domenica 5 dicembre 2010

SHARM, TURISTA SBRANATA: SQUALO ASSASSINO SEMINA TERRORE (FILMATO)



LA VITTIMA, UNA DONNA TEDESCA, SBRANATA IN ACQUA DAVANTI AL SUO HOTEL
Terrore a Sharm per lo squalo assassino
Spiagge chiuse dopo l'ultimo assalto mortale. Cinque le persone attaccate negli ultimi giorni

GUARDA IL VIDEO DEL CORRIERE

Lo squalo ucciso nei giorni scorsi: non era però il «killer» (Ap) IL CAIRO - Come nel film «Jaws». Spiagge chiuse fino a nuovo ordine a Sharm El Sheik, sul Mar Rosso, dopo l'ultimo attacco dello squalo che da alcuni giorni terrorizza il paradiso turistico egiziano. La vittima è una settantenne tedesca che domenica mattina stava facendo il bagno in mare davanti al suo hotel. Lo squalo le ha staccato il braccio destro e una gamba. Per lei non c'è stato nulla da fare: è morta dissanguata. Si tratta del terzo attacco in pochi giorni, il primo mortale, che ha seguito di poche ore la riapertura del mare della stazione balneare del Mar Rosso dopo il divieto, conseguenza dei primi due attacchi.
LO SQUALO KILLER - Martedì scorso uno squalo bianco di circa due metri e mezzo aveva seminato il terrore non distante dalle coste: dapprima attaccando due donne ucraine e, il giorno dopo, ferendo gravemente una coppia di russi. Due di loro hanno perso un braccio e una gamba e si trovano ancora in gravi condizioni all'ospedale del Cairo. In quell'occasione un istruttore sub era riuscito a filmare l'animale, che fra l'altro evidenziava una vistosa ferita sulla pinna caudale. Immediatamente le autorità egiziane avevano fatto scattare l'allarme. Rientrato poi giovedì, quando la guardia costiera, assieme al ministero dell'Ambiente del Cairo, aveva presentato ai media quello che per loro era «lo squalo assassino», identificato e catturato in un'operazione che aveva visto impegnata una task force di 12 studiosi e subacquei. Le immagini (qui sopra e nel video) mostravano un sanguinante squalo pinna bianca del reef sul molo, e un fiero pescatore che spalancava il muso dell'animale e metteva in mostra la spaventosa dentatura. Ma non era il «killer»: lo squalo assassino - ammesso che sia uno solo - è ancora in giro.

SHARM, TURISTA SBRANATA: SQUALO ASSASSINO SEMINA TERRORE (FILMATO)



LA VITTIMA, UNA DONNA TEDESCA, SBRANATA IN ACQUA DAVANTI AL SUO HOTEL
Terrore a Sharm per lo squalo assassino
Spiagge chiuse dopo l'ultimo assalto mortale. Cinque le persone attaccate negli ultimi giorni

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Lo squalo ucciso nei giorni scorsi: non era però il «killer» (Ap) IL CAIRO - Come nel film «Jaws». Spiagge chiuse fino a nuovo ordine a Sharm El Sheik, sul Mar Rosso, dopo l'ultimo attacco dello squalo che da alcuni giorni terrorizza il paradiso turistico egiziano. La vittima è una settantenne tedesca che domenica mattina stava facendo il bagno in mare davanti al suo hotel. Lo squalo le ha staccato il braccio destro e una gamba. Per lei non c'è stato nulla da fare: è morta dissanguata. Si tratta del terzo attacco in pochi giorni, il primo mortale, che ha seguito di poche ore la riapertura del mare della stazione balneare del Mar Rosso dopo il divieto, conseguenza dei primi due attacchi.
LO SQUALO KILLER - Martedì scorso uno squalo bianco di circa due metri e mezzo aveva seminato il terrore non distante dalle coste: dapprima attaccando due donne ucraine e, il giorno dopo, ferendo gravemente una coppia di russi. Due di loro hanno perso un braccio e una gamba e si trovano ancora in gravi condizioni all'ospedale del Cairo. In quell'occasione un istruttore sub era riuscito a filmare l'animale, che fra l'altro evidenziava una vistosa ferita sulla pinna caudale. Immediatamente le autorità egiziane avevano fatto scattare l'allarme. Rientrato poi giovedì, quando la guardia costiera, assieme al ministero dell'Ambiente del Cairo, aveva presentato ai media quello che per loro era «lo squalo assassino», identificato e catturato in un'operazione che aveva visto impegnata una task force di 12 studiosi e subacquei. Le immagini (qui sopra e nel video) mostravano un sanguinante squalo pinna bianca del reef sul molo, e un fiero pescatore che spalancava il muso dell'animale e metteva in mostra la spaventosa dentatura. Ma non era il «killer»: lo squalo assassino - ammesso che sia uno solo - è ancora in giro.

venerdì 3 dicembre 2010

GOVERNO, MOZIONE SFIDUCIA: UNA BUFALA PER BERLUSCONI


In serata dura nota del Quirinale: rispettare le prerogative del Colle.Verdini replica: ce ne freghiamo Poi frena: «Non l'ho mai detto». Presentata la mozione di sfiducia Casini: sì a Gianni Letta premier
ROMA
Ormai manca soltanto il rintocco delle campane. Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini non sono Gary Cooper e Ian MacDonald, e la crisi politica non è una finzione cinematografica, ma lo scontro tra il premier e il presidente della Camera ha sempre più i contorni del duello alla Mezzogiorno di fuoco. La data -il 14 dicembre- è stata fissata e le accuse reciproche di oggi, con la mozione di sfiducia del Terzo Polo sui tavoli della Camera e il Quirinale costretto a intervenire per non farsi strumentalizzare, non sembrano lasciare spazio ai ripensamenti.

«Il Terzo polo è una bufala», attacca il presidente del Consiglio da Soci, dove è impegnato in una bilaterale con il governo russo. «Secondo un gossip avrei problemi di salute e sarei in depressione, vi ricordo la settimana presente», dice riferendosi agli impegni internazionali che lo hanno portato prima ad Astana e poi a Soci. «Tralascio la voglia che avrei di rispondere ad altri per una questione di gusto - continua - ma sono assolutamente determinato a continuare».

GIANNA NANNINI,NUOVO SINGOLO: OGNI TANTO (VIDEO)

giovedì 2 dicembre 2010

Università, la riforma Gelmini slitta: al senato dopo la fiducia


(LA GELMINI E' SERENA)

Il voto al Senato soltanto dopo la fiducia, il ministro sereno: «Il ddl sarà legge entro l'anno»
ROMA
La riforma dell'Università non sarà esaminata dall'Aula del Senato prima del passaggio del 13-14 dicembre, e dunque prima del "test fiducia" al governo. Lo ha deciso la capigruppo di palazzo Madama. Intanto si procederà all'esame della legge di Stabilità, il cui varo è atteso entro il 7 dicembre sebbene l'assemblea sia convocata fino al'8 mattina. Poi una sorta di 'pausà fino a quando, lunedì 13, il presidente del Consiglio Berlusconi non rivolgerà il suo intervento ai sentori.

Il Pdl, come sottolineato dal presidente del gruppo, Maurizio Gasparri, aveva «ipotizzato una discussione» del provvedimento del ministro Gelmini «in tempi rapidi, già nella prossima settimana». «Ma poiché i calendari vanno concordati - aggiunge - abbiamo preso atto che Schifani ha proposto una nuova capigruppo il 14». Sarà in quell'occasione che si deciderà la calendarizzazione della riforma universitaria. Contro una rapido esame della riforma si erano schierate le opposizioni. «Un governo in crisi politica e morale non poteva forzare la mano» spiega Felice Belisario dell'Idv. Mentre Fli aveva fatto una proposta più articolata, la quale prevedeva che almeno le commissioni si potessero riunire esclusivamente per avviare le audizioni. Ma anche questa opzione ha trovato la contrarietà del Pd. «Abbiamo spiegato - dice il presidente dei senatori democratici, Anna Finocchiaro - che se le audizioni venissero usate come cavallo di troia per un esame del testo, noi ci sentiremmo svincolati dal senso di responsabilità sulla legge di Stabilità»..

Il ministro per l'Istruzione, Università e ricerca, Mariastella Gelmini è comunque ottimista sui tempi per l'approvazione della riforma degli atenei. «L'opposizione, per motivi di pura propaganda politica, mette a rischio provvedimenti urgenti e indispensabili per l'università italiana. Senza l'approvazione rapida del ddl - aferma in una nota il ministro - non si potranno bandire posti da ricercatore, non potranno essere garantiti gli scatti di stipendio, non saranno banditi nuovi concorsi». E aggiunge: «Sono comunque fiduciosa: il 14 dicembre il governo Berlusconi incasserà la fiducia del Parlamento e il ddl diventerà legge entro l'anno. Il governo Berlusconi - conclude Gelmini - potrà dunque proseguire la sua opera riformatrice nell'interesse del Paese».
la stampa 2 dicembre 2010

Nasa, sulla Terra sono presenti alieni


(fonte foto:http://www3.varesenews.it/comunita/le_foto_dei_lettori/index.php?action=foto&id=3941)

Secondo una scoperta in astrobiologia della Nasa, sulla Terra sarebbero presenti forme di vita aliene: si tratterebbe di microbi che vivono nei fondali di Mono Lake, un lago della California e si nutrono di arsenico.
di: Redazione D.Life
Pubblicato il: 02/12/2010 nella categoria News dal web.

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Sulla Terra sarebbero presenti degli alieni. Questo è quanto annunciato dalla Nasa dopo una scoperta in astrobiologia che potrebbe dimostrare l'esistenza di un'ulteriore forma di vita anche sulla Terra.
La rivelazione riguarderebbe un microbo che è in grado di vivere in un ambiente che finora era stato ritenuto letale per qualsiasi forma di vita. Si tratta di un batterio che è stato ritrovato in California, precisamente nel Parco Nazionale di Yosemite nei fondali di Mono Lake, un lago colmo di arsenico.
Ciò che sorprende è il fatto che il microbo utilizzi proprio l'arsenico per vivere. Tale capacità, secondo la Nasa, aumenta le probabilità che vi possa essere una forma di vita simile anche su altri pianeti che non presentano la nostra stessa atmosfera.

http://www.bitcity.it/news/18965/nasa-sulla-terra-sono-presenti-alieni.html

La moglie di Italo Bocchino: «Resto con mio marito , nonostante la Carfagna»


Su «Novella 2000» le dichiarazioni sul presunto flirt
Il matrimonio di Bocchino (da «Novella 2000») MILANO - In un’intervista esclusiva a Novella 2000 , in edicola giovedì, Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, dice la sua sul presunto flirt tra suo marito e il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna: «Tutto quello che è stato scritto e detto su Mara Carfagna e mio marito è solo gossip. E comunque seppure il tradimento ci fosse stato, forse, mio marito ha fatto una scelta» dice. «Un marito in casa non lo trattieni: se vuole andarsene se ne va. Soprattutto se ha un’altra che è più giovane e che chiamano la “ministra più bella del mondo”». E poi, aggiunge con un sorriso, se anche ci fosse stata questa relazione, «più che un problema mio, sarebbe un problema della Carfagna» perché «la ministra delle Pari opportunità si è sempre eletta paladina “non sfascia-famiglie”: se fosse stata con mio marito, sarebbe venuta meno ai suoi principi». Per poi concludere con un commento sibillino sull’annuncio del matrimonio: «Avrà notato anche lei che la Carfagna annuncia le nozze nel giorno in cui ha perso… È tornata da Berlusconi senza avere nulla di quanto chiesto. Non ha vinto. Ha perso. E lo stesso giorno annuncia le nozze. Che coincidenza, no?».

01 dicembre 2010

http://www.corriere.it/politica/10_dicembre_01/novella_bocchino_0eecf228-fd6a-11df-a940-00144f02aabc.shtml

mercoledì 1 dicembre 2010

TV DIGITALE E CANALI SPARITI: COSA FARE SE NON SI VEDE PIU' NULLA




IL 26 NOVEMBRE IL SEGNALE DELLA TIVÙ ANALOGICA SI È SPENTO IN LOMBARDIA E IN PIEMONTE
Tv, digitale e guai: disagi e "schermo nero"
«Spariti» La7, Sportitalia, Boing. I consigli: cambiare impostazioni al decoder e togliere i filtri alle antenne

MILANO - Si fa presto a dire switch off. Da quando, lo scorso 26 novembre, il segnale della tivù analogica si è spento in Lombardia e in Piemonte, dando inizio all'era del digitale terrestre, gli utenti non fanno che lottare con il decoder e il televisore. Alcuni canali sembrano proprio essersi volatilizzati: da La7 a Sportitalia, dai principali canali Rai a Boing. I rivenditori di prodotti tecnologici e gli antennisti sono sommersi dalle telefonate, soprattutto di persone anziane, per le quali anche solo risintonizzare il decoder – il primo passo per poter ritrovare i canali smarriti - è un'impresa. E spesso i problemi non si risolvono al primo colpo. In molti lamentano di dover ripetere l'operazione ad ogni accensione, proprio perché le frequenze in questa fase sono parecchio «ballerine». «Il consiglio è di aspettare una decina di giorni, continuando a risintonizzare, perché è un momento di assestamento, molte tv locali non hanno ancora aggiornato il segnale e sono possibili interferenze», spiegano da Altroconsumo. Al numero verde dell'associazione in una mattina qualunque di questi giorni di «rodaggio», sono arrivate oltre 400 chiamate in cui gli utenti lamentavano disservizi; tra questi, molti clienti di Mediaset Premium e Gallery che hanno segnalato di non esser riusciti a fruire della visione dei servizi in abbonamento.

lunedì 29 novembre 2010

BERLUSCONI,SONDAGGIO SHOCK: PDL AL 22%


ROMA – Secondo “Dagospia”, gli ultimi sondaggi sfornati da Alessandra Ghisleri (“Euromedia Research”), la sondaggista privata del Cavaliere, costituiscono un vero e proprio incubo per il berlusconismo. I dati non sono stati ovviamente diffusi ma, sempre secondo il sito di Roberto D’Agostino, darebbero il Pdl in caduta libera al 22,3%, con una flessione di più di due punti percentuali rispetto a sole tre settimane fa.


venerdì 26 novembre 2010

AGGRESSIONE EMILIO FEDE:GIULIANI CHIEDE SCUSA

Fede aggredito: Giuliani, chiedo scusa

Giornalista, lacrime di coccodrillo lo querelo

25 novembre, 19:55
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Fede aggredito: Giuliani, chiedo scusa(ANSA) - MILANO, 25 NOV - L'imprenditore Giuliani chiede scusa ad Emilio Fede per l'aggressione di martedi' sera a Milano. Lo ha fatto sapere l'imprenditore attraverso i suoi legali. 'Si e' trattato di una reazione impulsiva - spiegano gli avvocati - e il dottor Giuliani sa che e' stata senz'altro eccessiva'.'Non ho nessuna intenzione di scusarlo, le sue sono lacrime di coccodrillo: lui chiede scusa e io chiedero' ai miei legali di presentare la querela', replica Fede.

mercoledì 24 novembre 2010

FEDE PRESO A PUGNI "DALL'AMARO GIULIANI".STOICO, VA IN ONDA LO STESSO


Milano, Fede aggredito pugni in un ristorante
L'aggressione da parte dell'imprenditore Giuliani, dell'omonimo amaro. Il giornalista: escludo ragioni politiche o sentimentali
24 novembre, 23:14

Guarda le foto1 di 3

MILANO - Il direttore del Tg4, Emilio Fede, e' stato aggredito ieri sera in un ristorante a Milano da un uomo che lui stesso ha definito ''amico di amici'' e che lo ha preso a pugni in testa e faccia ''senza motivo''.

Fede stava cenando alla Risacca 6 di via Marcona con tre amici, marito e moglie e una loro amica, quando da un tavolo vicino si è alzato un uomo per salutare uno dei suoi commensali: "mi si è avvicinato, pensavo mi volesse salutare - racconta il direttore - invece senza alcuna ragione mi ha dato tre pugni in testa". Non era la prima volta che il direttore incrociava il suo aggressore: "lo conosco, l'ho visto qualche volta a Forte dei Marmi in estate e una a Milano, possiamo dire - spiega il direttore - che è amico di amici". Fede non ha alcuna idea del motivo dell'aggressione: "mi sono chiesto 'fatti una domanda e datti una risposta', e ho pensato che sono mancato a una cena cui mi ha invitatò". L'aggressore è stato subito fermato dagli uomini della scorta di fede e poi dai carabinieri, mentre il direttore del Tg4 è stato portato in ospedale dove, ricorda, gli sono state diagnosticate lesioni guaribili in venti giorni. Fede, assistito dall'avvocato Nadia Lecci, ha denunciato l'uomo per lesioni gravissime e minacce di morte.

AGGRESSORE FEDE E' SIGNOR 'AMARO GIULIANI' - E' Gian Germano Giuliani, l' imprenditore settantenne del noto amaro medicinale, l'uomo che ha aggredito ieri sera in un ristorante a Milano Emilio Fede. Lo ha confermato lo stesso direttore del Tg4.

martedì 23 novembre 2010

MARONI, VIENI VIA NON ME: VIDEO

CORRADO GUZZANTI, VIENI VIA CON ME (VIDEO)

LITE CARFAGNA-MUSSOLINI:"CARFAGNA MI CHIEDA SCUSA O NON VOTO LA FIDUCIA"


05:18 - POLITICA- 23 NOV 2010

Mussolini: O Carfagna mi chiede scusa o non voto la fiducia

"Non appoggio un governo con un ministro che insulta le donne"
Roma, 23 nov. (Apcom) - "O la Carfagna mi chiede pubblicamente scusa o io non voto la fiducia il 14". L'ha dichiarato al TgLa7 il deputato del Pdl Alessandra Mussolini. "Avevo posto alla Carfagna una questione politica - ha osservato - ho avuto in risposta un insulto. Non voto la fiducia ad un governo dove c'è un ministro per le Pari Opportunità che insulta le donne". Il dissidio con la Mussolini è nato dopo che quest'ultima ha fotografato il ministro che parlava con l'esponente di Fli Italo Bocchino, accusandola di "flirtare" con i finiani, fatto smentito dalla Carfagna, la quale però, indispettita dalla nipote del duce le ha dato della "vajassa", termine che in napoletano ha il significato dispregiativo di "donna dei bassi" o anche "prostituta". "Non posso cedere, è una questione di dignità". Così dal canto suo Carfagna, secondo "la Repubblica", ha confermato la linea scelta con l'annuncio delle dimissioni da ministro dopo i dissidi interni al Pdl campano. Per Carfagna il Pdl è ormai "un partito allo sbando", a metà strada tra i "comitati d'affari" e le "bande di potere". Ieri sono arrivate prese di posizione favorevoli a Carfagna da parte del coordinatore Pdl e ministro della Difesa, Ignazio La Russa e dal ministro degli Esteri, Franco Frattini. 

lunedì 22 novembre 2010

OMICIDIO SARAH: COSA C'E' DIETRO LA LITE FRA GLI AVVOCATI DI SABRINA?

FARNCESCA CONTE e1290259951373 Legale di Sabrina, Conte: Rinuncio perché questo è business

Omicidio Sarah, l’avvocatura e il business
 domenica, 21 novembre, 2010
AVETRANA — Sono ancora gli avvocati a dettare il sovradimensionato clamore intorno al giallo di Avetrana. E questa volta se le dicono di santa ragione, non risparmiandosi minacce di querele e sbattendosi in faccia accordi sottobanco e registrazioni nascoste. Ultima protagonista, suo malgrado, di questo circo del sensazionalismo, è l’avvocata leccese Francesca Conte che ad appena tre giorni dal mandato di difesa per Sabrina Misseri e dopo avere affrontato le dieci ore dell’incidente probatorio di Michele, ieri mattina è stata inaspettata mente messa alla porta dalla sua assistita che, così almeno dicono le carte, le ha revocato l’incarico preferendo l’avvocato Vito Russo, di Taranto, che tre giorni prima aveva ceduto il posto alla più esperta Conte (lasciando comunque nel collegio una di famiglia, la moglie avvocata Emilia Velletri). Cosa è successo. Secondo la legale leccese, la revoca è stata «pilotata» dall’avvocato Russo. «Mentre io ero con sua moglie in carcere per l’interrogatorio – dice -, lui dichiarava alla stampa, senza accorgersi della presenza di due miei avvocati che lo hanno registrato, che avrebbe fatto in modo di far revocare il mio mandato, dicendo che l’incidente probatorio era andato male».
Abituata evidentemente ad altro stile, la scandalizzata penalista che la sera dell’interrogatorio aveva offerto una lezione di pluralismo dell’informazione spendendosi generosamente ai microfoni e ai taccuini di chi aveva il compito di far sapere, usa parole pesanti per scaricare la rabbia. «Il caso Scazzi – scrive in una nota – ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più quelle del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale – aggiunge – mi debbo necessariamente sottrarre». Ancora più sottile la chiusura del commento. «Mi è stato insegnato – scrive l’avvocata – che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo».


Intervistata a parte, Conte è ancora più dura. «Forse non ci si rende conto – dichiara al telefono – che per queste cose si rischia la carriera. Prove documentali – aggiunge – dimostrano condotte gravissime che sottoporrò sia alla magistratura che all’ordine professionale». Anche l’avvocato Russo minaccia di tutelarsi «nelle sedi opportune» e replica così alle accuse. «Noi – riferisce all’Ansa – abbiamo messo l’avvocato Conte in condizione di lavorare fin da subito. E «non è vero che non ci siamo fatti da parte: gli accordi erano chiari fin dall’inizio» e prevedevano che «al termine dell’incidente probatorio di Michele Misseri sarei rientrato io». Il presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Taranto, Angelo Esposito, è «allibito». Poi dice. «Temo che questa vicenda non abbia ancora espresso in negativo tutto il potenziale sotto il profilo deontologico».
Informato sule intenzioni di prossimi esposti all’Ordine, il presidente Errico risponde così: «Sono cose che danneggiano tutta la categoria per le quali ci stiamo già muovendo con rigore». Il «tribunale» dell’Ordine che giudica gli avvocati ha già un provvedimento disciplinare in corso contro gli avvocati Russo e Daniele Galoppa, difensore di Michele Misseri. La «sentenza» per entrambi si conoscerà il 13 gennaio. A carico di entrambi ci sono numerosi capi d’incolpazione. Per Russo in particolare, tra gli altri addebiti per i quali sarà giudicato, c’è il tentativo di convincere Michele Misseri a revocare il suo avvocato (Galoppa) e nominarne un altro. Sarebbe vicino al suo studio, inoltre, un perito sorpreso a vendere alle televisioni foto inedite dell’interno della cantina dove sarebbe stata ammazzata Sarah Scazzi.
Nazareno Dinoi http://www.lavocedimanduria.it/wp/omicidio-sarah-lavvocatura-e-il-business.html
ARTICOLI CORRELATI:
http://www.lavocedimanduria.it/wp/legale-sabrina-lavv-francesca-conte-rinuncio-perche-caso-e-business.html

VENETO LA REGIONE CHE ACQUISTA PIU’ FILM PORNO

Intervista a Silvio Bandinelli, regista e produttore hard. Che “fattura” molto in Veneto. E che coniuga coito a denuncia.
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L’abbiamo incontrato nella sua casa di Formentera, isola paradisiaca dove vive tutto l’anno “tranne i tre mesi in cui ci sono i turisti italiani”, da dove dirige la “Showtime” l’azienda numero uno nel settore dell’intrattenimento cinematografico per adulti: il porno. Stiamo parlando di Silvio Bandinelli, regista e produttore hard; l’abbiamo accompagnato in una sua giornata tipo da isolano: dalla passeggiata mattutina con il cane, il tuffo nel mare “caraibico” con una spiaggia deserta, un’intensa giornata di lavoro (tra telefonate e videoconferenze) fino alla cena in una fantastica veranda con vista sulle famose saline di Formentera.

Una chiacchierata-fiume (tra opinioni vere e provocatorio libertinaggio intellettuale) sulla situazione politica di ieri e di oggi che l’ha spinto ad abbandonare l’Italia, le sue apparizioni televisive, cinema di genere e d’autore, arte contemporanea, cibo da asporto, quadri IKEA, Carmelo Bene fino ad arrivare alla pornografia tra attrici ingrate e un’idea per un film porno ambientato ai tempi del far west, prodotto con un’attenzione igienico-filologica – “se l’immagina questo cowboy eroico che scende da cavallo dopo quattro giorni di deserto e, senza una doccia, pretende attenzioni dalla sua amata?”.

Di questa giornata/intervista riportiamo una sintesi onesta.

Prima di salutare Silvio, una sola raccomandazione “Carlo, quando inventi l’introduzione a questa intervista non dimenticare di sottolineare la mia innata eleganza”. Ecco fatto.CONTINUA

CARFAGNA LASCIA il PDL: L'OMBRA DI ITALO BOCCHINO DIETRO L'USCITA DEL MINISTRO




Il principe e la regina
di Angelo di Marino
Pensavamo comandasse il principe d’Arechi, invece tocca alla regina di Picche la parte da protagonista. Il Pdl offre l’ennesimo tormentato capitolo di una brutta storia partita su un predellino e scritta con i piedi. Troppo diverse le anime da conciliare, così come le contraddizioni non solo politiche che pullulano nel partito di Berlusconi. Lo strappo della salernitana Mara Carfagna è sicuramente forte, anche perché ieri ha certificato con la data di scadenza il suo mandato di governo, confermando a pieno l’i ndiscrezione che ha mandato in tilt la politica nostrana. Il ministro "più bella del mondo", come da classifica ufficiale, la «donna con le palle», come fu definita dal premier a Napoli in occasione della convention elettorale per Caldoro, prova a ruggire e lo fa alzando la voce.

• Rimprovera ai vertici campani del partito (Cosentino, Cirielli, Cesaro) di aver messo in atto un ostracismo serrato e senza esclusione di colpi nei suoi confronti, escludendola dalle decisioni importanti che riguardano il territorio. Oggettivamente è così, come testimonia l’operato del presidente della Provincia di Salerno nel caso che più ci è contiguo geograficamente.

• La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la strategia portata avanti, in particolare da Cirielli, sul termovalorizzatore da realizzare in cittá e da sottrarre a De Luca. Una torta succulenta, visto che a Salerno (e a Napoli) in primavera si vota. Da qui gli scontri, anche violenti, registrati negli ultimi giorni e culminati nell’accapigliamento con la Mussolini, da sempre la donna della Destra che non le manda mai a dire.

Ma cosa si nasconde dietro la minaccia della Carfagna di mollare premier e partito? Sicuramente l’ombra di Italo Bocchino, cervello dell’operazione finiana e punto di riferimento politico sin dai primi passi della carriera di Mara. Pensate che furono proprio loro due a perorare la candidatura di Cirielli alla presidenza della Provincia.

• Tra le quinte anche la mai celata volontá di mettere le mani sul tesoretto che in questi anni il Pdl ha messo da parte in Campania, sotto la guida del chiacchieratissimo ma sempre in sella Nicola Cosentino. Che ha proprio in Cirielli e in Cesaro due dei suoi più fidi alleati.

• Non va sottovalutata anche la forza centripeta scatenata dall’u scita dal governo dei finiani. La Carfagna non dispiace all’Udc e, in rapporto al territorio, è ben vista da Ciriaco De Mita, acerrimo nemico personale del presidente della Provincia di Salerno. Insomma, le tessere del gioco sembrano interscambiabili e così il mosaico rischia di trasformarsi in domino.

• Restano però due dati: il primo è che Cirielli, il problema numero uno della Carfagna, ha agito sul territorio espandendosi anche negli spazi lasciati totalmente vuoti, per assenza, dalla responsabile delle pari opportunitá. Il secondo deriva dalla parabola che sta disegnando il ministro salernitano nel firmamento politico nazionale: legata a doppio filo al premier tuttofare, ora pare voltargli le spalle. Ennesima testimonianza dell’incoerenza di questa politica, oltre che strumento di pressione sul capo del Cavaliere che in molti vedono avviato verso la stagione del declino.

• La veritá è che il sistema messo su da Berlusconi implode per l’a ssoluta mancanza di una vera opposizione, vista anche l’evanescenza del Pd.

Giocoforza, la controparte non poteva che materializzarsi in seno al suo stesso partito. Come la serpe infida e velenosa che uccise Cleopatra. Un’altra regina.

http://lacittadisalerno.gelocal.it/dettaglio/articolo/2792814

LITE CARFAGNA-MUSSOLINI:COSA VUOL DIRE "VAIASSA"


Di Paturnio


La Notizia:

GUERRA TRA PRIME DONNE PDL, CARFAGNA "MUSSOLINI VAIASSA"


(AGI) Roma - Continua la guerra Carfagna-Mussolini: la ministra ha definito 'vaiassa' la deputata che ha promesso una replica.
  A scatenare la Carfagna e' stata la foto scattatale in aula dalla collega di Pdl, "un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona". Ma Mussolini ha chiesto a Fini di tutelarla come deputata e al resto pensera' da se': "Quando la incontro replichero' agli insulti".



Il mio commento:


Un mio amico napoletano, mi informa del fatto che al di là dei reali possibili significati della parola Vaiassa, per lui si intende una popolana sguaiata, che vive nei bassi napoletani ed esclude fermamente che possa significare anche "sgualdrina".Lo stesso concetto viene espresso in una dotta analisi dell'etimologia della parola Vaiassa, e dei suoi possibili doppi significati:

"La lingua napoletana ha molti termini per dire con un nome l'attività che oggi noi chiamiamo di collaborazione familiare. Una lista certo non completa deve almeno prevedere servavaiassacriata,zambraccafemmena 'e servizziocammarera. In questo elenco solo quello di vaiassa sembra dare adito a incertezze, sia per quanto attiene alla sua origine, sia perché ha più d'un significato, designando al tempo stesso la sguattera sguaiata e la plebea sbraitante e rissaiola che ha per strada il proprio agone. continua"


domenica 14 novembre 2010

FESTE ARCORE, CORONA: CI SONO LE FOTO



Corona: "Ci sono foto feste Arcore" "Lele Mora? Oggi non me ne frega"
"Ci sono le fotografie delle feste ad Arcore. Se io avessi continuato a lavorare...". Così Fabrizio Corona, l'agente dei fotografi dei vip ed ex socio di Lele Mora, interviene sul caso Ruby in una pausa del processo milanese che lo vede accusato di una serie di episodi di estorsione e tentata estorsione nei confronti di vip. ''Oggi non me ne frega niente nè di Lele Mora nè di Ruby, perché qua mi gioco tre anni della mia vita", ha aggiunto Corona.


"Sono un po' arrabbiato - ha aggiunto l'agente fotografico - perché ho sentito le motivazioni del tribunale di primo grado, lette oggi in aula, e mi sono venuti i brividi perché sono vergognose". Corona contesta soprattutto la parte delle motivazioni del tribunale (che lo ha condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere) che riguardano un presunto tentativo di estorsione ai danni del calciatore Adriano. "Io non gli ho mai chiesto un euro, e ci sono le registrazioni", ha affermato l'agente fotografico. Ora comincerà la requisitoria del sostituto pg Carmen Manfredda.

Sulle feste ad Arcore non nasconde che esistono foto, ma spiega: "Non c'è nessun giornale che le avrebbe pubblicate e nessuna agenzia che le avrebbe proposte". Fotografie private invendibili dunque sul mercato. In attesa che l'accusa prenda la parola in aula Corona, arrabbiato dopo aver sentito le motivazioni del tribunale sulla sentenza di primo grado, dice: "Oggi non me ne frega niente nè di Mora nè di Ruby. Mi gioco tre anni della mia vita".
fonte tgcom 11 novembre 2010
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo495609.shtml

RUBY IN DISCOTECA: PIOGGIA DI INSULTI DA COETANEI



Notte in disco, Ruby insultata

Milano, giovane con molte bodyguard

Brutta avventura per Ruby, la diciottenne marocchina che ha dichiarato di essere stata a una festa nellaresidenza di Arcore del presidente del Silvio Berlusconi. Ospite sabato notte della discoteca Karma, alla periferia di Milano, è stata insultata da alcune coetanee. Ruby, Tubino nero, scarpe leopardate, vistosi bracciali d'oro ai  polsi, si è seduta su un sorta di trono, circondata da numerosi body-guard.
La neo maggiorenne si è limitata ad azzardare qualche passo di danza sul palco, a mandare baci e bere qualche flute di champagne. Si è poi seduta su un trono, o qualcosa di similie, circondata da numerosi body-guard. A quel piunto un gruppo di sue coetanee le ha rivolto anche dei pesanti epiteti. Scurrile pure qualche coro dei ragazzi.

venerdì 12 novembre 2010

BUNGA BUNGA: PER DAGOSPIA E' LA DISCOTECA DI BERLUSCONI




Bunga Bunga? Oltre alle battute sulla barzelletta che fa riferimento agli africani, secondo Dagospia ne esisterebbe un altro, che dovrebbe spiegare il perché girava quel modo di dire. A svelarlo al sito gossipparo sarebbe stata una ragazza che avrebbe partecipato ad alcuni festini. La fonte è anonima , non ci sono prove. «Il Bunga Bunga - si legge - è l’insegna di una discoteca. Costruita scavando sotto Villa San Martino (residenza del Cav, ndr)» dove talvolta si tengono spettacoli in cui «a salire sul palco, sulle ali di qualche pezzo di Lady Gaga, sono cinque o sei ragazze completamente vestite da uomo e con una maschera che ha i connotati di presidenti stranieri».
(fonte Il Giornale.12 novembre 2010)


DAL SITO DAGOSPIA, LEGGIAMO:


DAGOREPORT - AD ARCORE VA IN SCENA IL PORNO-BAGAGLINO
Non esiste solo il Bunga-Bunga barzelletta o il Bunga-Bunga che dà il titolo a un collaudato spettacolino di Teatro Burlesque, con qualche signorina travestita da esploratrice a zonzo nella jungla che viene catturata da qualche nerboruto negrone o magari da una tosta regina d'Africa e legata a un palo, torturata sessualmente e poi impalata per la gioia di una platea a caccia di emozioni sessuo-esotiche.




LELE MORA
No, esiste anche un altro Bunga-bunga. A svelarlo a Dagospia è una ragazza che ha partecipato allo "svago post prandiale" preferito da Berlusconi. Certo, non abbiamo nessuna prova, le foto ci sono ma nessuno, per ora le tira fuori, ma altre testimonianze ci assicurano che quanto scodellato non è per niente campato in aria.


Dunque. Il Bunga Bunga è l'insegna di una discoteca. Costruita scavando sotto Villa San Martino, mejo nota come residenza del Banana di Arcore. Un locale che rappresenta una sorta di porno-Bagaglino che si riempie con la solita comitiva lelemoresca di fanciulle in fiore a caccia della marchetta che aiuti ad arrivare a fine mese, più qualche presenza occasionale di deputate in calore.CONTINUA A LEGGERE

Caso escort: Bondi, su conoscenza Perla pronto a tutelare mia onorabilita'


ultimo aggiornamento: 12 novembre, ore 11:28
Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - "In riferimento a quanto apparso oggi su 'L'Espresso' e alcuni quotidiani confermo di avere conosciuto la signora Perla Genovesi nella mia qualita' di coordinatore di Forza Italia al pari di altre centinaia di giovani del nostro movimento. Tutto il resto e' frutto della fervida e malata fantasia di una donna che mai avrei potuto immaginare si sarebbe poi resa responsabile delle imprese di cui viene accusata. Mi riservo dunque di agire per via legale per tutelare la mia onorabilita'". Lo dichiara il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.

Perla Genovesi a ruota libera tra agenzie e chiamate a ministri


Perla Genovesi a ruota libera
tra agenzie e chiamate a ministri 

La parmigiana ex esponente di Forza Italia avrebbe rivelato la vicenda ai magistrarti di Palermo. In cambio di 150 mila euro assicurata l'elezione. E spuntano decine di telefonate a politici. Villani (Pdl) minaccia querele

Una compravendita di candidature sarebbe stata organizzata da un'agenzia pubblicitaria vicina al senatore Marcello Dell'Utri e a suo figlio. Gli aspiranti parlamentari in cambio di 100-150mila euro avrebbero avuto l'assicurazione di essere candidati alle elezioni del 2006. Ma i soldi, formalmente versati alla società per l'organizzazione della campagna elettorale, sarebbero andati a Forza Italia.

Sono le ultime rivelazioni di Perla Genovesi, l'ex assistente parlamentare del senatore del Pdl Enrico Pianetta, arrestata dai pm di Palermo a luglio, nell'ambito di un'indagine sul narcotraffico. La donna, che ha fatto ai magistrati il nome di Nadia Macrì, la escort che ha raccontato di presunti rapporti sessuali a pagamento col premier Silvio Berlusconi e con il sindaco di Parma Pietro Vignali, ha raccontato i retroscena di un vero e proprio "mercato" delle candidature che sarebbe ruotato attorno a Marcello Dell'Utri e a Forza Italia.

DECINE DI TELEFONATE A MINISTRI E POLITICI - Dalle intercettazioni effettuate dal pm di Palermo sulle telefonate dell'ex assistente parlamentare e pentita Perla Genovesi, poi arrestata nell'ambito dell'inchiesta sul narcotraffico, sono emerse decine di chiamate a ministri e parlamentari. Ma i magistrati, che hanno comunque trasmesso tutti gli atti alla procura di Milano, competente territorialmente, non hanno ritenuto le conversazioni penalmente rilevanti, tanto da decidere di stralciarle dall'indagine. Secondo i pm, infatti, la donna, che ora sta collaborando con gli investigatori, si sarebbe limitata a contattare i politici per conto del senatore del Pdl Enrico Pianetta di cui era assistente parlamentare.
Tra le telefonate effettuate, come riporta "Il Fatto", ce ne alcune sarebbero alcune alle utenze della residenza di Arcore del presidente del Consiglio Berlusconi.

L'INTERVENTO DI GIUSEPPE VILLANI - 
“La Signora Genovesi è stata dipendente del Gruppo regionale di Forza Italia VII Legislatura dal 16 ottobre 2002 al 30 giugno 2003) in sostituzione di altra dipendente in congedo per maternità a rischio. L’inquadramento giuridico era il medesimo della dipendente sostituita, anche in considerazione dell’orientamento allora adottato dal Gruppo di uniformare ruolo, funzioni e retribuzione di tutti i dipendenti, ad eccezione del Capo struttura, che era dipendente di ruolo del Consiglio regionale con posizione giuridica superiore a quella scelta per l’inquadramento del personale. La Signora Genovesi, infine, non ha mai partecipato a delegazioni consiliari inviate in missione all’estero in rappresentanza istituzionale del Consiglio regionale. Ho dato mandato ai miei legali di verificare se, al riguardo, le insinuazioni avanzante da taluni organi di stampa abbiano i presupposti per un’azione legale a tutela dell’onorabilità dell’allora Gruppo regionale di FI, di cui ero Presidente, e della mia persona”.

PERLA GENOVESI
 Assunta da Villani / Rivelazioni / Chi è / Intervista
LA ESCORT "Conosciuta al Dadaumpa" / "Sesso con Vignali" / Il sindaco smentisce
Difesa su YouTube / Nadia e il premier / Silenzio stampa / VIDEO / FOTO

RUBY, SEXY IN DISCOTECA: PER ME NON E' CAMBIATO NIENTE (VIDEO)




Ruby Rubacuori ha fatto da madrina alla serata organizzata dall'Albikokka, uno dei locali più importanti di Genova, per il quinto anniversario della sua apertura. Vestita con uno splendido vestito azzurro con spacco, la protagonista dello scandalo bunga bunga, che a 18 anni si comporta già da superstar vissuta, dice al popolo della notte accorso all'Albikokka: "Sono stata con voi qui 4 mesi e per me non è cambiato niente, sono tornata di nuovo con voi e mi piace stare solo con voi."

GUARDA IL VIDEO

Crisi Governo, Bossi: Se Silvio non si muove la valanga scende


Governo, Bossi insiste: "O Berlusconi si muove o è valanga"
venerdì 12 novembre 2010

ROMA (Reuters) - Il leader della Lega Nord Umberto Bossi insiste nel suo invito a Silvio Berlusconi a dimettersi per dare vita ad una "crisi pilotata".

L'invito del Senatur è contenuto in un articolo della Padania ripreso nel titolo di apertura del giornale: "Se Silvio non si muove, la valanga scende".

L'articolo riporta le frasi dette da Bossi al suo rientro ieri sera nella sede della Lega Nord a Milano, dopo il faccia a faccia romano con Gianfranco Fini e il "lungo colloquio telefonico" (come dice la Padania) con Berlusconi, in Corea per il G20.

Il quotidiano riporta quanto detto da Bossi al suo rientro a Milano: "Di spazio per una trattativa ancora ce n'è, ma deve muoversi Berlusconi. Deve andare da Fini ad incontrarlo perché una crisi al buio sarebbe troppo pericolosa, per lui ma anche per il Paese".

Insomma, alla crisi non ci sono alternative e "se Silvio non si muove, la valanga scende".

Bossi riferisce che, nel suo colloquio con Fini, il presidente della Camera non ha "inserito in alcun modo il federalismo nella trattativa. Perché il federalismo ormai va avanti comunque".

Ha invece parlato di riforma elettorale, senza "riferimenti a modelli precisi". "Altro elemento che lascia ipotizzare che un riavvicinamento, con un po' di buona volontà, sarebbe possibile", conclude il quotidiano leghista.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

mercoledì 3 novembre 2010

IL BUNGA BUNGA ENTRA NEL PRESEPE NAPOLETANO: LE FOTO

Berlusconi: Bunga Bunga nel presepio

 di Paturnio:
Credo che anche quest'anno Napoli ringrazierà la politica per i numerosi spunti che offre ai maestri del presepe.Se non ci fossero Berlusconi & company, dovrebbero sudare sette camicie per trovare ogni anno qualcosa di nuovo.....

di Franco Rebolini, 3 novembre 2010 - 15:43 in potenti e dintorni


Due le novità, in fatto di statuine, realizzate dei maestri del presepio di Via San Gregorio Armeno a Napoli: i “Tullianos”, Giancarlo, il cognato di Gianfranco Fini con la T-shirt “I Love Montecarlo”, la sorella Elisabetta e Fini, e Berlusconi, versione “Bunga Bunga”. Il premier-statuina ha l’anello al naso e sta cucinando, in un pentolone, una procace ragazza, Ruby. Del premier per il Natale 2010 c’è anche una versione con tanto di salvagente-papera marchiato Antigua, dove Berlusconi possiede una delle sue residenze. Tutti i personaggi della cronaca attuale in versione pastorale, costano 65 euro.


Guarda le altre foto:http://blog.leiweb.it/novella2000/2010/11/03/berlusconi-bunga-bunga-finisce-nel-presepio/


Nadia 
Macrì (Facebook)

SONDAGGI 3 NOVEMBRE 2010: BERLUSCONI AI MINIMI STORICI

SONDAGGI: BERLUSCONI E’ UN PERSEGUITATO MA DEVE DIMETTERSI. PDL ANCORA GIU’, CRESCONO FLI E LEGA



LEGGI IL SONDAGGIO

Nadia: "Marijuana, sesso e soldi. Le mie feste con Berlusconi"

 
Nadia Macrì, escort emiliana
FOTOGALLERY
3/11/2010 (7:59) - PERSONAGGIO
Il racconto della escort ai pm: dal premier 5 mila euro, da Brunetta 300
RICCARDO ARENA
PALERMO
La terza volta che si videro, il premier decise di soddisfare una curiosità: «Ma lei che fa nella vita?», avrebbe chiesto Silvio Berlusconi a Nadia Macrì. E lei, la ragazza di 27 anni, mora, capelli lunghi, avrebbe risposto un po' stupita, un po' imbarazzata: «Ma come, presidente... Io sono una escort». «E no, questo lei non lo deve dire, eh?». Un incontro per conoscersi, altri due a sfondo prevalentemente sessuale, a pagamento: per le sue prestazioni con il capo del governo la giovane originaria di Reggio Emilia racconta ai pm di essere stata ricompensata con cinquemila euro alla volta. «E poi gioiellini, piccoli Swarovski... La seconda volta i soldi me li ha dati personalmente il presidente, dentro una busta. Quella festa fu in Sardegna e noi ospiti avevamo fumato marijuana...».

Il mondo di Nadia e il mondo del Cavaliere, secondo il racconto che la giovane ha fatto ai pm di Palermo, si sono incontrati tra la primavera del 2009 e poi quest’anno: «A Milano città e poi in una villa che non so dire se fosse Arcore o Macherio... E in Sardegna, credo a Villa Certosa». Nadia, che consumava abitualmente cocaina, ha mostrato, nei suoi verbali, qualche imprecisione e ricordi spesso vaghi.Maha dimostrato pure di non saper distinguere, in perfetta buona fede, un senatore da un assessore e un presidente della Regione da un amministratore di ospedale. Però rimane una ragazza sveglia, capace di cogliere le occasioni al volo. Da quella volta che, giura lei, si sarebbe concessa a Renato Brunetta, l'attuale ministro (che nega). Nadia ha parlato di sesso a pagamento: «Effettivamente mi indicò l'avvocato Taormina, che però non si interessò affatto alla mia causa e il giorno dell' udienza nemmeno si presentò».

Poi però Brunetta «per le mie prestazioni mi diede 300 euro, regalandomi anche alcuni gioielli». Nadia avrebbe voluto rimanere con lui, allacciare una relazione stabile, ma il professore non volle. «A presentarmelo era stata la mia amica Perla, Perla Genovesi. Andammo insieme al suo studio, lo conobbi lì». Perla, che è di Parma, è un'ex assistente del senatore del Pdl (oggi deputato) di Tortona Enrico Pianetta: è la donna che ha aperto il filone palermitano delle indagini sulla escort che si sarebbe inserita nel «giro delle feste del presidente». Coinvolta in un traffico di stupefacenti e arrestata in luglio, nella cosiddetta Operazione Bogotà dei carabinieri di Palermo, la Genovesi, che aveva contatti con trafficanti siciliani, aveva deciso di rendere dichiarazioni ai pmGeri Ferrara e Marcello Viola. E aveva raccontato anche le confidenze che le avrebbe fatto l'amica ex cubista ed ex «ragazza immagine».

Nadia Macrì era stata individuata dai carabinieri del Reparto operativo di Palermo e all'inizio di ottobre i pm Viola e Ferrara l'avevano sentita come testimone. Dopo aver conosciuto Brunetta, Nadia Macrì entrò nell'ambiente che conta: non sa dire con precisione chi, tra un politico emiliano («di cui non ricordo il nome»), un P.R. conosciuto in discoteca, un uomo incontrato per strada e l'agente Lele Mora, la introdusse nell'ambiente del presidente del Consiglio. Forse copre qualcuno. Ma i canali potrebbero essere stati più di uno. Mora, noto per le vicende di vallettopoli, avrebbe portato Nadia da Emilio Fede e il direttore del Tg4 (che smentisce) avrebbe a sua volta portato la bella ragazza da Berlusconi. L'ex cubista afferma che «si diceva tra gli ospiti» che la marijuana consumata in Sardegna fosse stata portata con l'aereo del premier. Parla di un primo incontro «casto» e di feste che sarebbero state «normali».

Una volta concluse, però, avrebbe fatto sesso col presidente in una piscina con l'idromassaggio. Le ragazze, una ventina, sarebbero state distribuite due per stanza. In un’altra occasione il premier, in una stessa notte, avrebbe avuto rapporti con più giovani donne. Vero, falso? Ora toccherà ai magistrati di Milano stabilirlo.
la stampa 3 novembre 2010

Russia: orsi affamati profanano le tombe

Foto dei possenti orsi Russi della Kamchatka, nella cornice ambientale da favola della Riserva Naturale di Kronotsky.
(foto archivio)

Dopo un'estate torrida che ha privato gli orsi russi delle loro fonti alimentari naturali costituite da frutta e funghi, il Moskovsky Komsomolets, quotidiano russo, ha rivelato che alcune tombe del cimitero della repubblica di Komi, vicino al Circolo Polare Artico, sono state profanate dagli orsi e che almeno un corpo risulta mancare.

Ultimamente, a causa dei drastici mutamenti climatici, gli orsi si sono indirizzati verso le zone urbane in cerca di cibo.

Questi animali, se affamati, non sono in grado di sdraiarsi e di dormire e, nei villaggi della repubblica di Komi, questa è diventata una vera emergenza.

I cittadini hanno paura di uscire dalle loro abitazioni e il Ministro dell'agricoltura sta preparando la documentazione necessaria all'abbattimento degli orsi.

Ingiustizie della natura.
http://www.agoravox.it/Russia-orsi-affamati-profanano-le.html

martedì 2 novembre 2010

PUPE DI PAPI, NADIA MACRI': HO FATTO SESSO A PAGAMENTO COL PREMIER

Berlusconi, da Palermo spunta Nadia "Ho fatto sesso a 
pagamento col premier"
Nadia Macrì
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L'INCHIESTA
Berlusconi, da Palermo spunta Nadia "Ho fatto sesso a pagamento col premier"
La ragazza, 28 anni, avrebbe incontrato il presidente del Consiglio due volte ed avrebbe avuto come compensoi 5000 euro ogni volta. Tirati in ballo anche il ministro Brunetta ed Emilio Fede

Berlusconi, da Palermo spunta Nadia "Ho fatto sesso a pagamento col premier" Nadia Macrì

ROMA - Spunta tra le pieghe di una inchiesta sul narcotraffico 1 svolta dalla procura di Palermo, una nuova storia a luci rosse che coinvolge Silvio Berlusconi. La protagonista, Nadia Macrì, una giovane escort di 28 anni di Reggio Emilia, tirata in ballo da un'amica, Perla Genovesi (quest'ultima arrestata a luglio scorso dalla Procura di Palermo per droga), ha raccontato ai pm del capoluogo di avere fatto sesso a pagamento col premier in due occasioni.

GUARDA LE IMMAGINI DI NADIA 2

"Si tratta di dichiarazioni che, se esistenti, sono del tutto già smentite da testimonianze e da accertamenti acquisiti in passato per gli incontri a Villa Certosa, che si sono sempre svolti nella massima correttezza", commenta il legale del presidente del Consiglio Nicolò Ghedini, che derubrica anche quest'ultima vicenda come una "tempesta di carta".

Il racconto della ragazza è dettagliato, anche se non mancano i "non ricordo". E proprio sugli aspetti poco chiari della vicenda stanno cercando di fare luce i magistrati siciliani che, nelle prossime ore, comunque, potrebbero trasmettere per competenza alla Procura di Milano i verbali di interrogatorio resi dalla escort e secretati. L'unica ipotesi di reato che si
potrebbe configurare, infatti, è il favoreggiamento della prostituzione, visto che la Macrì racconta di essere riuscita a incontrare il premier in un'occasione tramite Lele Mora ed Emilio Fede, e grazie ad un politico emiliano in un'altra. Ciò, dunque, radicherebbe la competenza dell'indagine a Milano, dove è già aperta l'inchiesta sul caso Ruby. Emilio Fede reagisce immediatamente affermando di non aver mai conosciuto la donna. "Ai magistrati vorrei dare un suggerimento - aggiunge il direttore del Tg4 - mettetele tutte in galera, anzi meglio in manicomio".

Ma cosa racconta Nadia? Sentita i primi di ottobre, quando il caso Ruby non era ancora scoppiato, comincia col confermare le dichiarazioni di Perla Genovesi a proposito di un suo incontro con Renato Brunetta nel 2005, quando questi non era ancora ministro. La "pentita" aveva riferito di avere presentato la Macrì al politico perchè questa aveva un problema giudiziario legato all'affidamento del figlio. Racconto confermato dalla escort che però va oltre, sostenendo di aver rivisto Brunetta in seguito e di avere fatto sesso con lui in cambio di 300 euro, vestiti e alcuni gioielli. La ragazza avrebbe poi tentato di rivedere il politico: i due si sarebbero sentiti, ma la cosa sarebbe finita lì. Sono affermazioni "fuori dalla grazia di Dio - commenta il ministro - La verità è solo una: questa persona mi è stata presentata 4 anni da nel corso di un convegno e in lacrime mi espose le sue difficoltà. La conoscenza si è esaurita in quell'unica occasione, priva di qualsiasi risvolto, tantomeno volgare o squallido".

Anni dopo, siamo tra il 2009-2010, la escort, tramite due "giri" diversi, sarebbe riuscita a entrare nel giro delle feste del premier. Qui i racconti sono confusi, quantomeno nella ricostruzione temporale. Ai pm Gery Ferrara e Marcello Viola Nadia ha detto di avere visto Berlusconi una volta, non ricorda se la prima o la seconda, in una sua villa a Milano: anche su questo punto la escort non sa dare particolari, ad esempio non sa se si tratti di Arcore. I due avrebbero parlato, poi il premier le avrebbe regalato degli Swarovski e l'avrebbe invitata ad andare con lui in Sardegna. Dopo alcuni giorni, insieme a un'altra ventina di ragazze, si sarebbero visti a Villa Certosa e lì, dopo una cena a cui avrebbero partecipato anche altre persone, si sarebbe consumato il rapporto sessuale, per il quale la escort afferma di aver ricevuto una busta con 5000 euro. Nell'altra occasione i due si sarebbero visti a Milano. Anche in questo caso ci sarebbe stata una cena con altre persone, poi un rapporto sessuale e un'altra busta di 5000 euro.

Ai magistrati Nadia non lesina particolari, come quando, ad esempio, racconta di un presunto incontro a luci rosse avvenuto in una vasca idromassaggio con Berlusconi e altre ragazze.
"Ma lei cosa fa nella vita?", le avrebbe chiesto dopo averla conosciuta il premier. "Presidente, faccio le marchette, che vuole che faccia?", ha detto la escort di aver risposto. "Sì, ma lei non lo dica", le avrebbe suggerito il presidente. Confusione nei ricordi della giovane si riscontra anche quando parla dei personaggi che l'avrebbero introdotta alla corte del premier. Nadia non sarebbe stata in grado di precisare quale dei due appuntamenti sarebbe riuscita ad avere grazie all'aiuto di Lele Mora ed Emilio Fede. Il ricordo della escort è apparso ai magistrati impreciso e lacunoso anche nella ricostruzione di come avrebbe conosciuto Mora. Nell'ambiente delle discoteche, si sarebbe limitata a dire. Poi da questi sarebbe arrivata a Fede. Macrì racconta di essere andata a trovare il giornalista al Tg4 e di essere stata quindi da lui introdotta a Berlusconi.

Del secondo tramite col premier - il politico emiliano - la giovane ha ricordi più precisi: l'avrebbe conosciuto come cliente e gli avrebbe chiesto, saputo che era "un pezzo grosso", se poteva presentarla al presidente. Lui le avrebbe risposto di stare tranquilla e che li avrebbe messi in contatto. Dopo qualche tempo la giovane donna avrebbe ricevuto una telefonata di Berlusconi.

(la repubblica 02 novembre 2010)

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