sabato 28 marzo 2009

CONGRESSO PDL: DELIRIO FRATTINI 2" TRA MOLTI ANNI POTRO' DIRE, IO C'ERO"


(IRIS) - ROMA, 28 MAR - "Rimarranno giornate indimenticabili, indelebili nella mia memoria...tra molti anni potrò dire io c'ero". Così il ministro degli esteri Franco Frattini dal palco del congresso del Pdl che ha aggiunto che il Pdl ha un percorso costituito "da due comunità, quella di An e Fi e soprattutto da due grandi uomini, due grandi statisti che hanno cambiato la storia di questo Paese: Berlusconi e Fini". Frattini ha anche detto che "questo grande progetto, con spirito pragmatico, dovrà tramutarsi in realtà da lunedì...Non è tempo di alchimie politiche - ha ribadito il ministro - o promesse roboanti; è il tempo dell'azione. Pensare al futuro - ha concluso Frattini - è la nostra sfida"

CONGRESSO PDL: DELIRIO FRATTINI 1" BERLUSCONI E FINI DUE GRANDI STATISTI"

28/03/2009 - 15.14



(IRIS) - ROMA, 28 MAR - "Rimarranno giornate indimenticabili, indelebili nella mia memoria...tra molti anni potrò dire io c'ero". Così il ministro degli esteri Franco Frattini dal palco del congresso del Pdl che ha aggiunto che il Pdl ha un percorso costituito "da due comunità, quella di An e Fi e soprattutto da due grandi uomini, due grandi statisti che hanno cambiato la storia di questo Paese: Berlusconi e Fini". Frattini ha anche detto che "questo grande progetto, con spirito pragmatico, dovrà tramutarsi in realtà da lunedì...Non è tempo di alchimie politiche - ha ribadito il ministro - o promesse roboanti; è il tempo dell'azione. Pensare al futuro - ha concluso Frattini - è la nostra sfida"

venerdì 27 marzo 2009

PDL, DELEGATI DELUSI: "MATRIOSKA BERLUSCONI" SOLO VIRTUALE




Omaggio on line agli ospiti delle assise
'Matrioska Berlusconi', gadget solo virtuale per il Congresso Pdl
Potrà essere scaricato su pc come salvaschermo. Troppe spese per realizzarla in migliaia di esemplari. Ma Prodi non ci sta: ''Via la mia bambolina, io l'unico a batterlo''. Nei giorni scorsi la notizia del souvenir, mentre un fac-simile era già su un sito giapponese

Alla fine, la 'matrioska Berlusconi' che 'divora' gli otto leader del centrosinistra sconfitti in questi anni dal Cavaliere non sarà più un 'gadget fisico'. Ma sarà virtuale, scaricabile sul computer come salva-schermo. Al Congresso del Pdl sarà distribuita a tutti i presenti una cartolina con tutte le istruzioni per 'scaricare' la matrioska sul pc di casa o dell'ufficio sul sito del quotidiano on line del Popolo della libertà, 'Il Predellino'.Troppe spese per realizzarla in migliaia di esemplari. Da qui la necessità di trasformare le bamboline della tradizione popolare russa in un omaggio on line agli ospiti delle assise del partito unitario del centrodestra. Giorgio Stracquadanio, parlamentare di Forza Italia e ideatore della matrioska, replica a chi gli fa notare che secondo indiscrezioni stampa Romano Prodi avrebbe contestato di essere stato inserito tra i leader 'divorati' dal premier: ''Prodi ha vinto due battaglie, quella del 2006 a metà, ma ha perso la guerra contro Berlusconi. Tanto è vero che Berlusconi è tornato a palazzo Chigi, mentre Prodi ha deciso di lasciare la politica''.

Sondaggi: Ipr, cresce fiducia Fini e Schifani

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Il presidente della Repubblica resta l'alta carica dello Stato piu' conosciuta e di maggior fiducia per gli italiani, dice un sondaggio Ipr. Giorgio Napolitano resta stabile a quota 95% come livello di conoscenza e al 74% come livello di fiducia. Crescono, invece, sia il presidente della Camera Fini (stabile al 92% come conoscenza e in crescita di un punto come fiducia, al 55%), sia il presidente del Senato Schifani (stabile come conoscenza al 78% e a +2 punti nella fiducia, al 54%).

Il sondaggio dell'istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, e' stato effettuato intervistando, con il proprio sistema esclusivo Tempo Reale, un campione rappresentativo di 1.000 italiani. Per Napolitano dal mese di gennaio si sono stabilizzati sui livelli raggiunti a fine del 2008 sia la conoscenza (95%) sia la fiducia, attestata questa ben oltre il 70% (74%); dall'inizio dell'ultimo Governo Berlusconi, il Capo dello Stato ha visto crescere di due punti il livello di conoscenza, mentre la fiducia ha visto una progressione di ben sei punti. Un significativo passo avanti anche da parte del Presidente del Senato Schifani che guadagna dall'inizio del 2009 un incremento di fiducia di due punti, il che determina a marzo il raggiungimento del valore massimo registrato (54%). (ANSA).
26 marzo 2009

venerdì 20 marzo 2009

Google Phone: Android disponibili da TIM e Vodafone, a più di 400 Euro









Di Saul Stucchi

I cellulari Android sono finalmente arrivati in Italia: il primo modello è il Dream G1 di HTC è in vendita da Tim, mentre a metà aprile ci sarà anche l'HTC Magic G2, sia da Tim che da Vodafone.


L’egemonia dell’iPhone sarà presto messa in discussione. Sta infatti per scendere in campo un avversario che ha tutte le carte per essere particolarmente competitivo. È Android, il nuovo sistema operativo messo a punto da Google, installato sui primi smartphone HTC disponibili a giorni in Italia.A fare da apripista a quella che si preannuncia come una lunga serie di modelli equipaggiati con Android è l’HTC Dream G1, già ribattezzato con il nome di Googlefonino. La presenza del nuovo sistema operativo creato da Google mette infatti in secondo piano tutte le altre caratteristiche, peraltro piuttosto interessanti.Il tanto celebrato e amato iPhone avrà quindi un nuovo sfidante con cui vedersela, il “GPhone”, appena nato, ma forte dell’enorme credito di cui gode il marchio Google.TIM si è aggiudicata in esclusiva il modello Dream G1, già disponibile e proposto a 429 Euro o, in alternativa, in diverse opzioni vincolate alla sottoscrizione di un abbonamento a un prezzo che parte da 199 Euro per scendere fino a zero. Per averlo gratis, per esempio, si deve sottoscrivere un abbonamento con canone mensile di 180 Euro, come si può vedere nella tabella sottostante.
Scegliendo invece l’offerta Maxxi Dream 10, valida solo per i clienti prepagati, l’utente può scaricare fino a 50 MB al giorno navigando tramite apn ibox.tim. L’offerta si rinnova automaticamente con un costo mensile di 10 Euro IVA inclusa.Il secondo modello disponibile (verso metà aprile) sarà l’HTC Magic, anch’esso dotato di schermo da 3,2 pollici, ma distinguibile dal primo per l’assenza della tastiera fisica a scomparsa.Sarà presente nel listino sia di Vodafone che di TIM a un prezzo di 449 Euro, una cifra anche in questo caso ribassabile con la sottoscrizione di un abbonamento con il gestore prescelto.


giovedì 19 marzo 2009

Europee, Berlusconi: Pdl al 42,1%, il mio gradimento al 65%


20:22 18/03


ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla vigilia del summit Ue preceduto dalla consueta riunione del Ppe e a pochi mesi dalle elezioni europee, snocciola dati rassicuranti sul nascituro Pdl e sul suo personale gradimento.
Incontrando stasera a Palazzo Grazioli gli eurodeputati di An e Forza Italia (che da fine mese confluiranno nel nuovo partito di centrodestra Popolo della Libertà) Berlusconi, secondo una fonte, ha detto che il sondaggio commissionato ad Euromedia Research mostra come in vista della competizione elettorale per Strasburgo del 6 e 7 giugno il consenso del Pdl è dato al 42,1%; la Lega Nord si attesta al 9,1%; il Pd al 22,5%; l'Italia dei valori al 7,5% e i partiti di Sinistra al 4,6%; l'Udc ha un consenso del 5,5%.
Il gradimento personale del premier da parte degli interpellati sarebbe pari al 65%, mentre il governo sarebbe al 55,2%.

Berlusconi ha anche detto che vi è in Europa grande interesse per la nascita del nuovo partito e che alla riunione del Ppe di domani egli stesso illustrerà l'architettura del Pdl ai colleghi europei.
Giusto ieri Repubblica.it aveva diffuso un sondaggio Ipr Marketing secondo il quale i consensi nei confronti del premier sono scesi di tre punti rispetto all'ultima rilevazione fatta il mese scorso e di dieci dall'apice raggiunto nell'ottobre 2008.
Su 100 persone, 52 hanno molta o abbastanza fiducia in Berlusconi -- il mese prima erano 55 --, 45 ne hanno poca o nessuna e 3 non hanno opinione in merito.

Per quanto riguarda il governo nel suo complesso, emerge che 44 persone su 100 hanno molta o abbastanza fiducia -- contro le 46 del mese scorso --, che 52 ne hanno poca o nessuna e che 4 persone su 100 sono senza opinione in merito.

"CON FINI RAPPORTI OTTIMI"
Berlusconi ha poi garantito che i rapporti con Gianfranco Fini sono ottimi, e che le divergenze di questi mesi sono da attribuire al ruolo di presidente della Camera ricoperto dall'alleato, ruolo che egli interpreta correttamente.
"Tutto ciò che scrivono i giornali non è vero. Abbiamo un rapporto splendido. Gianfranco interpreta il suo ruolo con onestà e abbiamo sempre preso le decisioni insieme a partire dal 2 dicembre (data nella quale si annunciò la nascita del Pdl)", avrebbe detto il premier secondo quanto riferito da una fonte presente all'incontro.
Fini ha difeso il ruolo del presidente della Repubblica ad esprimersi sulla decretazione d'urgenza nella fase finale della vicenda Englaro, contrapponendosi al governo. Oltre a questo ha espresso dissenso per una delle norme previste nel testo sull'immigrazione, che impone ai medici di denunciare la condizione degli immigrati irregolari.

18 marzo 2009

giovedì 12 marzo 2009

PDL,AMMINISTRATIVE: IL TRANS MARTINA CANDIDATO A SALERNO


"So cosa mi crollerà addosso, spero di dare risposta a tutti"
T
rans candidato dal Pdl a Salerno: "Votatemi perché sono un medico" Il transgender Martina

Castellana annuncia all'Adnkronos il suo impegno per la gente: "Vorrei confrontarmi in maniera leale e corretta. Non aspiro certo a diventare una soubrette. Trovo bella la mia presenza in politica". Gli auguri di Luxuria: "Spero convinca Carfagna che esistiamo anche noi"

Salerno, 12 mar. - (Adnkronos/Ign) - ''Onestà, lealtà e impegno per la gente, per le persone, soprattutto per le fasce più deboli. Questo è ciò che posso offrire''. Martina Castellana, all'anagrafe Michele, è un transessuale, anzi ''un transgender'', ed è candidata nelle liste del Pdl alle prossime elezioni per la provincia di Salerno. Castellana è un medico dermatologo della Asl che vuole entrare in politica ''con il solo scopo di aiutare le persone'', senza attirare troppo l'attenzione su di lei e sul suo percorso personale che senza dubbio rompe un tabù. Insomma, vuole essere votata non perché è un transessuale, ma perché è medico. In un mondo in cui "ci sono sogni e speranze che possono essere tradite da dure realtà, possiamo anche provare a trasformare i sogni in una realtà un po' più vivibile e serena'', dice all'ADNKRONOS. E racconta: ''A spingermi a questo passo è stata l'idea di poter fare qualcosa di utile. Trovo una cosa bella la mia presenza in politica. In quanto persona e in quanto medico mi è stata offerta la possibilità di fare qualcosa di buono, di offrire il mio contributo. Ed è quello che intendo fare, con un occhio di riguardo per la sanità: un aspetto che mi piacerebbe molto curare". "Per me - spiega Castellana - la politica significa ascoltare le persone, farsene carico e diventarne l'interprete principale. Se mi verrà data fiducia ne sarò felice. Ma io non miro a raggiungere la 'montagna sacra', per così dire. Semplicemente, questo è il mio modo per essere presente. Il mio obiettivo è riuscire a confrontarmi in maniera leale e corretta, dare un contributo. Non aspiro certo a diventare una soubrette... Anzi, sono fin troppo schiva - rivela la candidata - Non ho bisogno di visibilità o di entrare nel mondo dello spettacolo. Sono un medico, e la mia passione sono le persone, sono i miei pazienti". A chi trova curiosa, o contraddittoria, la candidatura di un transgender nelle file del centrodestra, la dermatologa risponde così: "Credo che il disaccordo sia la via più breve per l'incontro tra due anime. Non si può essere simpatici a tutti, non si può essere amati da tutti. So che cosa mi crollerà addosso, spero di poter avere il tempo di dare una risposta a tutti, corretta e onesta, su quello che mi verrà chiesto".L'anima 'anticonformista' di Martina Castellana viene fuori anche riguardo al Gay pride. La candidata del Pdl non ha dubbi: "'Est modus in rebus''', sottolinea, e aggiunge: ''Qualsiasi cosa può essere chiesta con la naturalezza più estrema, ma senza eccessi, con misura. Sugli eccessi non sono d'accordo mai, fanno sempre male, in ogni campo, in ogni situazione". Anche lei come molti politici è su Facebook anche se dichiara di non essersi mai interessata più di tanto al mondo virtuale. ''Mi affaccio per la prima volta a questa esperienza - racconta - preferendo di gran lunga il contatto vero con la gente, la stretta di mano". E arrivano gli auguri di Vladimir Luxuria, ex deputato nelle fila di Rifondazione Comunista, con la speranza che Castellana "riesca a convincere il suo Ministro di riferimento, Mara Carfagna, che esistiamo anche noi''. ''Da parte del Pdl - aggiunge a www.diacoblog.com, il sito diretto dal giornalista Pierluigi Diaco- mi sembra un importante gesto di apertura, anche se temo abbia solo un valore puramente simbolico. Comunque staremo a vedere, ma è evidente che questa candidatura deve essere accompagnata dalla volontà politica, da parte del centrodestra, di riconoscere a noi trans tutti quei diritti ancora. Per quanto riguarda l'accusa di 'machismo', che la Castellana inoltra allo schieramento a cui appartengo, voglio dire chiaramente che il 'machismo', così come la stupidaggine, sono trasversali. Certo, abbiamo esempio di 'machismo' anche a sinistra: uno per tutti potrebbe essere Marco Rizzo. Pero', una cosa deve essere chiara: meglio una trans che si sposta a destra, che un transfugo come Mastella. Trovo che sia molto più nobile un transito sessuale che il trasformismo politico''.

Amministrative: a Salerno il Pdl candida il trans Martina

Si chiama Martina Castellana, è un transgender e sarà candidata alla Provincia di Salerno per il Pdl nella lista che sostiene il candidato presidente Edmondo Cirielli di An.La donna, riporta oggi Il Mattino nell'edizione salernitana, si chiama all'anagrafe Michele ed è un medico dermatologo dell'Asl Sa2; sarà candidata nel collegio 2 di Salerno. «Mi ha voluta Cirielli - spiega Martina - che mi stima come professionista. Ha visto in me una persona che ha agito con coerenza nella vita remando contro le tempeste».Castellana racconta di essere politicamente con La Destra seguendo una tradizione di famiglia visto che lo zio fondò la prima sezione di An a Salerno. «La sinistra mi aveva illuso con delle promesse, poi ho capito che è capace solo di strumentalizzazioni», racconta la dottoressa che cita l'esempio di Luxuria («è per questo che non si è ricandidata») e dice di ammirare Nichi Vendola e Mara Carfagna.Il suo programma? «Attenzione per il centro storico, meno movida e più artigianato», in una campagna elettorale che «sarà vicina alla gente».

mercoledì 11 marzo 2009

Sandaggio elezioni europee marzo 2009

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=71614821889bd246


sondaggio elettorale condotto dal 23 febbraio al 6 marzo e realizzato con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing). Il campione - particolarmente significativo (circa 3500 contatti) - è stato anche «ponderato per circoscrizione elettorale» e «costruito su uno schema custom delle ultime tornate elettorali», per cercare di «prevenire errori di stima e campionatura» (come quelli delle ultime elezioni regionali in Sardegna). Ma bando alle ciance, ecco i numeri
:PdL 39,7% (+2,3%)
Lega 8,2% (-0,1%)
Mpa 1% (-0,1%)
TOT cdx 48,9% (+2,1%)
Pd 25,9% (-7,2%)
Idv 6,5% (+2,1)
TOT csx 32,4% (-5,1%)
Udc 6,7% (+1,1%)
Socialisti 1% (=)
Altri sinistra 5,5% (+2,5%)

martedì 10 marzo 2009

Gasparri/Marcorè:"Tutto Dio, patria e calcestruzzo"




di Paturnio

Irresistibile Marcorè questa sera a "Parla con me". Armato di cazzuola cerca di murare la Dandini, stucca il logo di Ballarò e dice che lì, nel salotto della Dandini, ci verrà un parcheggio. Insomma, tutto incentrato sul piano casa di Berlusconi il suo pezzo di stasera che vi consiglio di cercare sul sito della Rai, non appena sarà disponibile. Il Gasparri di Marcorè è ignorante al punto giusto, tronfio e ottuso come nessuno. Ottuso perchè sicura di essere dalla parte del giusto, hanno la maggioranza, i cittadini li hanno votati, quindi hanno ragione. E come dare loro torto, visto nonostante decine di leggi incredibili e tagliate su misura per le esigenze del premier e dei suoi, il PDL ha vinto anche in Sardegna? Imperdibile è anche il Capezzone di marcorè che, purtroppo, da qualche sera è in pausa.


CAPEZZONE/MARCORè DEL 3 FEBBRAIO 2009: QUI


CAPEZZONE MARCORE' 24 FEBBRAIO: QUI

lunedì 9 marzo 2009

Pd, Enrico Letta: "Alleati? Meglio Casini che Di Pietro"

Roma - Come alleato del Pd l’Udc di Pier Ferdinando Casini è meglio dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro? "Sicuramente sì", ha risposto l’esponente del Pd Enrico Letta partecipando alla registrazione della trasmissione tv Telecamere. "Se noi del Pd facciamo sì che l’Udc ritorni tra le braccia di Berlusconi - ha sottolineato - possiamo anche chiudere bottega e tornare a casa".
La compatibilità con i centristi Enrico Letta ha rilevato che "c’è una compatibilità" anche sui programmi tra il Pd e l’Udc. Ed ha ricordato che nelle ultime amministrative "l’unica regione in cui il Pd ha vinto" è stata il Trentino Alto Adige dove correva affianco al partito di Casini. "Anche se nel Pd sono stato criticato per questo - ha aggiunto Enrico Letta - io continuo a dirlo chiaramente: voglio un partito che punti al governo, per farlo deve avere il 51%, e per avere il 51% bisogna fare dei compromessi. Come Berlusconi ha fatto con la Lega e l’Mpa". In questo senso una alleanza con l’Udc di Casini »credo che sia naturale".
Il futuro del Partito democratico Quanto al futuro del Partito democratico, per Enrico Letta, è "assolutamente necessaria una cesura netta" con il passato: "Credo che il Pd debba rifarsi come modello di novità alle due uniche novità che ci sono state nella politica in Italia: l’Ulivo di Prodi e Forza Italia di Berlusconi, due casi di cesura netta, mentre in tutti gli altri casi di cambiamento c’è sempre stata una continuità". Andare avanti senza cambiamenti netti "sarà un fallimento". Letta ha detto di essere convinto che "i due anni di governo Prodi saranno rivalutati" per tutte le cose che sono state fatte e che "non sono state capite perchè coperte dalla litigiosità". Sul segretario del partito Dario Franceschini, Enrico Letta dice che "sta facendo bene".

domenica 8 marzo 2009

Regionali Sardegna 2009: nomi 80 candidati eletti consiglio regionale

ELENCO CANDIDATI ELETTI CONSIGLIO REGIONALE PER PARTITO

Gli 80 eletti in Consiglio Regionale

Si sono concluse nei Tribunali e nella Corte d'Appello di Cagliari le operazioni per l'assegnazione dei quozienti pieni e dei resti per l'attribuzione degli 80 seggi del Consiglio regionale della Sardegna. La composizione ufficiale dell'Assemblea della XIV legislatura si conoscerà in giornata con l'invio all'Ufficio di presidenza della Regione dei verbali dei Tribunali. A Cagliari, poco dopo le 11,30, il Tribunale ha proclamato i 33 eletti nelle circoscrizioni provinciali di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias. Si tratta di venti eletti con i quozienti interi e 13 con i resti.


CAGLIARI - Alla coalizione vincente di centrodestra sono andati 20 consiglieri (12 Pdl, 3 Udc, 2 Psd'az, 2 Riformatori e uno Uds-Adc), al centrosinistra 13 ( 8 Pd, uno Idv, uno Prc, uno Pdci, uno a La Sinistra uno e Rossomori).A due settimane dal voto si conoscono quindi i i 33 nuovi consiglieri regionali eletti per le circoscrizioni di Cagliari, Medio Campidano e Sulcis. A Cagliari sono stati eletti 24 consiglieri: Adriano Salis (Idv),Marco Espa, Giampaolo Diana, Marco Meloni, Chicco Porcu, Cesare Moriconi (Pd);Ignazio Artizzu, Giorgio La Spisa, Antonello Liori, Alberto Randazzo, Carlo Sanjust, Edoardo Tocco, Mariano Contu, Onorio Petrini (Pdl);Antonio Cappai e Felice Contu (Udc);Michele Cossa e Pierpaolo Vargiu (Riformatori);Luciano Uras (Rc);Radhouan Ben Amara (Pdci);Massimo Zedda (La Sinistra per la Sardegna);Claudia Zuncheddu (Rossomori); Mario Floris (Uds); Christian Solinas (Psd'az). Nel Sulcis sono stati eletti 5 consiglieri: Pietro Cocco (Pd); Giorgio Oppi (Udc);Claudia Lombardo e Giorgio Locci (Pdl);Paolo Luigi Dessì (Psd'az).

Nel Medio Campidano sono stati eletti 4 consiglieri: Giuseppe Cuccu e Tarcisio Agus (Pd); Paolo Terzo Sanna e Sisinnio Piras (Pdl).Concluse le operazioni, il Tribunale, dopo la comunicazione ufficiale alla Regione, invierà ora una raccomandata agli eletti.Il tribunale di Nuoro ha reso noti i nomi degli otto consiglieri regionali della circoscrizione risultati eletti dopo i conteggi e l'attribuzione dei resti da parte della Corte d'appello di Cagliari: Francesca Barracciu e Giuseppe Luigi Cucca (Pd);Silvestro Ladu e Pietro Pittalis (Pdl);Giovanni Mariani (Idv); Paolo Maninchedda (Psd'az);Roberto Capelli (Udc); Francesco Mula (Riformatori).Anche il Tribunale di Oristano ha concluso le operazioni con la proclamazione dei sette nuovi consiglieri regionali eletti nella circoscrizione: Domenico Gallus, Oscar Cherchi e Mario Diana (Pdl);Gianvalerio Sanna e Antonio Solinas (Pd);Sergio Obinu (Udc);Attilio Dedoni (Riformatori).Questi i 15 consiglieri regionali eletti per la circoscrizione di Sassari a conclusione dei conteggi da parte del Tribunale: Mario Bruno, Gavino Manca, Valerio Meloni e Luigi Loto (Pd);Carlo Sechi (Prc);Daniele Cocco (Idv); Massimo Mulas (Uds Sardegna); Efisio Planetta (Psd'Az);Sergio Milia (Udc); Nicola Rassu, Antonello Peru, Nanni Campus e Tore Amadu (Pdl):Franco Cuccureddu (Mpa); Pietro Fois (Riformatori).Infine in Ogliastra sono stati eletti Francesco Sabatini (Pd)Angelo Ivano Stocchino (Pdl),I cinque consiglieri eletti nella Circoscrizione di Olbia Tempio sono Pier Luigi Caria (Pd),Andrea Mario Biancareddu, Matteo Sanna e Vittorio Renato Lai (Pdl)Gian Franco Bardanzellu (Udc).

Ultimo aggiornamento: 03-03-2009 10:40:25

venerdì 6 marzo 2009

NUCLEARE:LA SARDEGNA E' IL POSTO MIGLIORE PER INSTALLARE LE 4 CENTRALI

cemtrali-nucleari


IL SARDEGNA - Politica: Al Senato la proposta nucleare: tutte nell'Isola le quattro centrali

Note di PATURNIO:

Sono certa che i sardi saranno fieri di essere stati prescelti, anzi di essere considerati "ideali" per tutte e 4 le centrali. Hanno battuto il resto di Italia, sono primi nelle preferenze di un esperto in materia come il geologo Enzo Bosh in audizione al senato. Hanno votato Cappellacci, lo hanno fatto vincere. Mi dispiace solo per chi non lo ha votato, perchè non potrà dire:"Il nucleare? E' anche merito mio".

Marco Mostallino marco.mostallino@epolis.sm

« La Sardegna è l’area italiana migliore per la costruzione di centrali nucleari, perché è la più stabile dal punto di vista sismico», ha riferito ieri E n z o B o s c h i , p r e s i d e n t e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) durante una audizione davanti alla commissione Territorio e ambiente del Senato.

L'audizione è un momento nel quale il Parlamento comincia a farsi delle idee precise su un problema, ascoltando i tecnici di settore prima di esaminare disegni di legge del Governo o proposte di deputati e senatori. E ieri, a Palazzo Madama, è toccato al numero uno della sismologia italiana parlare del ventilato ritorno all'energia figlia dell'atomo. Il responsabile dell'istituto statale è stato chiaro: «La regione Sardegna è una zona con una storia geologica completamente diversa dal resto dell’Italia. Si potrebbero fare tutte e quattro le centrali nucleari che il governo intende costruire lì, anche se poi bisognerebbe risolvere il problema del trasferimento dell’energia - ha aggiunto Boschi - Bisogna evitare che il problema venga affrontato con le informazioni sbagliate», ha proseguito il sismologo: «Ho visto sui giornali che un sito proposto era quello di Augusta, in Sicilia: non potrebbe esserci un’area più sbagliata, perché si trova su una faglia sismica». La Sardegna invece è terra antica, stabile, dove le scosse di terremoto sono rare e leggere. Ecco che un sistema delicato e potenzialmente devastante come una centrale nucleare nell'isola, secondo Boschi, sarebbe sistemato bene, al riparo da eventi sismici catastrofici. Così non una ma quattro centrali potrebbero trovare spazio nella regione. Decidere, comunque, non è in capo a Boschi. Il governo non ha ancora avviato le procedure per i criteri tecnici di scelta dei siti: dopo questi, sulla base di rapporti scientifici, l'esecutivo dovrà stilare una lista di zone candidate e poi procedere alla individuazione delle quattro aree che saranno oggetto di quella che viene chiamata nelle carte ministeriali «servitù nucleare». Nei giorni scorsi, il neo presidente della Regione Ugo Cappellacci aveva assicurato che «nessuna centrale nucleare verrà costruita nell'Isola: se vorranno farlo, dovranno passare sul mio corpo», ha concluso il governatore. Ma la sua resistenza potrebbe non bastare: nel disegno di legge sull'energia (che ancora non è stato votato) il governo è autorizzato a superare il no delle Regioni.

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=78d01a507553f9b8 5 MARZO 2009

mercoledì 4 marzo 2009

Sondaggio IPR su voto giugno:bene Di Pietro e casini, crolla il PD

Sondaggio Ipr Marketing sul voto del prossimo giugno. Rispetto alle Politiche 2008Pdl in lieve flessione a vantaggio della Lega. Sinistra in ripresa, ma soglia a rischio
Le intenzioni di voto per le Europee crolla il Pd, bene Di Pietro e Casini
I democratici perdono circa un terzo di voti rispetto allo scorso annoMa se Ds e Margherita si presentassero separate andrebbe ancora peggio...



di CLAUDIA MORGOGLIONE


ROMA - Se le elezioni europee - indette per il 6 e 7 giugno - si svolgessero oggi, quali risultati uscirebbero dalle urne? Alla domanda prova a rispondere il sondaggio Ipr Marketing, che per Repubblica.it ha interpellato gli italiani, il 26 e 27 febbraio, sulle loro intenzioni di voto. Con esiti interessanti: a fronte di un forte tonfo del partito democratico, che passa dal 33,2 delle Politiche 2008 al 22%, va registrato un boom dell'Italia dei valori (dal 4,4 all'8%); una notevole crescita dell'Udc (dal 5,6 all'8); un aumento della Lega (dall'8,5 al 9,5%), a cui corrisponde un lieve calo del Pdl (dal 37,4 al 36%). E, infine, una piccola ripresa delle forze di sinistra. Che però, frantumate in tanti rivoli, rischiano di non superare la soglia necessaria del 4%. Ma c'è dell'altro. Viste le attuali vicissitudini del Pd, Ipr ha provato a porre - sempre al campione prescelto, pari a mille elettori residenti in Italia - un'altra domanda: se al posto dei democratici tornassero le vecchie due formazioni, ovvero Ds e Margherita, lei come voterebbe? Ebbene, questo scenario virtuale non lascia spazio a dubbi: la Quercia prenderebbe il 13%, i Dl il 7%. Totale: 20%, meno del 22% che (sempre alle Europee 2009) otterrebbe il nuovo partito nato dalla loro fusione. Tornare indietro, dunque, non è la strada migliore. Il Pd nella bufera. Le polemiche interne, le divisioni, le dimissioni di Walter Veltroni: il travaglio del partito si riflette con forza, nelle intenzioni di voto degli italiani. Con una perdita di circa undici punti, visto il passaggio dal 33,2% delle Politiche 2008 all'attuale 22. A cui va aggiunto - visto che lo scorso anno in lista c'erano anche gli esponenti radicali - l'1% di Marco Pannella e soci, in campo da soli. Sul fronte democratico, dunque, in un anno viene perso circa un terzo dell'elettorato. A guadagnare, invece, è l'alleato Antonio Di Pietro, che quasi raddoppia i consensi. Ma, dal lato moderato, una parte dei consensi democratici potrebbero essere stati catturati anche da Pierferdinando Casini che, con il suo Udc, registra un incremento dal 5,6 all'8%.


La sinistra frammentata. Dopo la batosta dello scorso anno, che li ha visti esclusi dal Parlamento italiano, i partiti dell'area potrebbero riprendersi. Alle Politiche, Pdci, Prc, Sinistra democratica e Verdi ottennero il 3,1%. Ora, separatamente, ottengono i seguenti risultati: Rifondazione comunista di Paolo Ferrero 2,5%; Rifondazione per la sinistra (il movimento nato dalla scissione di Nichi Vendola) 1%; Sinistra democratica 2%; Verdi 1,5%; Pdci 0,5. Percentuali basse, se prese da sole. Ma l'unione tra Rifondazione comunista e Pdci è pari al 3%; mentre quella tra Vendola, Verdi, Sinistra democratica, e con l'eventuale aggiunta dei socialisti di Nencini, varrebbe un considerevole 6%. Il centrodestra resta forte. Federalismo fiscale, stretta sugli immigrati, ronde: tutti temi cari al Carroccio, molto presenti sia nell'agenda politica che nei titoli di giornali. Prevedibile, dunque, il balzo della Lega, che passa dall'8,3 al 9,5%. Sottraendo consensi, probabilmente, al Pdl: sempre di gran lunga primo partito italiano col suo 36%, ma che comunque perde l'1,4% rispetto allo scorso anno. Lievissimo calo dell'Mpa di Raffaele Lombardo dall'1,1 all'1%, più consistente per La Destra (dal 2,4 al 2%). "Ritorno al futuro". E' lo slogan di sapore cinematografico scelto dall'Ipr per indicare uno scenario virtuale, in cui Ds e Margherita si ripresentano separate. Con risultati poco incoraggianti, sul piano delle intenzioni di voto per le prossime europee: i due partiti otterebbero, rispettivamente, il 13 e il 7%. E a guadagnare - sempre in questa ipotesi - sarebbero Idv e Udc. Che arriverebbero entrambe a quota 10%.
(La Repubblica 3 marzo 2009)

martedì 3 marzo 2009

Obama: Politici al trucco prima di incontrare il Presidente USA

USA-GB:BROWN SI FA METTERE CERONE PER INCONTRO CON OBAMA

La stampa britannica l'ha gia' ribattezzata la "diplomazia del make-up". Gordon Brown e' stato pizzicato dai fotografi mentre si faceva incipriare il naso, prima dell'incontro con Barack Obama a Washington. L'immagine e' stata scattata dai fotografi che, con i teleobiettivi, hanno immortalato la truccatrice mentre preparava il premier britannico all'interno dell'aereo di Brown all'arrivo nello scalo del Maryland. Non e' la prima volta che Brown fa ricorso al trucco per preparasi a un evento diplomatico, scrive il 'Mirror'. L'anno scorso, durante un vertice a Londra, non passo' inosservata una grossa macchia arancione sulla sua fronte, frutto di un errore di make-up.

(03 marzo 2009)

CORONA E GLI ATTRIBUTI DI MORATTI

ATTACCO AL PATRON DELL'INTER: «SI FA PRENDERE PER I FONDELLI DAI GIOCATORI»

Corona in aula, affondo su Moratti«È un uomo senza attributi»

L'ex "re del gossip" accusa il patron dell'Inter per le foto di Adriano. «Falsità contro di me»
Fabrizio Corona in aula MILANO - È stato quasi uno show quello che Fabrizio Corona ha offerto in aula, durante l'esame cui lo ha sottoposto il pm Frank Di Maio, davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale di Milano. L'ex «re del gossip», come si autodefinisce, imputato per estorsione e tentata estorsione, ha attaccato coloro i quali hanno testimoniato contro di lui («devono essere indagati per falsa testimonianza»), in particolare Lapo Elkann. Ma non solo: il fotografo dei vip ha preso di mira il patron dell'Inter, Massimo Moratti, accusandolo di aver gestito male le fotografie scottanti di Adriano. Corona si è scagliato poi anche contro la magistratura, alla quale rimprovera di averlo tenuto per «125 giorni in carcere per un giudizio morale». Un vero Corona-show, durante il quale i giudici del tribunale hanno più volte invitato l'imputato a non dire parolacce e a non indugiare, con termini poco eleganti, sulle vicende a sfondo sessuale.
CASO ADRIANO - Corona ha ricostruito il suo percorso professionale, dalla nascita della sua società dichiarata fallita una quindicina di giorni fa, dopo essere stata, prima del suo arresto, «leader assoluto nel mercato del gossip». L'ex fotografo dei vip, che, però, oggi ha ammesso di «non sapere neppure come si accende una macchina fotografica», si è soffermato sulle singole foto-estorsioni ai danni di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo di cui è accusato. Per quanto riguarda la vicenda del nerazzurro Adriano, Corona lo ha accusato di aver detto il falso riferendo in aula di aver parlato con lui e di aver subito un ricatto in relazione alle fotografie che lo ritraevano durante un festino con prostitute. «Tutto falso - dice Corona - Adriano deve essere indagato. Quelle fotografie erano allucinanti e vergognose: non è possibile che un ragazzo di 24 anni, che potrebbe avere tutte le donne che vuole, si faccia fotografare così, quando c'è gente che guadagna mille euro e ne spende 500 per andare allo stadio per vedere l'Inter». L'imputato ha ricordato in aula che la società nerazzurra si rifiutò di comprare quelle immagini e ha criticato duramente le scelte del patron Moratti. «Si tratta di un uomo senza attributi ha attaccato Corona -. Adriano era ritratto da ubriaco accanto a delle prostitute e sul tavolo c’era sale che poteva sembrare cocaina anche se non lo era. Moratti avrebbe dovuto prendere le foto e poi bacchettare Adriano. Invece fece il contrario, perché lui si fa prendere per i fondelli dai giocatori».
CASO ELKANN - Quanto al caso Elkann, Corona ha ricordato di quanto fosse «orgoglioso» quando riuscì ad avere l'esclusiva che tutti volevano, l'accordo per una intervista con il transessuale Patrizia (con la quale Lapo Elkann trascorse la notte terminata con il suo ricovero per overdose, ndr). Offrì l'esclusiva a Vespa, Mentana, ed ai direttori di Oggi e Chi. «Incredibile, tra poco ti contattiamo», fu la reazione di tutti e quattro. «Ma poi -ha ricordato Corona - mi chiamò uno dei capi di Publitalia, invitandomi ad aspettare perché ci sarebbero potuti essere dei problemi. Mi telefonò, in seguito, Marco Durante (dell'agenzia "Lapressr", ndr) che mi chiese, per conto della Fiat, tra ore di tempo. Dopo tre ore non si fece sentire allora lo chiamai e lui mi spiegò che non erano interessati a comprare l'esclusiva. Dopo il rifiuto della Fiat, ovviamente, anche le altre quattro persone che avevo contattato in precedenza non erano più interessate».
Corriere della Sera 02 marzo 2009
(ultima modifica: 03 marzo 2009)

GF:IL RITORNO DI CRISTINA E OTTUSANGOLO


Fuori Tommy, entrano 3 nuovi concorrenti. E agli inquilini viene svelata la «catapecchia»
Il ritorno di Cristina e di Ottusangolo
Alcuni dei protagonisti della prima edizione entrano nella casa, sfidano i nuovi inquilini... e perdono


I concorrenti della prima edizione del Gf nel confessionale prima della prova nell'arena (Ipp)«Cara Alessia, beato chi ti slaccia». La Marcuzzi si presenta alla diretta numero otto con un abitino bianco attillato attillato e pieno di chiusure lampo. E Alfonso Signorini non si lascia sfuggire l'occasione di farlo notare a modo suo. Nella puntata che segna il giro di boa dell'edizione numero nove del reality di Canale 5, con i ragazzi giunti al 50esinmo giorno di permanenza nella Casa, è tempo di partenze, di nuovi ingressi, ma anche di ritorni. Con un balzo all'indietro di ben nove anni, ovvero alla primissima edizione dello show, ecco ricomparire la bagnina Cristina Plevani (che quell'edizione la vinse ma di cui si ricorda soprattutto la love story, con tanto di alcova improvvisata tra due divani, con Pietro Taricone), il pizzaiolo dal pizzetto platinato Salvo Veneziano, il surfista Sergio «Ottusangolo» Volpini (di fatto l'antesignano di Vittorio), la pittrice sarda Maria Antonietta Tilloca. E' toccato a loro, i ragazzi di Daria (Bignardi, l'allora conduttrice), sfidare i ragazzi di Alessia in una staffetta in stile «Ufficiale e gentiluomo», tra fango e ostacoli da superare, che ha visto trionfatori gli attuali inquilini di Cinecittà.
L'uscita di Tommaso dalla Casa (Ansa)BYE BYE TOMMY - Ma prima di arrivare alla sfida tra la prima e la nona generazione di «fratellini», la trasmissione dà ampio spazio ai tre nominati della settimana scorsa. A Gerri, di cui è stato raccontato il rapporto speciale con Siria; a Tommaso, che con i suoi modi un po' altezzosi ha finito per essere il maestrino dalla penna rossa della compagnia; e ad Alberto, di cui è stata enfatizzata la forte amicizia con Vittorio. Alla fine, come da previsioni, il verdetto ha indicato in Tommaso il concorrente destinato a lasciare la casa. Lui, l'ultimo arrivato (era entrato con Paolo, poi squalificato per il turpiloquio e per la decisione di girare nudo per casa dopo una lite con alcuni degli inquilini), che non aveva avuto modo di farsi conoscere bene dagli altri concorrenti (o forse ci era riuscito fin troppo bene). Ma anche quello che, avendo da ridire su tutto e su tutti, non aveva fatto nulla per rendersi simpatico al resto della truppa e neppure ai telespettatori che con il loro voto hanno decretato la sua dipartita.
LA «CATAPECCHIA» - Agli inquini viene poi svelata l'esistenza della parte fino ad oggi rimasta nascosta della casa, la «grotta», poi ribattezzata «catapecchia», un simil-antro senza troppe comodità (di fatto il tugurio delle precedenti edizioni) che fino ad oggi solo Marcello e Gianluca avevano avuto modo di scoprire essendo stati scelti dal Gf per impersonare degli improbabili agenti speciali. Questo ambiente sarà la location in cui si svolgerà una parte della vita di una parte dei ragazzi. E alcuni di loro - Gianluca, Roberto, Cristina, Siria, Vito e Claudia - vi sono già stati trasferiti per una settimana che si annuncia all'insegna degli stenti e dell'adattamento forzato (il bagno è una turca, il lavandino è all'esterno, la vasca da bagno è una tinozza, i letti sono materassi appoggiati a terra e altre amenità del genere). A decretare chi dovesse finire nelle stanze più «sfigate» è stata una partita a braccio di ferro tra Gianluca e Alberto, nominati capitani di due squadre stabilite dal Gf: l'ormeggiatore genovese ha avuto la meglio sull'imprenditore italoamericano (alla faccia del tatuaggio che significa «forza» che quest'ultimo ha tatuato sul braccio destro) che ha malincuore ha dovuto accettare di finire nel tugurio assieme ai suoi.
NEW ENTRY E NOMINATION - La famiglia di Cinecittà si allarga poi a tre nuovi concorrenti: Roberto Salvi, 26 anni, personal trainer romano (è un ex calciatore professionista di serie C, anche lui dal ciuffo lungo; un clone dell'eliminato Marco Mazzanti, insomma, e chissà che Vanessa...); Francesca Fioretti, 23 anni, nata a Maddaloni (Caserta), vive a Marano (Napoli), studentessa e indossatrice; Monica Riva, 23 anni, studentessa romana. Tre in un colpo solo, così, giusto per movimentare un po' la situazione e tappare le falle lasciate dalle partenze inattese (vedi Paolo). Esonerati dalle nomination Alberto e Cristina, giudicati dagli autori i migliori della settimana, a contendersi la permanenza nella casa nei prossimi sette giorni ci saranno Claudia, Laura, Ferdi e Marcello, i più votati dal resto degli inquilini.
Al. S.02 marzo 2009

lunedì 2 marzo 2009

Arcore: In corteo i trattori, al posto delle auto blu

(corteo trattori archivio)

Trattori in corteo ad Arcore la protesta per le quote latte
ARCORE (Milano) - Allevatori in marcia ad Arcore e Gemonio per protestare contro le quote latte. Dopo aver parcheggiato i loro trattori in un piazzale di fronte a un centro commerciale, circa tremila allevatori hanno organizzato un corteo per raggiungere a piedi villa San Martino, la residenza del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Un altro gruppo a bordo di una sessantina di trattori si è ritrovato nell'azienda agricola La Bergamina a Lozza e da lì si è mosso per Gemonio, sotto la casa del ministro delle Riforme, Umberto Bossi. La manifestazione è stata organizzata per contestare il decreto del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia e per chiedere di rivedere le scelte del governo in tema quote latte. "Ho il massimo rispetto per chi sta protestando, quello che mi dispiace è che si diffondano informazioni sbagliate e bugie sul decreto" ha detto Zaia ai microfoni di Radio Padania libera, emittente vicina al Carroccio, precisando che nel provvedimento, domani in discussione al Sanato, non è prevista "alcuna sanatoria" e che "non si tratta di un decreto per pochi".


Il ministro delle Politiche agricole ha respinto quindi le accuse di quanti hanno sostenuto che il decreto costituisca "un favore ai furbi" e una discriminazione per chi, invece, ha sempre rispettato le regole. "Non è cosi - ha spiegato Zaia - avevamo due possibilità: o far fallire le aziende o dare la possibilità di pagare a rate la multa. Sbaglia chi vede in questo una sanatoria perché chi non paga una sola rata perde una quota". E ancora, continua il ministro: "E' stato detto che questo decreto è per pochi amici: è un'altra bugia riprovevole. La ricaduta ufficiale sarà su 17.200 aziende". In ultimo, ha ribadito l'indipendenza del prezzo del latte: "Non mi si venga a dire che un decreto ne condiziona il prezzo".

Ad Arcore il corteo è stato aperto da un trattore degli anni Cinquanta. Gli allevatori hanno sfilato con le bandiere di Confagricoltura e della Cia, la Confederazione italiana agricoltori. Su un carro, anche un asino con la scritta Luca, ovvero il nome del ministro Zaia. Secondo la Cia, al concentramento di Villasanta si sono ritrovati circa 2000 trattori provenienti dalle province di Milano, Cremona, Mantova, Brescia, Bergamo, oltre a una trentina di autobus per un totale di circa 3000 persone in corteo verso la residenza del premier. Tre le principali richieste di modifica al decreto, promosse dai manifestanti: la rinuncia preliminare al contenzioso da parte degli allevatori beneficiati dal decreto Zaia, la distribuzione delle nuove quote latte non solo ai cosiddetti "grandi splafonatori" e la creazione di un fondo di solidarietà per gli allevatori che in questi anni si sono indebitati per l'acquisto di nuove quote dal valore di almeno 500 milioni di euro.
02/03/2009 - 12:45

domenica 1 marzo 2009

GIOACCHINO GENCHI: TESTO INTERVISTA

Testo dell'intervista a Gioacchino Genchi

"Io svolgo l'attività di consulente tecnico per conto dell'autorità giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale è stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilità di avvalersi di tecnici con qualunque professionalità allorquando devono compiere delle attività importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che è una figura moderna. Che è nelle giurisdizioni più civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.
Per cui per l'accertamento della verità, nel processo penale, accertamento della verità significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalità di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attività all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Abbiamo svolto importanti attività con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si è reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalità della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.
Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cioè di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anziché essere apprezzata è stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.

Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, è stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera così violenta e così assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perché tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cioè una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica più importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.

Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perché poi la cosa simpatica (è chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perché tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo è l'assurdo!

Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attività. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perché è amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e così via, poi dirò quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.

No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo è assurdo. Io continuo a ridere perché il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'è una crisi economica? Ma perché mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, più di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perché devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.

Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si è comportato come si è comportato. Quando ci sarà la resa della verità chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa è un'ulteriore scusa perché loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilità di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Saccà, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi però apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perché la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perché l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno.
Perché in quei tabulati c'è la prova della loro responsabilità penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attività ma li manda a Roma che non c'entra niente.

Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perché in una procura che non ci azzecca nulla. Perché tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si è ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si è ripetuto lo scenario che era già accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attività, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non è cambiato nulla.

In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non è mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.

Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli sì, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.

Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se però qualcuno del Quirinale ha chiamato o è stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attività assolutamente legittima perché, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali è possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.

La legge è uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perché sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.
Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicherò tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicherò tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro.
Ma le sentenze di cui io sono più orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perché avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!
Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che è il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attività sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perché avevano le mani in pasta tutti loro! Questa è la verità.

Questa è la verità e adesso mi hanno pure dato l'opportunità di dirla perché essendo indagato io non sono più legato al segreto perché mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difenderò alla procura di Roma.

Però sicuramente la verità verrà a galla! E non ci vogliono né archivi né dati perché sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!
Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l'occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata."

DAL BLO DI aNTONIO dI PIETRO 28 FEBBRAIO 2009

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