non può essere provata, ma l'ideatore del sito, Maxime Vallette, afferma che tante storie, purtroppo, sembrano essere vere: «Alcuni di questi aneddoti sembrano poco credibili, solo perché essi non vi sono mai capitati» afferma Vallette al quotidiano francese Liberation. «Ma persino la più stupida delle storia non è necessariamente falsa».


Francesco Tortora Corriere della Sera 26 aprile 2008

Ecco un esempio:

Aujourd'hui, je suis invité à un anniversaire d'un ami de SciencesPo, toute la bourgeoisie parisienne est là et danse le rock. Moi je sais pas très bien danser. J'invite quand même une fille à danser, mais sans le vouloir je lui donne un coup violent. Elle saigne. Ma vie sociale est finie. VDM
In pratica, la vita sociale di questo ragazzo sarebbe finita perchè ha ballato in modo troppo violento. La mia, di vita sociale, è finita per molto meno: una casa troppo lontana dal centro.

California, nuotatore dilaniato da squalo


Davanti alla spiaggia di Solana Beach

I testimoni hanno raccontato che il pesce ha attaccato l'uomo dilaniandogli le gambe sotto il ginocchio

(Ap)SAN DIEGO - Nella zona della San Diego County, in California, erano quasi cinquant'anni che non succedeva. Eppure è accaduto: uno squalo bianco è arrivato fino a poche decine di metri dalla spiaggia di Solana Beach, a una trentina di chilometri a nord ovest da San Diego, e ha attaccato un uomo che stava nuotando, provocandogli ferite così gravi che l'uomo è morto poco dopo. Una scena che non può non ricordare quelle, ormai celeberrime, del film "Lo squalo" di Spielberg.
LA VITTIMA - Le autorità hanno detto che la vittima, Dave Martin, 66 anni, era un nuotatore esperto, un atleta che - insieme ad una decina di compagni - si stava allenando per una gara di triathlon. Stava nuotando insieme ad altri amici al largo di Tide Beach, una della spiagge di Solana Beach, quando è stato attaccato da un esemplare che - a giudicare dalla ferite inferte - i biologi marini ritengono essere uno squalo bianco. L'attacco è avvenuto intorno alle 7 del mattino. Sono stati gli stessi amici a portare l'uomo a riva. Urlava, e perdeva sangue. Non è stato precisato se avesse ancora le gambe oppure no.
IL DIVIETO - In una conferenza stampa le autorità hanno riferito soltanto che l'uomo aveva riportato ferite così gravi che è morto poco dopo essere stato riportato a riva. «Si è trattato certamente dell'attacco di uno squalo», ha dichiarato il vicecapo dei vigili del fuoco di Solana Beach, Dismas Ableman. «La vittima ha riportato ferite molto molto serie a entrambe le gambe». Le autorità hanno ordinato l'immediato divieto di balneazione lungo un tratto di una trentina di chilometri di litorale «per almeno 72 ore».
LA CACCIA - «Lo squalo è ancora in zona - ha dichiarato il sindaco di Solana, Joe Kellejan - ne siamo assolutamente certi». Elicotteri e altri mezzi della guardia costiera stanno battendo il litorale nella speranza di intercettare l'animale. Secondo il Museo di Storia Naturale della Florida, che tiene un apposito registro sugli incidenti di questo tipo nelle acque statunitensi, era dal 1959 che uno squalo non uccideva in quella zona della California. L'ultima vittima in ordine di tempo in California per l'attacco di uno squalo risale al 2004. Un subacqueo venne attaccato e ucciso al largo delle coste della Mendocino County.
Corriere della Sera 26 aprile 2008

Festini lesbo con ricatto, prese due donne



25/04/2008

GIULIO SFERRAGATTA Capua. Festini lesbo nel cuore di Capua. Un giro di affari, mascherato dietro le mura di un appartamento del centro, reso florido dall’arma del ricatto e dal silenzio delle vittime. Con il reato di concorso in estorsione, finiscono in cella due donne, Maria Verde, 36 anni di Capua, e una cittadina di nazionalità russa, Nataliya Danylets, 33 anni, anche lei residente a Capua. Sono accusate di aver adescato donne mature e ragazze omosessuali e bisessuali per feste e rapporti saffici e di aver riscosso somme di denaro in cambio del loro silenzio. Con la minaccia di svelare ai familiari e, soprattutto, a mariti e fidanzati i gusti sessuali delle vittime, le due donne richiedevano cinquecento euro. Il peso ricattatorio delle minacce faceva poi il resto. Probabilmente - anche se su questo dettaglio sono ancora in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Capua - le due vessatrici non hanno avuto, fino a ieri, la benché minima difficoltà a riscuotere ingenti somme di denaro, forti della paura delle vittime e dello sfondo omosessuale delle rivelazioni. Non ha, invece, ceduto al ricatto una extracomunitaria di nazionalità ucraina, coniugata con un cittadino di Capua. Nonostante le fosse stato intimato di consegnare una somma di denaro pari a cinquecento euro, quale prezzo del silenzio a fronte di un rapporto lesbo avuto con le proprie aguzzine, la donna ha preferito sporgere denuncia. Ai carabinieri ha riferito dettagli agghiaccianti circa le minacce proferite dalle due donne. «Se non paghi cinquecento euro, diremo tutto a tuo marito», il dictat imposto per conquistare il silenzio delle due ricattatrici. Minacce alla quali la vittima ha finto di assecondare. Ma all’appuntamento stabilito per il pagamento, fissato per ieri pomeriggio in prossimità del complesso monumentale di Porta Napoli, la donna ucraina non è giunta sola. Con lei, fingendosi sue amiche, c’erano anche due ragazze in borghese della compagnia carabinieri di Capua. Giunte puntuali all’appuntamento e per nulla meravigliate della presenza di altre due donne, la Verde e la Danylets hanno comunque preteso i cinquecento euro, così come precedentemente pattuiti. Ed è stato proprio quello il momento in cui, con tanto di denaro alla mano, sono per loro scattate le manette. Non hanno opposto resistenza all’arresto. Condotte in caserma, sono state a lungo interrogate dal magistrato. Sono ora rinchiuse nel carcere di S. Maria C. V. a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il Mattino 25 aprile 2008

venerdì 25 aprile 2008

Bare sexy, quando morire diventa una gioia


Quest'oggi è stata celebrata la Santa Messa in Onore di San Pio da Pietralcina, il corpo del Santo Padre di San Giovanni Rotondo è stato infatti oggi esposto alla venerazione dei Fedeli, così ho effettuato una ricerca on-line con Google-immagini e ho digitato "Padre Pio" sperando di trovare delle immagini del Santo esposto nella grande teca in cristallo, ma con mio grande stupore mi è apparsa una donna sexy semi-nuda seduta su di una bara "modello Padre Pio". Ho così visitato il sito da cui proveniva l'immagine e con mio grande stupore trovo anche un calendario di bare e cofani funebri con bobone semi-nude da calendario che serpeggiavano sulle bare proprio come se fossero playmate su auto di lusso. Questo sì che è morire con dignita, eh quando morire diventa una "gioia"!
Fonte: ok notizie 24 aprile 2008

Brasile, disperso il prete volato via attaccato a palloncini


BRASILIA (Reuters) - di Raymond Colitt

Con il passare del tempo diminuiscono le speranze di ritrovare un prete scomparso quattro giorni fa sulla costa meridionale del Brasile, quando ha preso il volo attaccato a centinaia di palloncini gonfiati con l'elio ed è stato spinto dal vento sull'oceano Atlantico.
Di padre Adelir Antonio de Carli si sono perse le tracce dopo che domenica notte aveva chiamato degli amici con il cellulare per avvertirli che il grappolo di migliaia di palloncini a cui era appeso si stava per schiantare nell'Atlantico.
Il prete si era imbarcato nell'impresa per tentare di raccogliere fondi per costruire una cappella dedicata ai camionisti della sua parrocchia.
Oggi, un portavoce dell'aviazione militare brasiliana ha detto che i soccorritori avevano smesso di cercare de Carli.
La Marina continua a pattugliare le acque al largo della costa dello stato di Santa Caterina, ma un portavoce ha detto che sta considerando di abbandonare le ricerche.
"Le speranze (che sia sopravvissuto) sono molto poche e stiamo considerando se non sia opportuno sospendere le operazioni di ricerca", ha detto a Reuters Francisco Jose Cavalcante, ufficiale della Marina militare nella divisione meridionale per le ricerche.
De Carli è partito dal porto meridionale di Paranagua con l'intenzione di volare per una ventina di ore verso l'entroterra ad ovest, ma il vento è improvvisamente cambiato trascinandolo nella direzione opposta sul mare.
Fedeli e amici si sono riuniti subito dopo la scomparsa per pregare per il sacerdote, accendendo innumerevoli candele sull'altare della sua chiesa.
"Questa è una prova per la nostra fede, ma Gesù mi dice che è sano e salvo sulla terraferma", ha detto la coordinatrice della chiesa di De Carli, Denise Gallas.
Intanto, continuano le ricerche dei vigili del fuoco sulle isole al largo della costa dello stato di Santa Caterina, nella speranza che il prete 42enne sia stato trascinato su una spiaggia dalle onde.

sabato 19 aprile 2008

Denuncia il marito perchè le ha dato della culona


venerdì 18 aprile 2008

Ha dato alla moglie della "culona" per questo un uomo finirà davanti dal giudice dopo essere stato denunciato dalla donna. A raccontare la singolare notizia è quotidiano neozelandese Truth. Una signora di Auckland, Nuova Zelanda, infatti ha fatto causa all’ex marito per avere fatto parlato o meglio dire "sparlato" del sedere della donna, con altre persone, definendolo “ampio”.L'accusa che gli è stata mossa è quella di “abuso psicologico”. Avrebbe espresso il giudizio lesivo in una chiacchierata con l’ottico del figlio, affermando che, a suo avviso, alla signora avrebbe fatto bene “un calcio nell’ampio sederone”. Nel caso di una condanna, rischia sei mesi di galera.
Pubblicato da parsifal32

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