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martedì 9 giugno 2009

Elezioni, il potere della televisione: Tg determinanti nella scelta del voto

Secondo il Censis il piccolo schermo condiziona le decisioni
Solo un quarto degli elettori si affida ai giornali. I giovani guardano a Internet


ROMA - E' ancora la televisione il principale mezzo utilizzato dagli italiani per formarsi un'opinione politica. Mentre solo un quarto degli elettori si e' affidato ai giornali mentre Internet rappresenta ancora la fonte di informazione per una fetta minoritaria del corpo elettorale, eccetto che tra i giovani.

Secondo un'indagine del Censis, durante la campagna elettorale il 69,3% degli elettori ha formato la sua scelta attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali. I Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%).

Al secondo posto si piazzano i programmi televisivi di approfondimento giornalistico a cui si e' affidato il 30,6% degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone piu' istruite (il dato sale, in questo caso, al 37%) e residenti nelle grandi citta', con piu' di 100.000 abitanti (con quote che oscillano tra il 36% e il 40%), mentre i giovani risultano meno coinvolti da questo format televisivo (il 22,3% nella classe d'eta' 18-29 anni).

Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elettori (il 34% tra i piu' istruiti, e il dato sale ad oltre un terzo degli elettori al Nordest e nelle grandi citta', e raggiunge il 35% tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti).

I canali Tv ''all news'' sono stati seguiti dal 6,6% degli italiani prossimi al voto (soprattutto maschi, 9,3%, e piu' istruiti, 10,2%). Solo il 5,5% si informa attraverso i programmi della radio, il cui ascolto e' apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi (12,1%).

Il confronto con familiari e amici, resta fondamentale per il 19% degli elettori, in particolare per i piu' giovani (18-29 anni: 26%), residenti nel Mezzogiorno (22,2%) e nei centri urbani minori (citta' con 10.000-30.000 abitanti: 22,5%).

Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.) e' stato utilizzato dal 10,9% degli elettori, con una punta di attenzione al Nordest (17,4%). La partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche dei partiti rappresenta invece un canale preferenziale per una quota residuale di elettori (il 2,2%), che diminuisce ulteriormente tra i piu' giovani (18-29 anni: 0,7%).

Internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale, per formarsi un'opinione solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si e' collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione. Il dato aumenta solo tra gli studenti: il 7,5% si e' collegato ai siti Internet dei partiti e il 5,9% ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.

(la repubblica 9 giugno 2009)

martedì 20 maggio 2008

Dieci modi di cambiare il mondo attraverso i social network


Un blogger famoso, Max Gladwell, ha elencato i network più importanti

Grazie ai siti social si può anche cambiare il mondo: basta frequentare quelli giusti

(da http://sustainablog.org)
Facebook, MySpace, Digg, Twitter: sono siti della cosiddetta seconda generazione di Internet e sono una fucina di nuove idee, sono laboratori di intuizione e scoperte, sono posti virtuali in grado di dare un orientamento significativo sulla direzione che sta prendendo il mondo, su quello che la gente mediamente pensa e spera. Insomma, ormai l'hanno capito anche gli Amministratori Delegati delle multinazionali e iniziano a prenderli sul serio, ma esistono altri siti meno noti o canali dei siti più famosi, dedicati alle grandi cause ambientali, sociali, etiche. Lì si può innanzitutto sapere quali sono le grandi battaglie in corso per cambiare il mondo e in secondo luogo si possono direttamente supportare le grandi cause.

I SITI GIUSTI -Max Gladwell spiega quali sono i siti sociali più giusti per lasciare un segno nella società, a seconda dell'ideale che sta più a cuore, ed elenca i motivi per cui è utile frequentarli.

ALCUNI ESEMPI – Nella sezione Causes di Facebook si possono sostenere alcune delle grandi campagne ecologiche attualmente in corso, soprattutto in tema di spreco e di riciclo. Su DankApps gli utenti possono invece contribuire, con idee o donazioni, alla lotta contro il riscaldamento climatico o a quella contro l'Hiv e contro i tumori al seno. Anche in campo professionale esiste un sito di nicchia, JustMeans, che pur essendo meno noto di Linkedin, costituisce un'importante community professionale con un taglio decisamente attento alla responsabilità sociale: le informazioni e le iniziative a sostengo di una cultura socialmente responsabile non mancano e gli utenti possono discuterne e sostenere le idee più convincenti. Sempre in tema di ambiente è nato recentemente un nuovo canale di Twitter chiamato greenstream, che raccoglie le iniziative a tema e offre originali opportunità di vivere in modo verde. Poi c'è Hugg.com, versione eco-friendly del più celebre Digg dove gli utenti possono determinare, votare e commentare l'agenda ambientale. C'è un sito di social networking persino per gli artisti, dove le celebrità possono collegarsi alle organizzazioni impegnate nelle grandi cause: si chiama Make the Difference Network ed è stato promosso dall'attrice Jessica Biel proprio per far dialogare il mondo dello spettacolo con i protagonisti dell'impegno sociale. Tra i tanti esempi c'è persino una versione a tema della celeberrima wikipedia: si chiama PlayGreen ed è un luogo virtuale dove ciascuno (nel pieno rispetto della filosofia wiki) può regalare il proprio contributo per un mondo migliore. Si possono scrivere articoli su come costruire un pc eco sostenibile o condividere informazioni su malattie, energie alternative, riscaldamento globale. Ogni idea e ogni tassello di conoscenza è ben accetta, con l'unico obiettivo di un pianeta migliore.

Corriere della Sera Emanuela Di Pasqua
13 maggio 2008

Yoox

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