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domenica 8 novembre 2009

Marrazzo, indagini sul sondaggista Crespi che spedì sms per avvertire del video

Luigi Crespi, che anni fa lavorò per Berlusconi, forse sarà sentito dagli investigatori
Marrazzo, indagini sul sondaggista che spedì sms per avvertire del video
Nuovi verbali: il pusher accompagnato dai carabinieri

di ELSA VINCI e MARINO BISSO

ROMA - Un sms inviato dal sondaggista Luigi Crespi a svariati giornalisti e pare rigirato anche a politici del centrodestra del Lazio. Già a fine settembre erano in molti a essere stati informati dell'esistenza di un video che ritraeva l'allora governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo in compagnia di trans. La procura che indaga sul ricatto ai danni dell'ex presidente non l'ha ancora acquisito. Ma presto lo farà. L'esistenza del messaggio è stata già confermata da alcuni giornalisti. E anche Crespi, in passato sondaggista di Berlusconi, potrebbe essere sentito dagli investigatori che vogliono comprendere come e perché fosse a conoscenza del video e se ne fosse stata proposta la vendita a esponenti del centrodestra, avversari politici in Regione di Marrazzo.

Il filmato sarebbe diverso da quello girato in via Gradoli, il 3 luglio, dove si vede Marrazzo con il trans Natalie e la cocaina. Gli investigatori ritengono che si possa trattare invece del secondo video, con due trans, a cui fa riferimento invece Brenda che però aveva dichiarato agli inquirenti di non averlo più. Le trattative e l'ipotesi di ricettazione sono i prossimi passi su cui si muove la procura che è intenzionata a contestare nuove accuse ai quattro in carcere con l'accusa di aver rapinato l'ex governatore.

Per gli inquirenti il video con trans e coca fu realizzato dai carabinieri e non da Gianguarino Capasso, il pusher dei trans. La conferma arriva da un cittadino romeno, forse un confidente, ascoltato dagli investigatori del Ros e dai pm Giancarlo Capaldo e Rodolfo Sabelli. I quattro carabinieri sono sospettati anche di altri gravi reati. Per gli investigatori avrebbero "coperto" una banda di romeni specializzata in rapine in villa e appartamenti nei quartieri residenziali di Roma Nord ai danni di imprenditori, giornalisti e personaggi dello spettacolo. Tra questi forse anche Renzo Arbore. continua a leggere

giovedì 19 febbraio 2009

Fallimento Hdc, rinvio a giudizio per Confalonieri e altri 17

Il giudice per l'udienza preliminare di Milano, Giovanna Verga, ha rinviato a giudizio 18 imputati, tra cui il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, nel procedimento per il fallimento di Hdc, la società che faceva capo al sondaggista Luigi Crespi.
Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie, precisando che Confalonieri è accusato solo di favoreggiamento e non di bancarotta.
Nel settembre 2005, Crespi, già titolare della società di comunicazione Hdc, era finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta fraudolenta sul fallimento da 35 milioni di euro della società.
Gli investigatori sospettano che siano stati distratti illecitamente fondi dai bilanci Hdc del 2001 e 2002.
Tra gli altri rinviati a giudizio dal gup milanese ci sono anche l'ex AD di Banca Popolare di Lodi, oggi Banco Popolare Gianpiero Fiorani, lo stesso Crespi, Alfredo Messina vice- presidente di Mediolanum ed Enrico Fagioli ex AD di Efibanca.

lunedì 16 febbraio 2009

Elezioni Sardegna: Red Tv annuncia chi ha vinto

SARDEGNA: RED TV, SORU GOVERNATORE, PDL COALIZIONE VINCENTE


(ASCA) - Roma, 16 feb - Renato Soru riconfermato presidente della regione Sardegna. Lo dice a Red Tv, emittente di area dalemiana, Luigi Crespi, direttore dell'Istituto Crespi sostenendo che il governatore uscente avrebbe vinto ''dell'1.5%. Renato Soru, sara' riconfermato governatore''.

''Ormai - aggiunge - lo possiamo dire perche' le urne sono chiuse: ha vinto Soru con un margine di un punto e mezzo mentre la coalizione vincitrice e' quella del centrodestra''.

Crespi ha poi spiegato che ''la differenza tra il voto di lista nel centrodestra e quello a Cappellacci, che e' mancato, sta negli elettori dell'Udc, Riformisti, sardi d'azione e del Nuovo Psi che hanno votato la loro lista ma poi, in molti casi, hanno votato Soru anziche' Cappellacci, identificato con Berlusconi''.

Insomma, secondo il regolamento elettorale vigente in Sardegna, conclude Crespi, ''con il premio di maggioranza per il candidato presidente, risulterebbe certamente vincente Soru'', precisando che il margine d'errore e' in una forchetta del 3%.

red-fdv/sam/ss

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