martedì 27 novembre 2007

The Idler: "Cento lavori orrendi"



Il lavoro che ti aliena!


Avete mai sentito qualcuno lamentarsi del suo lavoro? Le cause possono essere molteplici: “Devo alzarmi presto, sono stressato, sovraccarico di lavoro, non sono motivato, mi sento sottopagato, poco apprezzato, non mi piace quello che faccio, l’ambiente è opprimente…” A volte i motivi sono inconsistenti, abbiamo infatti una certa attitudine al “lamento facile”! Accade così che alzarsi al mattino e andare a lavoro diventi una grande fatica e nessuna sveglia riuscirà ad aiutarvi…i virus dell’inerzia e del piangersi addosso, piuttosto pericolosi, stanno prendendo il sopravvento.

Ci sono però lavori veramente strani, frustranti…e decisamente alienanti.

Dam Kieran ha raccolto in “Cento lavori orrendi”, le esperienze riportate sul sito inglese The idler, dei lavori britannici più alienanti ottenendo una classifica dei mestieri più repellenti.

Ecco alcuni dei mestieri più strani e decisamente usuranti soprattutto dal punti di vista psicologico:


• SELEZIONATRICE DI PATATINE: rispondendo ad un annuncio come “addetto alla qualità” ci si può trovare a lavorare in piedi, dalle 15.00 alle 23.00, per selezionare attentamente patatine bollenti che scorrono su un nastro trasportatore, scartando quelle che presentano imperfezioni. Naturalmente tale compito è svolto a mani nude, senza indossare una retina per i capelli e senza che nessuno controlli o almeno consigli di lavarsi le mani prima delle operazioni…avete voglia di patatine?

• L’AMMAZZA SALMONI: otto ore di lavoro al giorno impegnati a calare una mannaia sulla testa dei pesci. Un mestiere sanguinario, ripetitivo e con effetti comprensibilmente alienanti. L’ambiente di lavoro? L’aria è veramente insalubre in questi stabilimenti….

• IL FORA-TORTE: Turni di lavoro, anche notturni, di 10 ore, in piedi davanti ad un nastro trasportatore a forare torte, quelle che troviamo nei supermercati, con una bacchetta metallica in mano, una torta ogni 43 secondi

• CONTROLLORE DI PISELLI: In un’azienda alimentare il controllore di piselli, per 7.60 euro all’ora, osserva per tutto il suo turno di lavoro il nastro trasportatore di piselli per individuare quelli neri. E’ sicuramente uno dei lavori più noiosi…

• ALLEVATORE DI LARVE: Trascorre la sua giornata di lavoro tra il cattivo odore e il rumore di larve e mosche, con una paga di 3,30 euro all’ora.



• IL COPIATORE DI ASSEGNI: ricopia al computer i lunghi codici e le cifre riportate su più e 300 assegni al girono, con una paga di 6,50 euro all’ora, per permettere agli istituti di credito di verificarne l’autenticità.

• L’INVIATORE DI E-MAIL SPAZZATURA: invia centinaia di e-mail con testi insensati al computer per una casa editrice che si occupa di spazzatura digitale

• L’ISPETTORE DI POLLI: sorveglia una ventina di gabbie con 20-30 polli ed interviene in caso di necessità: quando il pollo zoppo è beccato dai compagni tocca all’ispettore di polli porre fine alla sua vita.


• IL GIRA-SPARTITI: Il lavoro richiede conoscenza musicale e grande umiltà, consiste nel girare le pagine degli spartiti ai musicisti durante un concerto

• ADDETTO PULIZIE SILOS: “qualcuno deve pur farlo”…ecco lo spalatore di liquami. Il lavoro consiste nello spalare i liquami di tutti gli animali della fattoria depositati sulla superficie, per un salario di 3,35 euro all’ora.

• ESAMINATORE DI SPERMA: L’analisi di sperma ha un fine diagnostico ma come racconta Heather Cernette che esamina 400 campioni al giorno, per un salario di 12 euro, l’odore è nauseante…

• LA TELEFONISTA PORNO: passa la giornata ad ascoltare fantasie sessuali, è l’emblema del lavoro alienante e spersonalizzante!

Siete ancora sicuri di non apprezzare il vostro lavoro?


D. Kieran, prima di diventare direttore della rivista “The Idler” ha lavorato come ammazza tacchini, sguattero, estirpatore d’erbacce…adesso è uno dei maggiori esperti di questi lavori veramente strani!


Il messaggio non è un invito a lasciare velocemente il proprio lavoro fuggendo, se è possibile, il più lontano possibile abbandonandosi all’ozio…è quello di riorganizzare il lavoro rendendolo più umano.

Non vi resta allora che riflettere bene…voi cosa volete fare “da grandi”?

ANTONELLA MARSENO

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