giovedì 30 aprile 2009

GIORNALI INDIPENDENTI, LIBERO PRESENTA: "VERONICA, LA VELINA INGRATA"


DI PATURNIO
Il pessimo gusto che contraddistingue il premier per le scelte delle candidature europee, non fa difetto neppure al direttore del quotidiano Libero, che oggi presenta queste fotografie in topless di Veronica Lario ai suoi esordi teatrali. La Lario, però, non ha mai fatto la velina e , soprattutto, non è mai entrata in politica. Quindi il paragone di Feltri è sbagliato, oltrechè di cattivo gusto.
Ma si sà, "ad andare con lo zoppo, si impara a zoppicare". O si "deve"?

sabato 25 aprile 2009

25 Aprile/ Flop: Nessun click per il discorso di Berlusconi a Onna

(Valerie, diario di una ninfomane)

di Paturnio


Credevo di essere sommerso dalle visite, credevo che il discorso di Berlusconi a Onna sarebbe stato ricercato in rete in misura solo leggermente inferiore al discorso di insediamento di Obama, e invece? Un flop assoluto, neppure una visualizzazione, neppure una visita.Voi direte, "sarai posizionato male su Google", no. Sono secondo.

Che tristezza, ne hanno parlato per 4 giorni di questo discorso e nessuno vuole leggerlo integralmente. Va bè, pazienza. E' terribile pensare che nel giorno in cui ha visto la luce il Presidente- Partigiano, l'articolo più cliccato sul mio sito sia quello sul film "Valerie, diario di una ninfomane". Sarà la crisi...
Paturnio 25 aprile 2009

25 aprile/Discorso Berlusconi a Onna: Testo integrale



25 aprile: un onore e un impegno


Il discorso integrale del Presidente Berlusconi a Onna


Cari amici,non è semplice trovare le parole per descrivere il mio, il nostro stato d'animo in questo momento. Ci troviamo qui ad Onna per celebrare la Festa della Liberazione, una festa che è insieme, un onore ed un impegno. Un onore: di commemorare una terribile strage perpetrata proprio qui nel giugno del 1944 quando, i nazisti massacrarono per rappresaglia 17 cittadini di Onna, e poi fecero saltare con l'esplosivo la casa nella quale si trovavano i corpi di quelle vittime innocenti. Un impegno: che ci deve animare è quello di non dimenticare ciò che è accaduto qui e di ricordare gli orrori dei totalitarismi e della soppressione della "libertà". Proprio qui, proprio in Abruzzo, è nata ed ha operato la leggendaria Brigata Maiella, che è stata decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel dicembre del ’43, 15 giovani fondarono quella che sarebbe diventata appunto la Brigata Maiella che arrivò ad essere forte di 1.500 uomini. E non casuale che in questa giornata speciale, i militari del Picchetto d'Onore schierati davanti a noi appartengano al 33.mo Reggimento di artiglieria, il reparto degli abruzzesi che nel 1943 a Cefalonia ebbe il coraggio di opporsi ai nazisti e di sacrificarsi - combattendo - per l'onore del nostro Paese. A quei patrioti che si sono battuti per il riscatto e la rinascita dell'Italia va, deve andare sempre la nostra ammirazione, la nostra gratitudine, la nostra riconoscenza. La gran parte degli italiani di oggi, non ha provato cosa significa la privazione della libertà. Solo i più anziani hanno un ricordo diretto del totalitarismo, dell’occupazione straniera, della guerra per la liberazione della nostra Patria.
Per molti di noi è un ricordo legato alle nostre famiglie, ai nostri genitori, ai nostri nonni, molti dei quali furono protagonisti o anche vittime di quei giorni drammatici. Per me è il ricordo di anni di lontananza da mio padre, costretto ad espatriare per non essere arrestato, è il ricordo dei sacrifici di mia madre, che da sola dovette mantenere una famiglia numerosa in quegli anni difficili. E’ il ricordo del suo coraggio, di lei che come tanti altri da un paesino della provincia di Como doveva recarsi ogni giorno in treno a Milano per lavorare, e che un giorno, su uno di quei treni, rischiò la vita, ma riuscì a sottrarre a un soldato nazista una donna ebrea destinata ai campi di sterminio. Questi sono i ricordi, sono gli esempi con i quali siamo cresciuti. Quelli di una generazione di italiani che non esitò a scegliere la libertà. Anche a rischio della propria sicurezza, anche a rischio della propria vita. Il nostro Paese ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita, negli anni più belli, per riscattare l’onore della patria, per fedeltà a un giuramento, ma soprattutto per quel grande, splendido, indispensabile valore che è la libertà. Lo stesso debito di gratitudine lo abbiamo verso tutti quegli altri ragazzi, americani, inglesi, francesi, polacchi, dei tanti paesi alleati, che versarono il loro sangue nella campagna d’Italia. Senza di loro, il sacrificio dei nostri partigiani avrebbe rischiato di essere vano. E con rispetto dobbiamo ricordare oggi tutti i caduti, anche quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata sacrificando in buona fede la propria vita ai propri ideali e ad una causa già perduta. Questo non significa naturalmente neutralità o indifferenza. Noi siamo - tutti gli italiani liberi lo sono - dalla parte di chi ha combattuto per la nostra libertà, per la nostra dignità e per l’onore della nostra Patria.
In questi anni la storia della Resistenza è stata approfondita e discussa. E’ un bene che sia successo. La Resistenza è - con il Risorgimento - uno dei valori fondanti della nostra nazione, un ritorno alla tradizione di libertà. E la libertà è un diritto che viene prima delle leggi e dello Stato, perché è un diritto naturale che ci appartiene in quanto esseri umani. Una nazione libera tuttavia non ha bisogno di miti. Come per il Risorgimento, occorre ricordare anche le pagine oscure della guerra civile, anche quelle nelle quali chi combatteva dalla parte giusta ha commesso degli errori, si è assunto delle colpe. È un esercizio di verità, è un esercizio di onestà, un esercizio che rende ancora più gloriosa la storia di coloro che invece hanno combattuto dalla parte giusta con abnegazione e con coraggio. È la storia dei tanti che hanno combattuto nell’esercito del Sud, che da Cefalonia in poi hanno riscattato con il sangue l’onore della divisa. È la storia dei martiri come Salvo D’Acquisto che non esitò a sacrificare la sua vita in cambio di altre vite innocenti. È la storia dei nostri militari internati in Germania, che scelsero il campo di concentramento piuttosto che collaborare con i nazisti. È la storia dei tanti che nascosero concittadini ebrei ricercati, salvandoli dalla deportazione. È la storia soprattutto dei tanti, tantissimi eroi sconosciuti che con piccoli o grandi gesti di coraggio quotidiano collaborarono alla causa della libertà.
Anche la Chiesa, voglio ricordarlo, fece la sua parte con vero coraggio, per evitare che concetti odiosi, come la razza o la differenza di religione, diventassero per molti motivo di persecuzione e di morte. Allo stesso modo bisogna ricordare i giovani ebrei della Brigata ebraica, arrivati dai ghetti di tutta Europa, che imbracciarono le armi e lottarono per la libertà. In quel momento tanti italiani di fedi diverse, di diverse culture, di diverse estrazioni si unirono per seguire lo stesso grande sogno, quello della libertà. Vi erano fra loro persone e gruppi molto diversi. Vi era chi pensava soltanto alla libertà, chi sognava di instaurare un ordine sociale e politico diverso, chi si considerava legato da un giuramento di fedeltà alla monarchia.
Ma tutti seppero accantonare le differenze, anche le più profonde, per combattere insieme. I comunisti e i cattolici, i socialisti e i liberali, gli azionisti e i monarchici, di fronte a un dramma comune, scrissero, ciascuno per la loro parte, una grande pagina della nostra storia. Una pagina sulla quale si fonda la nostra Costituzione, sulla quale si fonda la nostra libertà. Fu nella stesura della Costituzione che la saggezza dei leader politici di allora, De Gasperi e Togliatti, Ruini e Terracini, Nenni, Pacciardi e Parri, riuscì ad incanalare verso un unico obiettivo le profonde divaricazioni di partenza. Benché frutto evidente di compromessi, la Costituzione repubblicana riuscì a conseguire due obiettivi nobili e fondamentali: garantire la libertà e creare le condizioni per uno sviluppo democratico del Paese. Non fu poco. Anzi, fu il miglior compromesso allora possibile. Fu però mancato l’obiettivo di creare una coscienza morale “comune” della nazione, un obiettivo forse prematuro per quei tempi, tanto che il valore prevalente fu per tutti l’antifascismo, ma non per tutti l’antitotalitarismo. Fu il portato della storia, un compromesso utile a scongiurare che la Guerra fredda che divideva verticalmente l'Italia non sfociasse in una guerra civile dagli esiti imprevedibili. Ma l'assunzione di responsabilità e il senso dello Stato che animarono tutti i leader politici di allora restano una grande lezione che sarebbe imperdonabile dimenticare. Oggi, 64 anni dopo il 25 aprile 1945 e a vent'anni dalla caduta del Muro di Berlino, il nostro compito, il compito di tutti, è quello di costruire finalmente un sentimento nazionale unitario.
Dobbiamo farlo tutti insieme, tutti insieme, quale che sia l’appartenenza politica, tutti insieme, per un nuovo inizio della nostra democrazia repubblicana, dove tutte le parti politiche si riconoscano nel valore più grande, la libertà, e nel suo nome si confrontino per il bene e nell’interesse di tutti. L'anniversario della riconquista della libertà è dunque l'occasione per riflettere sul passato, ma anche per riflettere sul presente e sull'avvenire dell’Italia. Se da oggi riusciremo a farlo insieme, avremo reso un grande servizio non a una parte politica o all'altra, ma al popolo italiano e, soprattutto, ai nostri figli che hanno il diritto di vivere in una democrazia finalmente pacificata. Noi abbiamo sempre respinto la tesi che il nostro avversario fosse il nostro nemico. Ce lo imponeva e ce lo impone la nostra religione della libertà. Con lo stesso spirito sono convinto che siano maturi i tempi perché la festa della Liberazione possa diventare la festa della Libertà, e possa togliere a questa ricorrenza il carattere di contrapposizione che la cultura rivoluzionaria le ha dato e che ancora “divide” piuttosto che “unire”. Lo dico con grande serenità, senza alcuna intenzione polemica. Il 25 aprile fu all’origine di una nuova stagione di democrazia e in democrazia il voto del popolo merita l’assoluto rispetto da parte di tutti. Il popolo, dopo il 25 aprile, votò pacificamente per la Repubblica, e la monarchia accettò il giudizio popolare. Poco dopo, il 18 aprile 1948, la scelta popolare fu di nuovo decisiva per il nostro Paese: con la vittoria di De Gasperi, il popolo italiano si riconobbe nella tradizione cristiana e liberale della sua storia. E gli anni Cinquanta, sempre con il sostegno del voto popolare, modellarono un’Italia come realtà democratica, economica e sociale. L’Italia divenne parte dell’Europa e dell’Occidente, fu tra i promotori dell’unità atlantica e dell’unità europea, diventò da Paese reietto un Paese rispettato.
Oggi i nostri giovani hanno davanti a loro altre sfide: difendere la libertà conquistata dai loro padri e ampliarla sempre di più, consapevoli come sono che senza libertà non vi può essere né pace, né giustizia, né benessere. Alcune di queste sfide sono planetarie e ci vedono impegnati a fianco dei Paesi liberi: la lotta contro il terrorismo, la lotta contro l’integralismo fanatico e liberticida, la lotta contro il razzismo, perché la libertà, la dignità e la pace sono un diritto di ogni essere umano, “ovunque” nel mondo. Ecco perché voglio qui ricordare i soldati italiani impegnati nelle missioni di pace all’estero, e in particolare tutti quelli che sono caduti nell’espletare questa nobile missione. C’è una continuità ideale fra loro e tutti gli eroi, italiani e alleati, che sacrificarono la loro vita più di 60 anni fa per ridarci la libertà nella sicurezza e nella pace.
OAS_AD('Bottom1');
Oggi quell’insegnamento dei nostri padri assume un valore particolare: questo 25 aprile cade all’indomani della grande tragedia che ha colpito questa terra d’Abruzzo. Ancora una volta, di fronte all’emergenza e alla tragedia, gli italiani hanno saputo unirsi, hanno saputo superare le divergenze, sono riusciti a dimostrare di essere un grande popolo coeso nella generosità, nella solidarietà e nel coraggio. Guardando ai tanti italiani che si sono impegnati qui nell’opera di soccorso e di ricostruzione mi sento orgoglioso, ancora una volta, ancora di più, di essere italiano e di guidare questo meraviglioso Paese. Oggi Onna è per noi il simbolo della nostra Italia. Il terremoto che l’ha distrutta ci ricorda i giorni in cui fu l’invasore a distruggerla. Riedificarla vorrà dire ripetere il gesto della sua rinascita dopo la violenza nazista. Ed è proprio nei confronti degli eroi di allora e di oggi che noi tutti abbiamo una grande responsabilità: quella di mettere da parte ogni polemica, di guardare all’interesse della nazione, di tutelare il grande patrimonio di libertà che abbiamo ereditato dai nostri padri. Abbiamo, tutti insieme, la responsabilità e il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza, di pace, e di libertà. Viva l’Italia! Viva la Repubblica! Viva il 25 aprile, la festa di tutti gli italiani, che amano la libertà e vogliono restare liberi! Viva il 25 aprile la festa della riconquistata libertà!

Corriere della Sera 25 aprile 2009

25 APRILE/BERLUSCONI A ONNA : NASCE IL PRESIDENTE-PARTIGIANO (FOTO)

(foto Corriere della Sera)
BERLUSCONI-PARTIGIANO COL FOULARD BRIGATA MAIELLA


(AGI) - Onna (L'Aquila), 25 apr. - Il momento piu' toccante e' stato quando Antonio Rullo gli ha annodato al collo il foulard tricolore della Brigata Maiella. L'unica brigata partigiana insignita di medaglia d'oro. Rullo ne e' segretario e spiega che i patrioti della Maiella sono sempre stati apolitici e apartitici. "Siamo partigiani senza partito - ha detto - e soldati senza stellette" e da quel momento ha un presidente-partigiano. Silvio Berlusconi dopo il presidente operaio, il presidente partigiano, il presidente pompiere, si presenta in una nuova veste. La gente ha a lungo applaudito questo momento. Molti incontrandolo fuori dalla cittadella di Onna, completamente devestata gli hanno gridato "Silvio salvaci tu". Una donna gli ha preso la mano e gliela baciata e gli ha chiesto aiuto. Aiuto che il presidente ha subito accordato. La cerimonia per l'anniversario del 25 aprile si e' svolta in quel che resta di Onna, nel giardino della villa Comunale dove svetta un monumento di acciaio ai 17 caduti-uccisi dai partigiani in una casa che poi e' stata fatta saltare con l'esplosivo. Berlusconi ha avvicinato anche i famigliari di alcune delle vittime della strage ai quali ha detto: "La guerra e' una brutta bestia. Fa perdere agli uomini ogni senso morale, nega la loro natura. Questa strage e' incomprensibile e inaccettabile". Quindi consiglia a tutti il film Katyn, sull'uccisione da parte dei sovietici di 20mila ufficiale polacchi per non farli tornare come quadri dirigenti del partito. E' bene che i nostri giovani lo vedano, dice. Poi spiega il suo impegno con gli Stati Uniti e la Russa per togliere di mezzo l'incubo delle armi nucleari. "Mi sto adoperando con gli Stati Uniti e la Russa - dice - affiche' non ci sia piu' la minaccia nucleare per i nostri figli".(

25 aprile/Vattimo (IDV) : Presenza Berlusconi è finzione propagandistica

25 aprile/Vattimo: Presenza Berlusconi è finzione propagandistica
di Apcom
"Non ci ha mai creduto, lo prova equiparazione con aguzzini Salò"


Roma, 25 apr. (Apcom) - La presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alle celebrazioni del 25 aprile "è finzione propagandistica". Lo sostiene Gianni Vattimo, candidato per Italia dei valori alle elezioni europee, secondo il quale "il premier non può celebrare la Resistenza a corrente alternata". "Non ci ha mai creduto, prova ne è che la sua maggioranza ha equiparato i partigiani con gli aguzzini di Salò", conclude Vattimo.

DIARIO DI UNA NINFOMANE: MANIFESTO E TRAILER DELLO "SCANDALO"


Diario di una ninfomane: è polemica«No al manifesto, l'immagine è oscena»


ROMA (17 aprile) - Quel manifesto è osceno e non si deve vedere specie perché c'è quella parola: ninfomane. È la denuncia del distributore italiano del film «Valerie - Diario di una ninfomane», nelle sale dal 30 aprile e ancora in attesa del visto censura, che si è visto negare gli spazi per le affissioni del manifesto, in cui è ritratto un busto femminile con una mano infilata in un paio di slip di pizzo. Le concessionarie di pubblicità hanno subito storto il naso quando hanno visto titolo e immagine. All'obiezione che Tommaso Tabarelli, direttore marketing di Mediafilm Cinema, ha mosso a proposito di campagne pubblicitarie di biancheria intima che da anni mostrano lombi e fondoschiena con estrema disinvoltura, la risposta è stata: «Ma le immagini non vengono mai associate alla parola ninfomane. Inoltre, quella foto invita esplicitamente al peccato». Anche nella Spagna di Zapatero il manifesto venne affisso nelle strade per poi essere ritirato dal Comune di Madrid a causa di un preteso errore: sui cartelloni non era specificato, come previsto dalla legge, «pellicola non raccomandata ai minori di 13 anni».

Valerie la ninfomane, no della Ventura alla scrittrice del film scandalo

ROMA (25 aprile) - E' la storia di una ninfomane scatenata, una che vuole fare sesso sempre. Ma anche di un'eroina, un archetipo femminile e femminista. In Valerie diario di una ninfomane - nelle sale dal 30 aprile distribuito da Mediafilm in circa 70 copie - c'è un po' la vita di Valerie Tasso, autrice del romanzo a cui è ispirata la pellicola di Christian Molina. La storia di una donna che, spinta da un impulso sessuale smodato, si dà a tutti e vive questo con senso di colpa. Ma forse ha invece ragione la nonna (Geraldine Chaplin) quando gli ricorda che «la ninfomania è una cosa inventata dagli uomini perché le donne si sentano colpevoli se non sono come le altre... Se un uomo ha tante donne è un macho...ma se si tratta di una donna, viene considerata una puttana!».Una tesi questa che si ritrova più volte in questo film (già al centro di mille polemiche per il divieto di esporre la locandina del film ritenuta troppo hard) che tra orgasmi definiti letteralmente «fusione cosmica, visione siderale che porta verso l'infinito...», angosce altrettanto siderali della protagonista, porterà Valerie fino al bordello per poi approdare alla sua vera liberazione. Ovvero quella di: «vivere il sesso con autostima». «Il sesso per me è un valore non un problema», ribadisce più volte Tasso che da dirigente affermata ha iniziato, da un giorno all'altro, a lavorare come squillo di alto bordo. E ancora, sempre la scrittrice parla «di un film sul potere e sul controllo del sesso di chi ha il potere». «Il Papa e Berlusconi hanno un sistema endocrino e organi sessuali, ma hanno una scala di valori che non può comprendere il linguaggio di questo film», ha sostenuto ancora Tasso indicando il Papa e Berlusconi come ipotetici responsabili della censura al manifesto del film (in realtà rifiutato dai concessionari pubblicitari perchè contiene la parola ninfomane).Alla ricerca dello scandalo. Tasso con l'attrice Belen Fabra, protagonista spesso nuda film, avrebbero dovuto partecipare domenica pomeriggio a Quelli che il calcio, il programma di Raidue condotto da Simona Ventura ma in serata è stato fermato tutto dopo che la direzione di Raidue, letta la scaletta presentata dagli autori, ha ritenuto opportuno non avere le due donne nel programma. Ferma restando, si è appreso alla Rai, la disponibilità alla partecipazione in programmi di seconda serata, Raidue ne ha bloccato l'intervento perché avrebbe affrontato tematiche non compatibili con i regolamenti sulla fascia oraria protetta.
Il Mattino 25 aprile 2009

mercoledì 22 aprile 2009

Sondrio: sfigurata da intervento antirughe, 8 indagati

22 Aprile 2009 00:40

SONDRIO - Sfigurata da un intervento per cancellare alcune rughe dal viso. E' successo a una donna di mezza eta' in un centro benessere di Sondrio. Nel mirino degli investigatori l'acido ialuronico iniettato alla paziente: parte delle fiale e la documentazione sono state sequestrate. Iscritte nel registro degli indagati 8 persone, tra cui anche la dottoressa milanese che ha eseguito l'intervento e gli amministratori dell'azienda farmaceutica di Monza che commercializza il prodotto. (Agr)

Berlusconi shock:"Sono il leader più amato del mondo"


"Il leader più amato del mondo".
Il presidente del Consiglio ha sfoderato un nuovo sondaggio: con il 73,5% di consensi è il leader più amato al mondo, seguono il brasiliano Lula con il 69,4%, il presidente americano Obama con il 59,5%, il polacco Tusk con il 59% e il turco Erdogan, con il 51%. Il premier ha pensato anche al materiale didattico. Alle partecipanti è stata fornita una brochure contenente delle schede per consentire la praparazione alle europee. Schede, per esempio, sulla Nato, sulla Bce, sul Fondo Monetario Internazionale e un resoconto sull'operato del governo.
Fonte La Repubblica 21 aprile 2009

domenica 19 aprile 2009

TV, "PRENDIAMOCI A PAROLACCE":UN LITIGIO OGNI 8 MINUTI



Monitoraggio di «Comunicazione perbene».

Tv: un insulto o un litigio ogni otto minuti

In testa ci sono reality. Quasi a pari merito i talk show e i programmi di informazione

ROMA - I momenti di rabbia incontrollata verbale o con gesti di prevaricazione e violenza all'interno dei programmi tv, denuncia uno studio di «Comunicazione Perbene», non rappresentano più un'eccezione, ma sembrano essere ormai la norma. Per otto esperti su dieci (83%), sono troppe le scene in cui dominano violenza fisica, parolacce e insulti. Comunicazione Perbene, associazione non profit che si batte per l'ecologia nella comunicazione con attenzione ai bambini, ha intervistato 130 esperti (psicologi, pubblicitari, sociologi) e monitorato le reti nazionali per individuare che spazio hanno litigi e risse nei programmi tv quotidiani.

LO STUDIO - Secondo l'analisi ogni 8-10 minuti su uno dei principali canali, si può ascoltare un insulto oppure vedere un dibattito che diventa rissa verbale o che si trasforma in lite. Il tutto aggravato dal fatto, come evidenzia il 75% degli esperti, che questo avviene anche in fascia protetta. Una situazione che giudicano molto rischiosa e che secondo il 64% potrebbe avere serie ripercussioni sui comportamenti quotidiani del pubblico, a partire da bambini e adolescenti che crescono convinti che aggredire e sopraffare gli altri sia normale.

LE CATEGORIE - Il monitoraggio ha individuato 4 macrocategorie di programmi in cui è più facile nascano risse mediatiche. Al primo posto sicuramente i reality show e i talent show, dove la rissa sembra sia un vero e proprio ingrediente: in media una ogni 8 minuti di trasmissione, che, se non provocata ad arte, pare fortemente ricercata. Sono poi queste, come evidenzia il 65% degli esperti, le trasmissioni dove dalle parole si passa spesso ai fatti. Quasi a pari merito i talk show e i programmi di informazione: se è raro lo scontro fisico come è accaduto con Alessandra Mussolini a Porta a Porta, la rissa è per lo più verbale e immancabilmente scoppia ogni 10-11 minuti di trasmissione. Terzo posto per quelle trasmissioni che un tempo erano considerate il simbolo della rissa Tv: le trasmissioni sportive. In media qui scoppia ogni 12-15 minuti e per la maggior parte si tratta di sopraffazione verbale, seguita da accuse e insulti personali. Quarti ed ultimi i programmi di intrattenimento, soprattutto i contenitori domenicali, dove la rissa scoppia ogni 18-20 minuti.


Corriere della Sera 19 aprile 2009

video lite Belillo Mussolini Porta a Porta

sabato 18 aprile 2009

Superevasori e il Marito di Marcella Bella:sequestrate "montagne verdi"

(Cercavo delle montagne, ma ho trovato ssolo un albero)

I superevasori e l’uomo di Marcella Bella: ventidue milioni sequestrati
Secondo i pm , Merello, marito della cantante, trovava i clienti che volevano esportare denaro frodando il fisco


MILANO — Ventidue milio­ni di euro in una banca di Busto Arsizio su un conto formalmen­te intestato alla società offsho­re «Menaggio Marketing e Ser­vicos Lda» con sede a Madeira: su segnalazione dell’«Unità in­formazione finanziaria» di Ban­ca d’Italia, li ha sequestrati la magistratura di Milano appena uno studio legale svizzero ha or­dinato alla banca di trasferirli di corsa in Lussemburgo. E, so­prattutto, appena un italiano, che in teoria non aveva legami con quei soldi, si è invece mol­to agitato per il fatto che non stessero partendo a razzo verso il Lussemburgo: al punto che, come rileva il giudice Fabrizio D’Arcangelo nella convalida del sequestro preventivo operato dai pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, un funzionario della ban­ca testimonia che «rispetto al­l’operazione bloccata Mario Me­rello e suo figlio Giacomo avrebbero esercitato indebite pressioni per dare corso all’ope­razione, addirittura minaccian­do denunce in caso di omissio­ni o ritardi».

Merello chi? Per il mondo del jet-set è l’industriale che l’anno scorso ha battezzato un panfilo da 50 metri con il nome («Marcelita») della sua compa­gna, la cantante Marcella Bella. Per l’anagrafe ha domicilio a Sa­inkt Moritz e residenza a Cara­cas. Per la comunità del busi­ness, è in affari in Svizzera con l’avvocato elvetico Fabrizio Pes­sina e il commercialista Siro Za­noni.

Per chi allena la memoria, è inciampato anni fa con Pessi­na in un insider trading che lo indusse a raggiungere una tran­sazione con la Sec, la Consob americana. E ora rischia d’esse­re la prima «vittima» dei «dan­ni collaterali» inflitti a 180 ita­liani dal computer di Pessina.

Il 2 febbraio, infatti, l’avvoca­to svizzero è stato arrestato — insieme a due ex appartenenti alla GdF passati a lavorare per il primo imprenditore italiano del settore delle bonifiche am­bientali di siti industriali (Giu­seppe Grossi, cliente di Pessi­na) per riciclaggio di 14 milioni di euro (nel frattempo già saliti a 25) provenienti dalla sovrafat­turazione del 30% dei costi del­la bonifica dell’area a Monteci­ty- Santa Giulia, operata dal gruppo Grossi per l’immobilia­rista Luigi Zunino ma con spe­se a carico della Montedison. Si­nora l’inchiesta non è stata in grado di afferrare il filo di even­tuali corruzioni di organi tecni­ci o di dazioni a politici, ma in­tanto ha casualmente imbocca­to un’autostrada parallela spa­lancata dal sequestro, nello stu­dio di Pessina, di un suo com­puter con i dati delle gestioni fi­duciarie dei patrimoni affidati­gli non solo da Grossi ma an­che da almeno altri 180 suoi clienti italiani: per lo più soldi di maxievasori fiscali, secondo uno schema che — stando ad al­tri elementi d’indagine — avrebbe visto Merello raccoglie­re i clienti, il commercialista Za­noni studiare le soluzioni tecni­che per evadere/eludere le tas­se, e l’avvocato Pessina darvi at­tuazione societaria e bancaria. Per paradosso, il sequestro dei 22 milioni è notificato solo a lui perché ufficialmente l’unico de­legato a operare sul conto era Pessina. Che però almeno qui ha un «alibi» davvero di ferro: era già a San Vittore da 2 mesi.

Luigi Ferrarella
17 aprile 2009

Canada, passeggero si lancia nel vuoto da un aereo in volo a 7mila metri


Terrore su un volo CHARTE in canada da Yellowknife a Cambridge Bridge
Un passeggero si lancia nel vuoto da un aereo in volo a 7mila metri
Il portellone è stato sradicato dalla depressurizzazione.
I piloti hanno effettuato un atterraggio d'emergenza


Un King Air 200 (da www.aerospace-technology.com)
Una scena da film, accaduta, invece, nella realtà: un giovane si è lanciato nel vuoto da piccolo aereo canadese. Ci sono stati momenti di panico a bordo di un bimotore charter con quattro persone a bordo, due piloti e due passeggeri. Uno di questi ultimi, nonostante gli altri tre abbiano cercato a più riprese di trattenerlo, è riuscito ad aprire il portellone e a buttarsi nel vuoto da un'altezza di circa settemila metri, mentre il velivolo stava sorvolando l'Artide. Lo riferisce la polizia canadese. Il corpo dell’uomo, un giovane di 20 anni, apprendista meccanico originario di Cambridge Bay, non è stato trovato, ha dichiarato il sergente Harold Trupish della Gendarmerie royale del Canada (Grc) al canale Cbc.

STATO D'EMERGENZA -Il passeggero, in stato confusionale, ha cominciato durante il volo a mostrarsi sempre più irrequieto e i piloti hanno attuato uno stato d’emergenza all’interno dell’aereo, cercando di impedire al giovane di lanciarsi nel vuoto, secondo quanto riferisce la polizia. L’aereo, un King Air 200 (massimo 15 posti) era decollato da Yellowknife, nei Territori del Nordovest canadese, e si dirigeva verso Cambridge Bay, nel territorio canadese del Nunavut. Dopo che il ventenne si è lanciato nel vuoto, iI portellone è stato sradicato a causa della depressurizzazione improvvisa della cabina e i piloti sono stati bravissimi a riuscire a mantenere il controllo del velivolo e a procedere ad un atterraggio di emergenza. «I piloti hanno fatto tutti gli sforzi possibili per evitare che l'uomo si lanciasse, ma senza successo» hanno detto le autorità canadesi ai media locali. Raggiunto al telefono dall'Afp, il direttore della compagnia Aldair Aviation, proprietaria del velivolo, si è rifiutato di commentare l'accaduto specificando che un'inchiesta è in corso.


Corriere della Sera 17 aprile 2009(ultima modifica: 18 aprile 2009)

Parigi, tutte le case del Vaticano anche Kouchner tra gli inquilini

Repubblica — 17 aprile 2009 pagina 19 sezione: POLITICA ESTERA
DAL NOSTRO INVIATO ANAIS GINORI PARIGI - In un lussuoso appartamento di rue Guynemer, nel cuore di Parigi, abitano Bernard Kouchner e sua moglie, la giornalista Christine Ockrent. Il palazzo ottocentesco ha una splendida vista sui giardini del Luxembourg. «Non vedo dove sia il problema» ha commentato ieri il ministro degli Esteri. L' indirizzo del titolare della diplomazia non avrebbe in sé nessun interesse se non fosse per il padrone di casa che ogni mese riscuote l' affitto. Kouchner è infatti uno dei tanti inquilini eccellenti del Vaticano. Certo è in buona compagnia. Un tempo, nello stesso immobile di Kouchner, viveva François Mitterrand. E a pochi passi, in un altro palazzo della Santa Sede, in boulevard Montparnasse, ha abitato l' attuale ministro della Cultura, Christine Albanel. "Le ricchezze nascoste della Chiesa", titolava ieri in prima pagina Le Parisien con una documentata inchiesta. Nella capitale francese, ha rivelato il giornale, il Vaticano gestisce una decina di immobili di grande valore attraverso una sua controllata, la Sopridex. Albanel ha confermato la notizia, precisando però che ha lasciato l' appartamento nel 2006: 85 metri quadrati a 1.700 euro al mese. «Un prezzo di mercato» ha commentato il ministro della Cultura. Kouchner non ha voluto invece rivelare dettagli sulla casa né dire quanto paga. Il suo portavoce ha fatto sapere che il contratto è vecchio di 35 anni, quando era solo un «french doctor», semplice militante di organizzazioni umanitarie. Il nuovo incarico di governo rischia però di creare qualche imbarazzo. Il Quai d' Orsay è interlocutore costante della Santa Sede. Negli ultimi tempi non sono mancati i punti di disaccordo: Kouchner ha duramente criticato le frasi di Papa Benedetto XVI sui preservativi. Ci sarebbero, secondo Le Parisien, altri politici e personalità importanti che abitano in case del Vaticano. Ma il quotidiano non è stato in grado di fornirne i nomi. Ancora più ricco sarebbe il patrimonio immobiliare della Chiesa francese. Secondo JeanMichel Coulot, vice segretario generale alla Conferenza episcopale, gli affitti a Parigi equivalgono a un reddito variabile fra i 10 e i 20 milioni di euro. «Smettiamola con queste polemiche - ha replicato Coulot - La Chiesa è povera, abbiamo più spese che entrate». I redditi immobiliari, ha spiegato ancora il responsabile, sono infatti destinati alla manutenzione di scuole e chiese, che secondo la legge del 1905 sono beni dello Stato. Eppure la Chiesa francese ha comprato due anni fa, nell' elegante settimo arrondissement, altri 5.000 metri quadri sulla avenue de Breteuil, per 36 milioni di euro. Le «Piccole suore dei poveri» hanno invece venduto il loro ospizio e i terreni adiacenti in boulevard Murat, nel sedicesimo arrondissement, alla società Cogedim. Prezzo della transazione: 37 milioni di euro. Qui sorgeranno 180 appartamenti, 80 alloggi popolari, una casa di riposoe un giardino pubblico. Sarà il più grande cantiere immobiliare dentro Parigi dei prossimi anni. Con il ricavato, hanno detto le suore, finanzieranno le loro missioni nel mondo. - DAL NOSTRO INVIATO La Repubblica ANAIS GINOR

venerdì 17 aprile 2009

Troppi ululati facendo sesso, condannata a pagare 515 dollari

La sexy Samantha da una scena del film Sex and The City
Dal 'MailOnsunday'



I vicini hanno chiamato 25 volte la polizia per lamentarsi. La donna 47enne è finita in tribunale, dove hanno dovuto sentire le registrazioni delle sue 'notti di passione'



17 aprile, ore 20:15
Roma, 17 apr. - (Ign) - E' stata condannata per comportamento antisociale, dopo che i magistrati dovuto ascoltare i nastri registrati delle sue 'notti di passione'. Secondo quanto riportato dal MailOnline la 47enne Caroline dovrà pagare 515 dollari perché colpevole di aver fatto troppo rumore durante i suoi amplessi con il marito Steve nella loro casa di Washington. Negli ultimi due anni i vicini sono stati costretti a chiamare per ben 25 volte la polizia e farli smettere. "Non capisco perché mi chiedono di stare più tranquilla - ha detto Caroline nell'aula di tribunale -. Per me è tutto perfettamente normale. L'

domenica 12 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: RADON PRECURSORE SISMICO? SOLO CON LA RICERCA SCIENTIFICA SI VA AVANTI

VITERBO / 12-04-2009

VITERBO (UNONOTIZIE.IT) E’ veramente sconcertante vedere ancora una volta, nelle ultime notizie, come i nostri grandi “esperti”, incattedrati nei laboratori e altri enti governativi, si permettono di criticare, in maniera maleducata, le ricerche di colleghi non appartenenti ai loro “ambiti”, singoli ricercatori spesso all’avanguardia nel loro tentativo di investigare problemi di grande importanza.
Prendiamo quest’ultimo caso, dell’utilizzo del Radon nel prevedere l’arrivo di un terremoto lo studio della coincidenza fra questi due fattori è in pieno sviluppo, con notevole successo, nei paesi più terremotati al mondo dal Giappone, alla Cina, dalla California, al Portogallo!
E perché spesso non si trova questa coincidenza?
Per carenze geologiche e tecniche!
Le emissioni Radon non dipendono solo dai terremoti, bensì dagli effetti delle maree luni-solari, dai venti, dall’umidità, dalle temperature, dalla pressione atmosferica, dal vulcanismo, da radiazioni cosmiche, tutti disturbi che devono essere filtrati ed eliminati prima di poter parlare di un effetto tellurico.
I dati prelevati da una singola stazione Radon non possono assoltamente essere utilizzati per questi tipi di applicazioni.
Riguardo al terremoto in Abruzzo il nostro tecnico del Gran Sasso ha ben risolto il problema, avendo installato cinque stazioni Radon, ciascuna schermata dal piombo e interrata nel terreno.
In un esperimento negli anni ‘90, avevamo dodici stazioni interrate registranti simultaneamente le emissioni del gas.
Ma bisogna definire questo “successo”; qui stiamo cercando di correlare eventi in tempi geologici con quelli umani; la Terra ha qualche anno più di noi, così che un qualsiasi evento geologico, come un terremoto, se viene preannunciato per un domani geologico, potrebbe benissimo attuarsi in un nostro domani umano come fra una settimana, un mese.
E così per l’ubicazione dell’epicentro qualche decina di chilometri non sono niente in una scala geologica cercando di definire un’attività in profondità.
Prof. Dr. Fabrizio Aumento

foto: immagine al microscopio di una pellicola ''bucata'' dalle particelle radioattive

TRREMOTO, PARLANO I SUPERSITITI


I superstiti del sisma
"La nostra vita in pericolo in quelle case disastrate"
Ernesto Iacusso, 23enne termolese, è uno studente fuorisede che frequenta Ingegneria all’università dell’Aquila. Si è salvato dal terremoto perchè come tanti quella notte del 6 aprile ha dormito in auto. Quelle case «disastrate e senza niente» che sono state la tomba di tanti studenti come lui. «La percezione del pericolo c’era» dice e nonostante il suo futuro sia ora un punto interrogativo non perde l’ottimismo. «Quello che conta è che sono vivo: la vita è l’unica cosa che non puoi ricomprare».
di Stefano Di Leonardo
Alive. Significa sopravvissuto. Vuol dire sono vivo, sono qua. E’ la prima cosa che dice Ernesto Iacusso, 23enne universitario termolese di stanza a L’Aquila nel corso della nostra chiacchierata. E’ il punto di partenza del racconto della sua vicenda, focalizzata su come il mondo giovanile ha vissuto la tragedia del sisma dello scorso 6 aprile e ancor di più sul perché proprio gli studenti abbiano pagato un prezzo così alto, a partire dalle loro condizioni di vita ed abitative. Ma Ernesto parla col sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di vita, turbato ma non certo abbattuto da quello che è successo. Sembra quasi che nei suoi quattro anni di studi al corso di Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio nell’ateneo abruzzese, abbia acquisito tutta la caparbietà del popolo aquilano. Ernesto la tua storia comincia un po’ prima di quella terribile scossa di magnitudo 6.3 Richter. «Esatto. La sera di domenica ci fu una prima scossa. Alle 23 circa. Ero in casa con amici, stavamo mangiando una pizza. Abbiamo lasciato tutto com’era e siamo usciti. Siamo andati in piazza Duomo che era strapiena di giovani. Ma c’era un’aria strana. Siamo rimasti in giro per un po’. Poi, io, il mio coinquilino e due delle nostre amiche, ci siamo diretti verso casa nostra, ma non per dormire. In effetti era da mesi che non dormivamo più, si era sempre in ansia». Quindi cos’avete fatto? «Ci siamo sistemati con la macchina vicino la nostra casa, che si trova poco sopra il centro storico, in via Strinella. Abbiamo acceso il computer e con la rete wireless ci siamo collegati ad internet per avere qualche informazione sul terremoto. Mentre eravamo lì, c’è stata un’altra scossa, verso l’una. A quel punto abbiamo deciso una cosa. Non si poteva dormire in casa. Così siamo tornati dentro il palazzo e in fretta e in furia abbiamo preso qualcosa. Io ho addirittura fatto la valigia, perché avevo deciso di ripartire il giorno seguente». Dove avete passato quelle poche ore che vi separavano dalle 3.32? «Ci siamo appostati con l’auto in un posto tranquillo in una zona vicina al Castello. C’era una strana calma in giro». Poi la scossa. «E’ stato terribile. Sentivamo la terra che si muoveva da sotto le gomme della macchina. Le ragazze urlavano e io provavo a calmarle, ma la macchina sembrava quasi volersi cappottare. Non finiva più. Ma la sensazione più agghiacciante l’ho provata appena dopo». Cos’è successo? «Siamo scesi dall’auto e si sentivano dappertutto urla strazianti, rumore di calcinacci che cadevano, una fortissima puzza di gas e allarmi di auto e di case che suonavano impazziti». Cos’hai pensato in quel momento? «Il primo pensiero è stato: vado a dare una mano a qualcuno. Solo che la terra continuava a tremare, si vedevano i lampioni oscillare. Non me la sono sentita. A quel punto ho pensato di chiamare casa. All’inizio le linee erano intasate, ma poi sono riuscito ad avvertire che stavo bene». Cos’avete fatto a quel punto? «Ho chiamato una mia amica che al momento della scossa era al pc e si è salvata non so come. Siamo andati a prenderla con la macchina nel traffico impazzito passando sulle macerie, mentre dai finestrini sentivamo grida di aiuto e vedevamo gente nel panico, chi in pigiama, chi con una coperta. E tutto intorno edifici crollati». Dove vi siete diretti? «Abbiamo pensato subito di andare verso la costa e così abbiamo raggiunto Termoli nelle prime ore del mattino». Come voi, tante persone quella notte non hanno dormito in casa. Ma voi studenti, avevate la sensazione di vivere in edifici non sicuri? «Assolutamente sì. Nel mio caso, io abitavo in una casa costruita una quarantina d’anni fa e a quanto mi hanno riferito è crollata una parte e c’è una grossa crepa su tutto il palazzo. Per fortuna lì non è morto nessuno. Ma in generale le case sono disastrate». Quindi era opinione diffusa ben prima del terremoto? «Beh, innanzitutto va detto che quando ti affittano una casa all’Aquila, ti danno semplicemente il letto, la corrente elettrica e l’acqua. Praticamente nient’altro. Noi abbiamo provveduto da soli ad arredare la nostra. E poi non avevamo nemmeno il salvavita per la corrente elettrica. Ce l’hanno montato e non funzionava. Ma in generale gli appartamenti sono brutti e hanno anche prezzi alti». E a livello di sicurezza? «Posso raccontare della casa di una mia amica. Quando ci camminavamo sopra, il solaio ballava. Guarda caso quella casa è crollata. In un altro appartamento i muri non so com’erano fatti ma se li urtavi facevano uno strano rumore. La percezione di pericolo c’era eccome». I giovani hanno utilizzato molto i nuovi media per condividere la loro esperienza. E’ stato così anche per te? «Sì, soprattutto tramite Facebook. Ho ricevuto tanta solidarietà e un gran numero di persone mi ha contattato per chiedermi come stavo. Una ragazza mi ha scritto: “Come stai? Spero che mi risponderai”». E tu come hai raccontato la tua storia? «Ho scritto semplicemente sul mio status (condizione dichiarata sul proprio profilo di Facebook, ndr) : “Urla, rumore di calcinacci, terrore”. Un mio amico ha scritto “Alive”. Tanti invece hanno preferito “Apocalisse”» E’ servito anche per scambiarvi informazioni? «Certo. Ho saputo di altri amici che fortunatamente sono vivi. Di quelli che conoscevo non è morto nessuno. E poi ho avuto notizie dell’università. So che è stato avviato un sito provvisorio e che anche solo virtualmente, l’università esiste ancora». Come pensi di poter proseguire gli studi? «Non lo so, perché ancora non c’è niente di certo ma solo delle voci. So che ci sono atenei disposti ad ospitarci, come quello molisano. Per ora voglio aspettare che ci dicano cosa faranno di noi, poi deciderò. Dipenderà anche dai miei amici». Sei reduce da una immane sciagura e vivi un’incertezza che tante altre persone vivrebbero con angoscia. E invece sembra quasi che ti scivoli tutto addosso. «E’ vero, adesso non so cosa fare del mio futuro, ma penso che potevo esserci io fra le vittime. Le mie amiche sono ancora scosse, invece io ho reagito. L’importante ora è essere a casa. C’è chi mi dice: “Ho perso il computer nelle macerie”. Ma è un ragionamento che non ci sta. Puoi sempre prendere un pc nuovo, ma la vita non si ricompra».
(Pubblicato il 12/04/2009)
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=5111

venerdì 10 aprile 2009

RIDONO DI NOI: BERLUSCONI E IL TERREMOTO SULLA STAMPA STRANIERA



Berlusconi manda tutti al mare e in campeggio e si guadagna i titoli della stampa estera. Un altro successo del suo mandato.


Berlusconi e quella frase sul week-end in campeggio
di Elysa Fazzino

E' polemica sui siti dei media stranieri per la frase di Silvio Berlusconi sul «week-end in campeggio» dei terremotati. La storia è sulle homepage della stampa estera fin da ieri e continua a fare discutere. In un'intervista alla televisione tedesca N-Tv, il presidente del Consiglio, riferendosi agli sfollati, ha detto: «Hanno tutto quello di cui hanno bisogno. Hanno medicine, hanno pasti caldi… Naturalmente è una sistemazione provvisoria, dovrebbero consideralo come un fine settimana in campeggio». Il premier si è poi difeso dicendo che cercava solo di infondere ottimismo. Ma ormai era fatta.Immediate le critiche sui principali siti tedeschi. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung l'ha messa in apertura della sua homepage. Lo Spiegel online ha titolato: «Berlusconi paragona i letti provvisori a un campeggio nel fine settimana». La tv pubblica Zdf scrive sul suo sito: «Berlusconi schernisce le vittime del terremoto». Titolo analogo sul sito del Bild: «Berlusconi deride le vittime del terremoto».Il Times di Londra parla di «grave gaffe» e ci scrive un editoriale: «Toccato dalla grossolanità». «La carriera politica di Silvio Berlusconi è una cronistoria di commenti insensibili», si legge sul Times. «Definire insensibile il suo consiglio rischia di accordargli lo status di verità. Invece è un esempio della buffoneria ricorrente» nel suo mandato. Il quotidiano britannico ricorda l'exploit di Berlusconi al G20, quando ha infastidito la Regina alzando la voce, la frase su Barack Obama «abbronzato» e altre gaffe ancora. Commenti del genere – scrive - non solo «avviliscono metà della popolazione», ma imbarazzano i compatrioti di Berlusconi e rimpiccioliscono la sua carica». Un altro titolo punta sull'invito rivolto agli sfollati di andare al mare, consiglio trasmesso nei reportage delle tv italiane. «Ha detto a una sfollata di mettersi la crema solare», raccontano i cronisti britannici. «Berlusconi ha insistito che non c'era niente di inopportuno nelle sue frasi», si legge ancora sul Times. Ma alcune persone nelle tende erano «costernate». I cronisti citano, tra gli altri sfollati, Vincenzo Breglia: «Se Berlusconi pensa che siamo in vacanza in campeggio, lo invito a fare cambio. Lui può venire qui a dormire e io faccio il primo ministro. Voglio vedere quanto gli piace passare la notte al gelo e senza acqua calda». Il Guardian mette nel titolo sulla homepage che Berlusconi «minimizza lo shock». La frase è venuta fuori nel giorno in cui il bilancio delle vittime era salito a 272, fa notare il quotidiano. Il Telegraph osserva: «L'assicurazione di Berlusconi che gli sfollati hanno tutto quello di cui hanno bisogno è in netto contrasto con l'esperienza di molti sopravvissuti». Molti – continua - non riescono neppure a trovare posto nei campi perché non ci sono abbastanza tende. Il Telegraph ripropone a parte le dieci maggiori gaffe del Cavaliere.Lo spagnolo Abc pubblica sul sito una critica durissima: «Il primo ministro italiano ha la rara abilità di convertire in oscenità alcuni dei suoi commenti… », scrive Abc, definendo le dichiarazioni sul campeggio «offensive» per le vittime del terremoto, trasformate dal Cavaliere in «improvvisati escursionisti». «Non è la prima volta, né sarà l'ultima, che l'oratoria di Berlusconi degenera in un'arma di distruzione», conclude il commento, deplorando un primo ministro «incapace di controllare i suoi impulsi e di tenere la bocca chiusa». El Mundo, che era stato tra i primi a mettere la storia sulla homepage, oggi titola: «Berlusconi coltiva tra le rovine la sua immagine di statista», sottolinea che il premier è «onnipresente sul terreno», «consola le vittime» e «coltiva la sua immagine di uomo di stato nello stile provocatorio che è il marchio della casa». El Mundo racconta la polemica sul campeggio e l'esortazione ad andare al mare e osserva che neppure queste polemiche sembrano intaccare la popolarità del primo ministro. Il quotidiano spagnolo cita il politologo Marc Lazar: «Berlusconi vuole darsi una levatura di uomo di Stato e incarnare l'unità nazionale… pensa alla sua prossima tappa come presidente della Repubblica». Lo stupore emerge anche dai servizi sui siti della stampa francese. Le Figaro titola: «Per Berlusconi i sinistrati sono "come in campeggio"» e si chiede se i sopravvissuti al terremoto apprezzeranno il paragone. Vari titoli si trovano anche sul sito del Nouvel Observateur: «Nel cuore della catastrofe, Berlusconi vede il lato buono delle cose»: così comincia una notizia dell'Ap, pubblicata dal sito del Nouvel Obs e da molti altri siti. Della polemica parla nella sua corrispondenza dall'Aquila anche il New York Times. «E' stato criticato…», scrive Rachel Donadio. «Ha poi spiegato che cercava di mantenere un tono ottimistico e molti residenti hanno elogiato la rapida risposta del governo alla crisi».
il sole24ore.com 9 aprile 2009

mercoledì 8 aprile 2009

CROLLO OSPEDALE DE L'AQUILA:L'OMBRA FUNESTA DELLA IMPREGILO ANCHE NEL TERREMOTO IN ABRUZZO

Alla Impregilo si deve la costruzione del nuovo ospedale dell'Aquila venuto giù come fosse di cartapesta. Si, sempre lei (l'azienda di Caltagirone, suocero del segretario UDC Casini)
La stessa che ha causato l'emergenza rifiuti a Napoli.La stessa che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi.La stessa che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e proprio in questi giorni ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi.La stessa che ha vinto l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina anche se la gara di appalto ad un unico partecipante era stata oggetto di interrogazione parlamentare da parte di due deputati Ds. La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari.La stessa i cui vertici sono stati indagati per una lunga serie di reati.
E' l'Impregilo che ha costruito l'ospedale San Salvatore dell'Aquila caduto come se fosse di cartapesta.
Come mai questa società ha un potere enorme? Anche questa volta nessuno parlerà di lei?Anche questa volta passerà indenne dal disastro ?

Sul sito della Impregilo basta ricercare "Ospedale" per leggere:
In questo settore IMPREGILO ha realizzato sia in Italia che all’estero importanti e moderni complessi ospedalieri che vengono di seguito indicati:• Ospedale di Lecco: 137.000 m2, 500.000 m3, 950 posti letto, 21 camere operatorie.• Istituto Oncologico Europeo di Milano, struttura specialistica all’avanguardia per la diagnosi e cura dei tumori: 29.000 m2, 90.000 m3, 210 posti letto, 7 camere operatorie.• Ospedale di Modena: 230.000 m2, 445.000 m3, 800 posti letto, 12 camere operatorie.• Ospedale di Careggi, specialistico per la diagnosi e cura delle infezioni da HIV.• Ospedale di Poggibonsi: 12.000 m2, 175.000 m3, 200 posti letto.• Ospedale di Viareggio: 80.000 m2, 600 posti letto.• Ospedale Destra Secchia: 28.000 m2, 450 posti letto.Inoltre, ospedali a L’Aquila, Cerignola e Menaggio.
»


Inchiesta della magistratura
La procura dell’Aquila, concentrandosi sul crollo degli stabili di più recente progettazione, ha avviato un’inchiesta: “Non c’è ancora nessun reato ipotizzato, dice il capo dell’ufficio Alfredo Rossini- stiamo raccogliendo la documentazione della Protezione civile e dagli altri enti che hanno una mappatura dei crolli. Solo quando avremo un quadro chiaro valuteremo ipotesi di disastro colposo”. L
L’Ospedale Nuovo, edificio che in termini tecnici viene definito ‘strategico’ è ora praticamente inagibile per il 90%. E' stato progettato nel 1967 dall’architetto Marcello Vittorini che racconta di avere superato allora tutti i collaudi necessari considerando il fatto che l’Aquila era classificata dal Ministero dei Lavori Pubblici ‘zona sismica di seconda categoria’.
Nelle conclusioni della Commissione d’inchiesta parlamentare ‘sugli ospedali incompiuti’ del 2000, volume agli atti del Senato, il San Salvatore dell’Aquila viene stroncato. L’ospedale sgretolato come creta era stato definito dal vicepresidente di quella commissione d’inchiesta Ferdinando di Orio (ex senatore Ds e rettore dell’università aquilana) “uno scandalo di questo paese”.
Inoltre di Orio ricorda che ‘la Guardia di Finanza ha calcolato che l’ospedale è costato nove volte più del necessario’.Qualche dato numerico dal testo redatto dalla Commissione: la costruzione dell’ospedale è iniziata nel 1972 con una spesa prevista di quasi 12.000 milioni di lire, per 1.100 posti letto. Fino al 1992, quindi quasi venti anni dopo, quando i poliambulatori iniziarono la loro attività, l’edificio rimase un rustico, travi a vista, pilastri abbandonati.L’ultimazione della costruzione avviene a singhiozzo, inaugurazione dopo inaugurazione: prima il laboratorio d’analisi, la Farmacia, poi nel 1998 le sale operatorie fino all’inaugurazione finale del 1999.
Ma è la stima dei finanziamenti ad essere sconvolgente: quasi 200 miliardi di lire stanziati in 20 anni da Cassa del Mezzogiorno, Regione Abruzzo, Ministero dei Lavori Pubblici, Ministero dell’Università., per un ospedale che il giorno prima del sisma contava 350 posti letto, quindi in pratica un terzo di quelli previsti dal progetto iniziale.

TERREMOTO, SGOMBRATO IL CARCERE: SPOSTATI IL MAFIOSO MADONIA E LA BR ALIOCE

8/4/2009

Il carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in 41 bis (il cosidetto carcere duro), è stato sfollato. Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti nonostante dagli ultimi sopralluoghi non fossero emersi danni o lesioni gravi alla struttura detentiva. Tra i detenuti "celebri" il mafioso Salvatore Madonia e la Br Nadia Desdemona Lioce.
I detenuti comuni sarebbero stati trasferiti in altre carceri della regione mentre quelli in 41 bis in strutture ad hoc. Tra i 41 bis più noti nel carcere de L'Aquila vi sono Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'imprenditore Libero Grassi, e la Br Nadia Desdemona Lioce. All'operazione di evacuazione del carcere hanno partecipato gli uomini del gruppo operativo mobile (Gom) della Polizia penitenziaria e i Nuclei traduzioni di altre regioni. Il trasferimento dei detenuti è cominciato alle due di notte. I detenuti uomini in regime di "carcere duro" sono giunti a Spoleto, mentre le due donne nella sezione femminile del penitenziario romano di Rebibbia.
tgcom 8 aprile 2009

TERREMOTO E SPORT: SOLIDARIETA' E VARIAZIONE CALENDARI GARE


Terremoto Abruzzo: venerdì lutto, la B gioca martedì 14


Il Coni invia tute, scarpe e giacconi olimpici. Raccolta fondi: sms 48580

L'AQUILA, 8 aprile - Ancora effetti anche sullo sport della proclamazione del lutto nazionale in occasione dei funerali delle vittime del tremendo terremoto di L'Aquila. E' stata rinviata dalla Lega Calcio la 35/ma giornata del campionato di serie B prevista per venerdi' prossimo, giorno in cui e' stato proclamato il lutto nazionale e si svolgeranno i funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Le partite verranno disputate martedi' 14 aprile alle ore 19.DIVISE CONI - Anche il Coni si organizza: verranno immediatamente inviate e messe a disposizione delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo le divise olimpiche, il materiale (borse e altro) non utilizzato per le squadre azzurre nelle manifestazioni a cinque cerchi estive e invernali da Sydney 2000 a Pechino 2008. Il Coni sta anche aprendo un conto per la raccolta fondi: per tutti i particolari compreso il codice Iban http://www.coni.it/.


L'ALTRA SCOSSA - Una nuova scossa, martedì sera alle 19.47, ha raggiunto una magnitudo 5.3 della scala Richter. Si tratta dell'intensità più forte dopo quella di magnitudo 5.8 che ha portato morte e distruzione nella notte tra domenica e lunedì. L'epicentro è stato localizzato nella zona compresa tra San panfilo d'Ocre, Fossa, S. Eusanio e Forcenese, più a sud-est dell'altra, a circa otto km di profondità. Segnalati nuovi crolli. In precedenza si erano registrate altre scosse: la più forte in mattinata (magnitudo 4.7). Prosegue quindi lo sciame sismico che da mesi sta interessando l'aquilano.


ULTIMO BILANCIO: 250 MORTI - L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati. Anche lo sport paga il suo tragico tributo al sisma di lunedì notte. Oltre alla probabile morte del rugbista dell'Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, che risulta ancora tra i dispersi, non ce l'hanno fatta il giovane calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il giovane pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo) che era palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le maceria della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, invece è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo per le ferite riportate durante il crollo della abitazione dove viveva a L'Aquila insieme alla fidanzata. Chiavaroli - che all'Aquila frequentava la facoltà di Scienze Motorie - aveva un passato di giovane promessa nelle fila della Fiorentina e del Celano.


IL MIRACOLO - Si chiama Eleonora Calesini, 20 anni, ed è di Mondaino (Rimini) la ragazza estratta viva intorno alle 21.30 dalle macerie dell'edificio di cinque piani crollato in via Poggio all'Aquila, dove viveva con altre studentesse. È in buone condizioni ed è stata trasportata in elicottero insieme a un'amica in un ospedale, probabilmente del teramano: la notizia è stata riferita dal padre della ragazza, all'Aquila da due giorni, direttamente al sindaco di Mondaino, Luigi Casadei, che invece era rimasto in Romagna accanto al resto della famiglia Calesini, con la madre e il fratello della ragazza. All'arrivo della notizia a casa si sono sentite urla di gioia e pianti di commozione. Qualcuno ha gridato al miracolo per il salvataggio 42 ore dopo il crolloLA PRIMA SCOSSA- Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 10 km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di questo tipo è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia».


SCOSSE DI ASSESTAMENTO - La violenta scossa di terremoto avvertita dalla popolazione in Abruzzo si è verificata alle 11,27 con magnitudo 4.3. L'epicentro è stato rilevato tra l'Aquila, Collimento e Villa Grande. La scossa è stata avvertita anche a Roma. Prima di quella avvertita alle 11,27 la Protezione civile ha registrato un'altra scossa, alle 11,24, di minore entità, magnitudo 3,6. Anche per questa l'epicentro è stato tra l'Aquila, Collimento e Villa Grande.SOLIDARIETÀ - Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Il sistema sarà operativo dalle ore 23 di stasera. Dalle ore 9 di domani, sarà possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornirà tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti.


PETRUCCI: UN MINUTO DI SILENZIO IN OGNI SPORT - l presidente del Coni, Gianni Petrucci, invita le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia da domani a domenica, in memoria delle vittime del disastroso terremoto che ha colpito l'Abruzzo.


LUTTO AL BRACCIO - In segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo su tutti i campi delle gare del prossimo turno di Serie A e B e del campionato Primavera sarà osservato un minuto di silenzio ed i calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio. Lo ha deciso la Lega calcio.


AIC, SOTTOSCRIZIONE PER LE VITTIME - L'Associazione italiana calciatori, su sollecitazione di numerosi associati particolarmente colpiti dalla tragedia del terremoto che ha seminato gravissimi lutti tra le popolazioni dell'Abruzzo, ha deciso di aprire una sottoscrizione tra tutti i calciatori delle squadre professionistiche di serie A, B e Lega Pro. "La finalità- si legge nella nota- è quella di raccogliere, con la massima urgenza, fondi da destinare alle persone e ai comuni sconvolti da questa terribile calamità, cercando di contribuire ad alleviarne le conseguenze inattese e devastanti. La stessa Aic stanzierà una cifra da devolvere ad integrazione di quanto, nei prossimi giorni, verrà raccolto dai rappresentanti delle squadre, per quello che vuole essere un gesto tangibile di solidarietà utile per tutte le persone in grave difficoltà e che hanno concreto bisogno di aiuto. Chiunque fosse disponibile a partecipare alla sottoscrizione, può versare l'importo con bonifico bancario intestato a: Associazione italiana calciatori - 'Raccolta fondi pro terremoto Abruzzò - Presso: Cassa di Risparmio del Veneto filiale di Vicenza - Codice IBAN IT30C062251180500000002867".


INCASSO CATANIA - Il Calcio Catania devolverà l'intero incasso della prossima partita casalinga di campionato, in programma il 19 aprile prossimo contro la Sampdoria, alle famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo. L'annuncio stato fatto in mattinata dall'amministratore delegato della società rossazzurra, Pietro Lo Monaco.


INCASSO NAPOLI - Il Napoli ha deciso di devolvere l'intero incasso della partita con l'Atalanta di sabato prossimo alle famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo. «Il presidente Aurelio De Laurentiis, profondamente colpito da questa immane tragedia, ha deciso come atto di solidarietà - si legge nella nota diffusa dalla società azzurra - di destinare l'incasso della partita Napoli-Atalanta alle famiglie vittime del terremoto in Abruzzo».


ROMA, MAGLIE ALL'ASTA - I giocatori della Roma metteranno all'asta le proprie maglie per raccogliere fondi in favore delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. I calciatori della Roma, tramite l'ufficio stampa della società, hanno messo a disposizione del programma radiofonico Te la do io Tokyo (sulle frequenze di Centro Suono Sport) le loro maglie autografate per un'asta di beneficenza. I fondi raccolti dalla trasmissione serviranno per l'acquisto di due camper da riempire di aiuti e donare agli abitanti di Onna. Già dopo un'ora dal lancio dell'iniziativa, tra l'altro, è stata raggiunta la cifra per uno dei mezzi. Al momento le maglie a disposizione sono quelle di Francesco Totti, Daniele De Rossi, Alberto Aquilani, Mirko Vucinic, Baptista, Philippe Mexes, Jeremy Menez, David Pizarro, Marco Motta, Doni, Juan, John Arne Riise, Max Tonetto, Christian Panucci, Matteo Brighi e Rodrigo Taddei.


LA SERIE A SI MOBILITA - Tutto il mondo del pallone è in mobilitazione, con una serie di iniziative a sfondo economico: tra queste, per la serie A, la decisione di Napoli, Catania, Siena e Fiorentina di devolvere gli incassi delle partite che giocheranno sabato - ospitando rispettivamente Atalanta, Sampdoria, Chievo e Cagliari - in favore della popolazione abruzzese. Il presidente dell'Udinese, Giampaolo Pozzo, ha promesso un aiuto concreto per L'Aquila ed i suoi cittadini.


LEGA: «INIZIATIVE CONCRETE» - Il presidente della Lega di serie A e B, Antonio Matarrese, ha espresso solidarietà per la popolazione duramente colpita dal terremoto: "È una tragedia che non riguarda solo l'Abruzzo, ma coinvolge tutti noi. Il mondo del calcio saprà, come sempre, dare il proprio contributo nella speranza che il nostro impegno possa alleviare le sofferenze patite in questo momento dalle famiglie vittime del terremoto". "Nelle riunioni previste nella settimana prossima con i presidenti dei nostri club- ha continuato Matarrese- valuteremo concrete iniziative da intraprendere per aiutare chi si trova in difficoltà". Martedì 14 è prevista un'assemblea dei club di serie B, giovedì 16 una riunione informale.


BASKET, RINVIATA TERAMO-VIRTUS BOLOGNA - È stata rinviata a giovedì 30 aprile Banca Tercas Teramo-La Fortezza Virtus Bologna dell'undicesima giornata di ritorno della serie A di basket, in programma sabato alle ore 21, su richiesta della Banca Tercas "sconvolta ed afflitta per la tragedia che ha colpito in modo tanto drammatico L'Aquila e tutto il popolo abruzzese". "La società Teramo Basket- continua il comunicato del club- in tutte le sue componenti profondamente sconvolta ed afflitta per la tragedia che ha colpito in modo tanto drammatico L'Aquila e tutto il popolo abruzzese, ritiene doveroso partecipare al dolore per le numerose vittime e per i disagi che migliaia di abruzzesi vivono e vivranno per lungo tempo, chiedendo alla Lega Basket di rinviare, a data da destinarsi, la gara tra Banca Tercas Teramo e La Fortezza Bologna in programma sabato 11 aprile alle ore 21. La Società ringrazia, per la sensibilità dimostrata nel condividere integralmente le ragioni del rinvio, la Virtus Bologna e Claudio Sabatini". La Lega basket di serie A ha anche disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi prima delle gare di sabato.

tuttosport 8 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo, Madonna dona 500mila sterline


La regina del pop, Madonna, non ha esitato a dare il suo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Infatti dopo essere tornata dal Malawi con un rifiuto per l’adozione di un altro bimbo, ha fatto sapere di essere vicina alle popolazioni terremotate in Abruzzo.

Il sindaco di Pacentro, Fernando Caparso, paese a soli 10 chilometri da Sulmona, aveva fatto appello alla popolarità della star: “Se Madonna utilizzasse la sua popolarità per attirare l'attenzione del mondo sulla tragedia degli abruzzesi sarebbe una cosa bellissima. Ci darebbe una grande mano. Chi meglio di lei, che si chiama Ciccone di cognome, potrebbe aiutare questa terra?”.
Infatti, proprio questo paese, Pacentro, ha dato i natali ai nonni paterni della regina del pop Michelina Di Iulio e Gaetano Ciccone, dove hanno vissuto fino al 1919 per poi partire verso l'America in cerca di fortuna. La risposta della star non si è fatta attendere e da una fonte si apprende che abbia fatto una “consistente” donazione che ammonterebbe a 500mila sterline, e ha dichiarato: “Sono felice di dare una mano alla città da cui provengono i miei antenati. Il mio cuore va alle famiglie che hanno perso i propri cari o le loro case”

Terremoto, Maroni: Ricerca superstiti fino a Pasqua

Mercoledì 8 Aprile 2009 Roma, 7 apr.

"Fino al giorno di Pasqua continuerà incessante l'azione di ricerca di superstiti sotto le macerie, poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione che non sarà né facile né breve". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della visita al centro operativo dei vigili del fuoco che coordina gli interventi anche per il terremoto in Abruzzo. "Successivamente - ha proseguito il ministro - scatterà la messa in sicurezza delle strutture e il lavoro di ricostruzione, che non sarà né facile né breve. Anche in base a ciò che abbiamo imparato dalle esperienze precedenti, il governo è determinato a procedere alla ricostruzione in tempi rapidi e senza sprechi, coinvolgendo tutte le istituzioni locali". Papa Benedetto XVI avrebbe comunicato l’ intenzione di recarsi appena possibile in Abruzzo per portare il suo personale conforto alla popolazione colpita dal terremoto.
Piazza Grande 8 aprile 2009

Terremoto, Rettore Università Trento: "Giuliani persona credibile"


Trento, 8 apr.


Giampaolo Giuliani, il ricercatore dei laboratori del Gran Sasso che sostiene la possibilità di prevedere un evento sismico grazie a una rete di rivelatori di concentrazione di gas radon, è "una persona credibile". Lo sostiene il rettore dell'Università di Trento, il fisico Davide Bassi. "Giuliani è un tecnico nel campo della fisica nucleare e delle particelle subnucleari - dice il professor Bassi - e dal tipo di competenze che ha non è l'inventore pazzo da sottovalutare o insultare". "E' plausibile che i movimenti del sottosuolo possano aumentare la produzione di radon", aggiunge il rettore Bassi secondo cui "quello del radon può essere un indizio che va approfondito con attenzione, anche se al momento purtroppo ancora non esiste un sistema per prevedere eventi sismici". Per il futuro il professor Bassi auspica una rete di misuratori il cui dati analizzati potrebbe fornire un modello affidabile. "Bisogna studiare i dati di questo evento senza preconcetti", conclude.
Piazza grande 8 aprile 2009

Come aiutare l'Abruzzo: Donazioni, telefoni, volontariato

L'appello: «Servono soldi, non beni materiali». Ecco come aiutare l'Abruzzo


Approfondimenti
Su Facebook lancia una raccolta fondicon il Milan e Mediaset: è tutto falso
ROMA (7 aprile) - «Servono soldi». La Protezione Civile e la sala operativa delle Misericordie di Firenze hanno lanciato un appello per canalizzare e rendere efficace il grande flusso di aiuti che da tutto il paese si sta muovendo verso l'Abruzzo. «In questo momento non servono aiuti materiali per le popolazioni colpite dal terremoto, ma piuttosto donazioni in denaro. In questa fase si invitano le persone che vogliono aiutare i terremotati a non portare nelle sedi delle Misericordie, come sta già succedendo, abiti, giocattoli o altri oggetti, ma piuttosto a fare una donazione». L'invio di oggetti nei primi giorni di intervento non servono, anzi l'arrivo di materiali può creare solo confusione nella gestione e distribuzione dei beni stessi.Le regole per aiutare bene l'Abruzzo. Il Forum del Terzo settore ha fornito delle linee guida e indicazioni utili per chi volesse aiutare concretamente la popolazione abruzzese. Le forme di aiuto necessarie sono principalmente tre e in questo ordine di importanza: donazioni di denaro, donazione di materiali e generi alimentari, volontari sul posto. Nella donazione di denaro occorre verificare l'utilizzo immediato dei soldi sul territori per iniziative mirate da parte dell'organizzazione beneficiaria. Il secondo consiglio è di preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante. I beni materiali devono essere nuovi o in ottimo stato, mentre i generi alimentari non devono avere confezioni fragili e non accuratamente sigillate. In questa prima fase i volontari devono essere formati alla protezione civile e già organizzati in associazioni. Nel post-emergenza a seconda delle proprie competenze si potrà offrire un contributo mirato.Coordinamento volontari. Le associazioni di volontariato o i singoli volontari interessati a mettersi a disposizione per l'emergenza terremoto possono contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando allo 0852057631.Donazioni tramite le banche. La Confederazione delle Misericordie ha avviato una raccolta di fondi con un conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena, agenzia 6 di Firenze. Il codice Iban per effettuare il versamento è IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036. Intesa-San Paolo, ABI 3069, CAB 05061, conto corrente n. 1000/144, intestato a: "Un aiuto subito – Terremoto dell’Abruzzo". Cod. IBAN: IT 03 B 03069 05061 100000000144. Banca TERCAS SPA "Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo" Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65. Donazioni alla Croce Rossa Italiana. Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.Versamenti con le carte di credito. Per le persone che volessero contribuire con le proprie carte di credito (CartaSì, MasterCard, Visa, American Express) possono chiamare al numero verde di Cartasì: 800 317800 dall'Italia e 02 34980235 dall’estero, e poi tenere la carta di credito a portata di mano e seguire le istruzioni del sistema.Manda un sms al 48580 da Tim, Vodafone, Wind, 3Italia e Fastweb. Le quattro compagnie telefoniche d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile hanno attivato la numerazione 48580 per raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate. Il valore dell'sms è di 1 euro, mentre da domani sarà possibile effettuare una donazione di 2 euro digitando lo stesso numero dal telefono fisso. Per i clienti Fastweb la chiamata è già attiva dalla telefonia fissa e si possono già donare 2 euro. Purtroppo il piano di numerazione nazionale permette di usare numeri molto simili sia per meritevoli operazioni benefiche, sia per attivare servizi ludici molto meno nobili e spesso erogati dagli operatori con modalita' truffaldine. Occorre quindi fare attenzione nella digitazione del numero. L'aiuto di Poste Italiane. Per contribuire all'azione di soccorso a favore delle comunità terremotate, il gestore telefonico PosteMobile ha attivato il numero di solidarietà 377.2048580. Tutti i clienti PosteMobile possono donare 1 euro inviando un sms a questo numero speciale. I clienti che hanno associato alla propria sim Poste Mobile un conto corrente Bancoposta o una carta prepagata Postepay possono donare qualunque importo accedendo ai servizi Semplifica tramite il menù della propria scheda sim, selezionando lo strumento di pagamento associato (Conto Corrente o PostePay) ed effettuando un postagiro al conto corrente postale numero 10 40 0000, oppure effettuando una ricarica sul numero speciale 377.2048580.Sindacati uniti per l'Abruzzo. Cgil, Cisl e Uil hanno aperto il conto corrente bancario n. 12.000 intestato "CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009" presso UGF Banca, filiale 157 Roma , con codice IBAN IT23WW0312705011CC1570012000, sul quale far confluire la raccolta, che costituirà un fondo da utilizzare per affrontare i gravi problemi relativi alla ricostruzione.Unità di crisi della Coldiretti. L'unità di crisi della Coldiretti sta coordinando le iniziative di solidarietà che si sono messe in moto in tutte le sedi della maggiore organizzazione agricola italiana con la spedizione di prodotti di prima necessità. A tal fine è stata aperta la casella di posta elettronica sisma.abruzzo@coldiretti.it dove possono essere veicolate le informazioni in merito alle offerte di aiuto per i prodotti alimentari alle persone ed alle aziende agricole colpite dal disastroso sisma.Il mondo del calcio si mobilita. Il Napoli, il Pescara e il Catania hanno annunciato che devolveranno l'intero incasso del prossimo turno di campionato interamente alle popolazioni colpite. All'asta la maglia dei calciatori della Roma. L'ufficio stampa della società giallorossa ha messo a disposizione del programma radiofonico Te La Do Io Tokyo (Centro Suono Sport 101.5) le loro maglie autografate per un'asta di beneficenza. I fondi raccolti dalla trasmissione serviranno per l'acquisto di due camper da riempire di aiuti e donare agli abitanti di Onna. Già dopo un'ora dal lancio dell'iniziativa è stata raggiunta la cifra per uno dei mezzi. Il contributo dell'Università. Per versare il proprio contributo la CRUI ha aperto un apposito conto. Si chiama UNIVERSITÀ EMERGENZA TERREMOTO e l'IBAN è IT 80 V 03226 03203 000500074995.La musica per l'Abruzzo. Anche il mondo della musica ha iniziato a mobilitarsi offrendo un sostegno economico all'Abruzzo. Un concerto per i terremotati. L'idea è partita Franz Di Cioccio, leader e cantante della Premiata Forneria Marconi di origine abruzzese, che ha lanciato un appello ai suoi colleghi per partecipare a un concerto di raccolta fondi da destinare alle famiglie più colpite: «So che la tenacia che sento nello spirito della mia terra ha solo bisogno di essere accompagnata da un gesto di solidarietà, che faccia sentire alla popolazione che non è sola con la sua disperazione. Aiutatemi ad aiutarli». Intanto Biagio Antonacci ha devoluto l'intero incasso del concerto di ieri sera al Palalottomatica di Roma. La raccolta di Sky. Tutti i telespettatori e gli utenti del sito SKY.it sono invitati a dare il loro aiuto concreto versando il loro contributo sul numero speciale di conto corrente denominato Sky per l'Abruzzo: Codice Iban: IT 22 O 03226 01606 000500074972.Un milione di euro dai bookmaker. L'agenzia di scommesse Stanleybet donerà un milione di euro al Comune de L'Aquila per opere di pubblica utilità legate alla ricostruzione post-sisma.

Il mattino 7 aprile 2009

ARTICOLI CORRELATI:

SUPPORTO PSICOLOGICO AI BAMBINI: DECALOGO SAVE THE CHILDREN

TELEFONI EMERGENZA: TUTTI I NUMERI

martedì 7 aprile 2009

Terremoto, nuova forte scossa all'Aquila avvertita anche a Roma

martedì 7 aprile 2009 20:01

L'AQUILA (Reuters) - Una forte scossa sismica, la cui intensità non è ancora precisata ma avvertita in modo più forte di quelle che finora hanno seguito il terremoto della scorsa notte in Abruzzo, ha provocato crolli e panico ed è stata percepita nettamente anche a Roma.
Lo riferiscono testimoni Reuters.
"Ero a poca distanza dalle macerie della casa dello studente. C'è stata un'altra forte scossa. Ci sono stati crolli in una struttura alle mie spalle. Ho visto gente nel panico tentare di telefonare", ha detto un corrispondente.
I giornalisti che si trovavano presso la scuola della guardia di finanza alle porte dell'Aquila - dove è allestito il centro di coordinamento della protezione civile e la sala stampa - sono fuggiti in strada per lo spavento.
"Ho sentito un boato. La scossa era molto più forte di quelle sentite finora", ha detto una reporter Reuters al telefono. "I giornalisti sono fuggiti in strada".
La scossa, durata una decina di secondi, è stata avvertita con forza anche a Roma. Non è stato possibile finora accertare la magnitudo.

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto all'Aquila: esatte le previsioni di Giuliani pero' denunciato dalla Protezione Civile per procurato allarme

VIDEO INTERVISTA GIAMPAOLO GIULIANI

'ESPERTO DENUNCIATO CONFERMA:'IL DISASTRO ERA PREVEDIBIL

E'Giampaolo Giuliani, ricercatore dei laboratori del Gran Sasso gia' un mese fa aveva anticipato il 'sisma disastroso'. E oggi, malgrado i rimbrotti del capo della Protezione civile che si era arrabbiato contro quegli 'imbecilli che diffondono notizie false', questo studioso fuori dagli schemi conferma che il disastro si poteva prevedere. Invece, il ricercatore non e' stato creduto e si e' pure beccato una denuncia per procurato allarme. In una intervisa al corriere.it Giuliani ribadisce senza tentennamenti:'C'e' il rischio che domani mi mettano in galera - dice - ma confermo: non e' vero, e' falso, che i terremoti non si possono prevedere. Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi. Da tre giorni - continua- vedevamo un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza. E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto ce ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato. Abbiamo vissuto la notte piu' terribile della nostra vita, sono sfollato anche io... Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previsti'. Intanto il ministro dell'interno Maroni ha annunciato che sono in arrivo migliaia di agenti delle forze dell'ordine a presidiare i territori terremotati. autore: redazioneid: 6543

domenica 5 aprile 2009

Convegno Estrema Destra Milano: Convegno iniziato all'hotel Cavalieri



MILANO: CORTEO FORZA NUOVA, ARRIVATI PARTECIPANTI

Milano, 5 apr. - (Adnkronos) - Sono circa 200 le persone che, a bordo di 4 autobus, sono arrivate in piazza Missori e hanno fatto ingresso nell'hotel Cavalieri dove si terra' il convegno organizzato da Forza Nuova. Almeno 200 le persone che, in modo ordinato, sono entrate nell'albergo. Tra loro anche diverse donne. Solo una bandiera di Forza Nuova e' stata fatta sventolare, poi i partecipanti al convegno sono entrati. Poco prima si era levato qualche saluto romano quando e' arrivato il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore.
Intanto, continua a sorvolare su piazza Missori, completamente blindata, un elicottero. A poche centinaia di metri in linea d'aria e' in corso l'happening culturale organizzato dalle associazioni di partigiani e dei centri sociali. Sono diverse le decine di manifestanti che in piazza della Scala manifestano per una "Milano antifascista".






COMUNICATO STAMPA HOTEL DEI CAVALIERI - MILANO, 3 APRILE 2009

Dall’uscita della notizia che domenica 5 aprile l’Hotel Dei Cavalieri ospiterà il convegno “La Nostra Europa: popoli e tradizione contro le banche e poteri forti” ,che doveva tenersi in un’altra sede, abbiamo ricevuto telefonate e mail intimidatorie che invitavano a boicottarci e una quantità di minacce di propaganda negativa nei

confronti del nostro Hotel ma soprattutto del personale che ci lavora.

Il valore democratico di tutto ciò si commenta da solo, ma desideriamo comunque fare una precisazione: l’Hotel Dei Cavalieri è una struttura alberghiera e non una sede istituzionale o un luogo pubblico. Il suo obiettivo aziendale è l’accoglienza degli Ospiti.

Chi lavora in un Albergo non può permettersi di selezionare la Clientela e di scegliere chi può entrare e chi invece deve restare fuori semplicemente sulla base di considerazioni personali: questo mi piace, invece quello no; quello politicamente la pensa come me oppure no; lui è bianco e l’altro e di colore ecc.

Nel corso dei suoi sessant’anni, all’Hotel Dei Cavalieri, hanno avuto luogo conferenze e hanno soggiornato migliaia di persone da tutte le parti del mondo, di tutte le confessioni politiche e religiose e a nessuno è stata rifiutata l’ospitalità solo perché”non gradito” dall’ hotel o da gruppi di clienti potenziali.

Il gradimento sulle persone pericolose non può ne deve essere fatto dall’albergatore,dal suo direttore o da un commerciale ma, semmai, dalle autorità preposte alla sicurezza di un paese.


In quanto albergo sottolineiamo che accogliere un Ospite non significa condividerne principi e filosofia ne sostenere le sue idee. Poiché il nostro mestiere non è “discriminare” ma offrire ospitalità.

Direzione Hotel dei Cavalieri

BERLUSCONI: "I MINISTRI STAVANO AL CESSO" (VIDEO)

Raduno Forza Nuova a Milano: attivisti europei scortati dalla polizia


Raduno dell’ultra-destra Attivisti europei scortati dalla polizia
Annullato un sit-in: non vogliamo tensioni


MILANO—Saranno scortati come ultras in trasferta. Autobus seguiti dalla polizia attraverseranno Milano per portare in centro, all’hotel Dei Cavalieri, i rappresentanti dell’estrema destra europea che sono arrivati in città per partecipare al convegno organizzato da Forza Nuova su Popoli e tradizione contro banche e poteri forti. Una città blindata, con un contingente di forze dell’ordine che dovrebbe arrivare a oltre 1.300 uomini tra polizia e carabinieri, a cui si aggiungeranno circa 600 vigili. Alle contromanifestazioni dovrebbero partecipare fra le 3 e le 5 mila persone. L’arco della protesta è larghissimo: dalle sinistre, alla Cgil, all’Udc, alle comunità ebraiche italiane, ai 55 eurodeputati che hanno firmato l’appello promosso dall’Associazione partigiani contro «il raduno delle destre che rappresenta uno sfregio per Milano».
Sarà una lunga giornata. E ieri sera è arrivato il primo cambio di programma in extremis. Per la mattinata Forza Nuova aveva annunciato un presidio (non autorizzato) alla basilica di Sant’Ambrogio. Bruno Gollnisch, segretario generale del Front National, processato dai tribunali francesi per le sue frasi del 2004 sulle camere a gas, avrebbe dovuto seguire la messa accanto a Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Ragioni di ordine pubblico hanno «consigliato» di annullare l’appuntamento. Alle 15 ci sarà il convegno; alle 18,30 un presidio davanti alla Borsa (anche questo non autorizzato). Nelle stesse ore, a poche centinaia di metri, tra la Loggia dei Mercanti e piazza Scala, si riuniranno prima l’Anpi per «commemorare le vittime del nazifascismo», poi centri sociali e partiti della sinistra per un «happening culturale» con Moni Ovadia e Bebo Storti.
Il rischio è che pezzi di manifestazione si stacchino per cercare lo scontro con i gruppi neofascisti (a Milano sono arrivati anche il British national party, che tra i propri cardini costitutivi ha l’opposizione all’«immigrazione non-bianca» in Gran Bretagna, e il Proti Grammi cipriota). La gestione della piazza sarà in mano alla questura di Milano, che può contare su alcuni tra i dirigenti di ordine pubblico più esperti e preparati del Paese. Previsto un cordone di sicurezza per il passaggio degli autobus di Forza Nuova. Nel pomeriggio resterà chiusa anche la fermata del metrò Missori, vicina all’hotel del raduno.


Le forze politiche hanno continuato anche ieri a scambiarsi accuse: «Mi auguro che non si debba vivere una giornata da anni Settanta», ha attaccato il presidente della Provincia, Filippo Penati: «Il sindaco Moratti ha sottovalutato il rischio. Se si vivrà una giornata di violenze, le responsabilità saranno chiare». Il vice sindaco, Riccardo De Corato, ha ribattuto: «Penati è ormai patetico e vaneggia». Il sindaco Letizia Moratti ha definito la riunione dell’ultradestra una «manifestazione di idee». Un militante di Forza Nuova raccomandava ieri sul forum del movimento: «Mi raccomando, vestiti da persone normali, e atteggiamenti da militanti politici, non da banda ».

Corriere della Sera Gianni Santucci05 aprile 2009


Oggi convegno e presidio, si temono scontri. La Moratti: manifestazione di ideeAppelli e raccolte di firme. Circa 1000 poliziotti per evitare contatti con i centri sociali

Forza nuova in piazza tensione a Milano

di ORIANA LISO

MILANO - Europarlamentari, partigiani, rappresentanti della comunità ebraica, politici, società civile: da giorni gli appelli, le raccolte di firme, le richieste al prefetto si moltiplicano. I timori e le contrarietà sono tutte concentrate sull'appuntamento di oggi in un hotel in pieno centro dove si terrà un convegno che Forza nuova, la formazione politica di ultradestra di Roberto Fiore, presenta come la prima grande occasione per parlare di "popoli e tradizione contro banche e poteri forti" con gli esponenti di alcune formazioni gemelle del resto d'Europa. Un convegno fortemente contestato, che è solo la punta di una giornata di presidi, contromanifestazioni e incontri (come quello con il leader storico delle Br Renato Curcio al centro sociale Cox 18) che vedrà per strada tra i 700 e i 1200 uomini delle forze dell'ordine. Schierati in più punti per evitare gli scontri temuti e ipotizzati, disposti come scorta degli autobus dei militanti di destra che dal concentramento di piazzale Loreto arriveranno in piazza Missori (la fermata della metropolitana nella piazza sarà chiusa per tutto il pomeriggio), ma anche per controllare presidi non autorizzati dal vago sapore di provocazione. Il convegno di Forza Nuova - che doveva tenersi al centro congressi delle Stelline, ma viste le polemiche i gestori della struttura hanno deciso di ritirare la disponibilità - ha raccolto in questi giorni l'opposizione, tra gli altri, di 55 europarlamentari e delle comunità ebraiche. Ma da parte delle istituzioni cittadine è arrivata una secca decisione di non intervento. "Sono manifestazioni di idee, se non ci sono problemi di ordine pubblico io non mi sento di intervenire", aveva detto il sindaco Moratti. Ma se la libertà di espressione ha "salvaguardato" il convegno in un luogo privato, resta il problema di due presidi annunciati da Fiore: uno alle 11 davanti alla chiesa di Sant'Ambrogio, l'altro alle 18,30 in Cordusio (dove, però, potrebbero radunarsi già prima i militanti di Fn che non troveranno posto nella sala del convegno): per entrambi non è stata chiesta un'autorizzazione che, comunque, verrebbe quasi sicuramente negata.
OAS_RICH('Middle');
È una difficile scacchiera, infatti, quella che dovranno coprire le forze dell'ordine per evitare incidenti. Alle 11 l'Anpi sarà alla Loggia dei Mercanti a commemorare le vittime del nazifascismo; alle 15 avrà inizio il convegno all'Hotel dei Cavalieri e, contemporaneamente, l'happening culturale con centri sociali, partiti della sinistra, attori e varie personalità in piazza della Scala; alle 15,30 in via Conchetta Curcio parteciperà al convegno sul sociologo Lapassade; infine, dalle 18,30 in poi, il presidio, se verrà loro concesso, di Fn in Cordusio.
La Repubblica 5 aprile 2009

Yoox

0.1 Special banner