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giovedì 20 agosto 2009

Angelina Jolie di Bari:"Silvio come Gesù"

Il suo nome è spuntato nell'inchiesta barese su Tarantini e sul giro di ragazze
da portare alle cene di Berlusconi. E ora Graziana Capone parla a Novella 2000

"Mi sento la più vicina a Silvio
Lui come Gesù, io forse la nuova Veronica"

Definisce se stessa "Alice nel Paese delle meraviglie", mentre la D'Addario
è "l'angelo caduto all'inferno". Frecciate anche contro la Arcuri: "Si faceva pregare..."


"Mi sento la più vicina a Silvio Lui come Gesù, io forse la nuova Veronica"

Graziana Capone

ROMA - Il nome di Graziana Capone - nota alle cronache anche come "la Angelina Jolie di Bari" - è spuntato a luglio nell'inchiesta pugliese su Gianpaolo Tarantini, e sul suo ruolo di reclutatore di presenze femminili per le cene a Palazzo Grazioli o Villa Certosa. Lei aveva ammesso subito l'"amicizia" col premier, negando però risvolti mercenari: "Non tutti sono in vendita", aveva scritto su Facebook. Ma adesso, intervistata da Novella 2000, Graziana si mostra molto più prodiga di particolari. Raccontando la sua infatuazione per il "presidente", che paragona addirittura a Cristo: come Gesù, spiega, "lui dice 'Lasciate che i fanciulli vengano a me'"...

Per il resto, nella lunga chiacchierata col giornale di gossip, la giovane donna rivendica - come aveva già fatto coi cronisti di Repubblica qualche settimana fa - il suo ruolo di favorita di Papi ("ma io non lo chiamo così", precisa): "Nel posto più vicino al cuore, alle sue cene, lui vuole me". Forse perché, aggiunge "somiglio a Veronica Lario". Un paragone, questo, che sembra non imbarazzare affatto la volitiva ventiquattrenne. Protagonista, secondo quanto emerso a margine dell'inchiesta barese, di un week end al centro Messegué di Todi, chiuso ai clienti "normali", e interamente a disposizione sua, del premier e di altre due ragazze.

E varie settimane dopo queste rivelazioni la linea seguita da Graziana è la stessa: lei e Silvio sono legati da una bella, affettuosa amicizia. Che continua, e che continuerà: "Magari sarò la nuova Veronica", azzarda. Poi spiega: "Quello col presidente è un rapporto assiduo, ci sentiamo moltissimo al telefono". Lei stessa lo definisce "un grande seduttore, eccome se lo é"; anche se, facendo un piccolo passo falso rispetto alla difesa a tutto campo del Cavaliere, ammette di non aver portato alle cene berlusconiane sua sorella più piccola "perché tendo a preservare le persone che amo".

Ma non è solo un gran seduttore, Silvio, nelle parole della Capone. Visto che a un certo punto i suoi toni si fanno quasi mistici: interpellata sul perché lui si circondi sempre di giovani, specie di sesso femminile, spiega che il suo è una sorta di evangelico "lasciate che i fanciulli vengano a me. Il presidente , come Gesù, dà ai giovani un'idea di concretezza, trasmette energia". Segue ulteriore citazione religiosa: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Forse è per quest'aura di santità, di autorevolezza, quasi di infallibilità che la ventiquattrenne confessa candidamente a Novella di aver chiesto a lui il "permesso" di dare l'intervista.

Non con tutti, però, Graziana è così prodiga di belle parole. Ad esempio, passando a Patrizia D'Addario, sembra di precipitare dal paradiso berlusconiano al girone dei peggiori peccatori: "Lei è l'angelo caduto all'inferno, io sono Alice nel Paese delle meraviglie". Anche verso Tarantini non è tenera: "Non mi ha mai convinto". E infine una frecciatina a Manuela Arcuri: "Per la cena di Natale a Palazzo Grazioli Tarantini la chiamò: ma lei faceva la capricciosa, diceva 'non so'... Avrebbe voluto un invito diretto del presidente".

Quanto al futuro, la Capone dice che non le spiacerebbe una nomina a ministro. Ma può anche darsi che finirà a fare l'attrice, il magistrato o l'avvocato: "Ma solo per sostituire Ghedini", puntualizza.

(la repubblica20 agosto 2009)

domenica 26 luglio 2009

Berlusconi/D'Addario: Anche l'"Angelina Jolie" di Bari alle feste di Silvio

L CASO/ Graziana Capone invitata da Tarantini nella residenza del premier
La modella scrive su Facebook: "Non tutto è in vendita e odio la droga"

E la "Angelina Jolie" di Bari ammette
"Io alle feste di Silvio, che male c'è?"

di PAOLO BERIZZI e GIULIANO FOSCHINI



Graziana Capone

BARI - "Sì, sono stata alle feste di Berlusconi. Non ci vedo nulla di male o di sconveniente. E se da me vuole sapere chissà cosa, non le posso essere utile. Io ho già una mia carriera ben avviata, con certe cose o certe persone non ho niente a che vedere...". Graziana Capone, barese, ha 24 anni. Fa la modella e l'attrice. E' una delle protagoniste dell'ultimo spot Campari. Bellezza da copertina - gli amici la chiamano "Lara Croft", il personaggio immaginario interpretato al cinema da Angelina Jolie, alla quale Graziana effettivamente assomiglia - si è appena laureata in Giurisprudenza all'università di Bari.

Famiglia di costruttori, il suo nome spunta nell'indagine del pm Giuseppe Scelsi sul giro di escort e di ragazze immagine che Gianpaolo Tarantini - accusato anche di favoreggiamento della prostituzione - portava al premier Silvio Berlusconi. A Palazzo Grazioli e a villa Certosa. E la Capone a Repubblica conferma: "Ok, ma non vedo quale sia il problema. Io non mi devo difendere da niente. Il fatto che una ragazza sia andata a queste feste non significa nulla".

Dagli atti dell'inchiesta emerge che il tramite tra Graziana e il presidente del consiglio è stato proprio Tarantini. L'imprenditore barese - stando alle testimonianze di altre ragazze coinvolte nella vicenda, dopo Patrizia D'Addario a parlare fu la sua amica Barbara Montereale - corrispondeva alle "ospiti" un gettone di 1000 euro per le trasferte a casa del premier. Il quale - sempre secondo il racconto di alcune invitate - avrebbe poi provveduto a consegnare personalmente una busta "a chi restava con lui". Su questo si concentra l'attività della Guardia di Finanza.

"Conosco Tarantini e conosco anche Toto Castellaneta" (l'avvocato d'affari barese che nelle intercettazioni parla con il suo amico Tarantini affrontando spesso l'argomento ragazze da portare alle feste di Berlusconi, ndr) - ammette Graziana Capone. Sui risvolti giudiziari del Bari-gate la modella dice di non volere entrare nel merito. Però di una cosa è convinta: "Sono state dette e scritte molte cattiverie. E mi dispiace".

Il primo che difende è proprio Berlusconi. Lo fa anche su Facebook, tra foto posate e ragionamenti come questo. "Com'è che non capite che sono tutte montature da parte di donne e uomini miserevoli! Vergogna! Con tutto quello che può permettersi il presidente doveva rimanere con uno squillo da max 30 euro? Ma per favore!". Il riferimento, è chiaro, è alla notte di sesso tra Berlusconi e Patrizia D'Addario.

Chi conosce Graziana Capone la descrive come una ragazza dal carattere determinato, culturalmente non sprovveduta, nonostante la giovane età. Una molto corteggiata e a cui piace la bella vita. E' lei stessa, però, a fissare dei paletti. Anche in questo caso sembra voler prendere le distanze da altre ragazze entrate nello scandalo dei festini a casa del presidente del consiglio. Scrive ancora su Facebook: "Potrai pagare tutti i conti, sfilare nelle migliori auto per i centri delle città più belle del mondo... ma non tutto è in vendita: il rispetto non si compra!".

Sulla cocaina, al centro di un altro filone dell'indagine barese, è addirittura tranciante: "Io mi godo la vita ma odio la droga, e non stimo la gente che ne fa uso. Ho avuto e ho la possibilità di frequentare persone di alto livello, ma su certe cose non transigo".

Un paio d'anni fa alla Capone offrirono un posto da tronista alla trasmissione di Maria De Filippi. Rifiutò. "A me interessa fare cinema, non queste cose", disse agli amici. Comparsate qua e là in alcune fiction targate Mediaset. I provini tra Milano, Roma e Bologna. In mezzo, gli inviti di Tarantini. Ai quali però non seppe resistere. Come altre due starlette. Anche loro identificate dal pm Scelsi nel gruppo Tarantini. Barbara Guerra e Licia Nunez. Entrambe nell'orbita Mediaset. Entrambe portate dal giovane imprenditore - secondo l'indagine - nella beauty farm di Mességué in un week end in compagnia di Berlusconi. La Nunez, al secolo Lucia Del Curatolo, trentenne di Barletta, Tarantini ha negato di conoscerlo.

(La Repubblica 26 luglio 2009)

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