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mercoledì 24 novembre 2010

FEDE PRESO A PUGNI "DALL'AMARO GIULIANI".STOICO, VA IN ONDA LO STESSO


Milano, Fede aggredito pugni in un ristorante
L'aggressione da parte dell'imprenditore Giuliani, dell'omonimo amaro. Il giornalista: escludo ragioni politiche o sentimentali
24 novembre, 23:14

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MILANO - Il direttore del Tg4, Emilio Fede, e' stato aggredito ieri sera in un ristorante a Milano da un uomo che lui stesso ha definito ''amico di amici'' e che lo ha preso a pugni in testa e faccia ''senza motivo''.

Fede stava cenando alla Risacca 6 di via Marcona con tre amici, marito e moglie e una loro amica, quando da un tavolo vicino si è alzato un uomo per salutare uno dei suoi commensali: "mi si è avvicinato, pensavo mi volesse salutare - racconta il direttore - invece senza alcuna ragione mi ha dato tre pugni in testa". Non era la prima volta che il direttore incrociava il suo aggressore: "lo conosco, l'ho visto qualche volta a Forte dei Marmi in estate e una a Milano, possiamo dire - spiega il direttore - che è amico di amici". Fede non ha alcuna idea del motivo dell'aggressione: "mi sono chiesto 'fatti una domanda e datti una risposta', e ho pensato che sono mancato a una cena cui mi ha invitatò". L'aggressore è stato subito fermato dagli uomini della scorta di fede e poi dai carabinieri, mentre il direttore del Tg4 è stato portato in ospedale dove, ricorda, gli sono state diagnosticate lesioni guaribili in venti giorni. Fede, assistito dall'avvocato Nadia Lecci, ha denunciato l'uomo per lesioni gravissime e minacce di morte.

AGGRESSORE FEDE E' SIGNOR 'AMARO GIULIANI' - E' Gian Germano Giuliani, l' imprenditore settantenne del noto amaro medicinale, l'uomo che ha aggredito ieri sera in un ristorante a Milano Emilio Fede. Lo ha confermato lo stesso direttore del Tg4.

venerdì 29 ottobre 2010

RUBY, L'AUDI IN REGALO E LA PAGINA SU FACEBOOK

Ruby Rubacuori, la marocchina dello scandalo Berlusconi

Ecco la pagina su FB di "Ruby Rubacuori" anche se non credo che avrà il tempo di rispondere alle vostre richieste di amicizia.

Ruby: "Silvio mi mostrò l'Audi e disse: è per te"
I verbali della giovane al centro della nuova inchiesta che coinvolge il premier. Sulla telefonata di Palazzo Chigi i pm sentiranno i poliziotti
di PIERO COLAPRICO

Per non farsi frastornare e restare ancorati alla realtà, occorre seguire quello che "fanno" i poliziotti. E intorno a questo architrave "poliziesco" vanno messi in evidenza alcuni dettagli fondamentali, per quanto surreali. Primo fatto. Alcuni detective sono in missione a Genova: ci sono andati a cercare Ruby, la minorenne invitata alle feste del premier ad Arcore, la ragazza del momento mediatico (e forse anche storico). E a cercare le sue "tracce". Secondo fatto. Altri poliziotti, semplici agenti, graduati e funzionari, tutti in servizio in via Fatebenefratelli 11, sanno che è imminente la convocazione al palazzo di Giustizia. I magistrati intendono comprendere un po' meglio, e al più presto, che cosa sia accaduto nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorso. Ora, che ci sia stata una sorta di "truffa diplomatica" (Palazzo Chigi telefona spacciando la falsa notizia che "è la nipote di Mubarak" per tirar fuori l'amica del premier da un ufficio pubblico) è ormai una circostanza - per quanto incredibile sia - data per scontata. E persino l'ambasciata egiziana ci ha tenuto a far sapere che "non esiste" alcuna parentela tra il presidente e questa spigliata marocchina contrabbandata per "nipote".

Ora veniamo ai dettagli. La diciassettenne, ha molti amici in Liguria. Li ha soprattutto nel giro della "notte", nonostante il suo indirizzo fosse quello di una comunità per minori. I siti web si vanno riempiendo delle sue foto e delle sue performance in discoteca. E anche a Genova Ruby non è che sia stata molto riservata sull'immagine del premier e sulla sua vita milanese. Un mese fa venne fermata alla stazione di Brignole. Solita trafila che riguarda i minori, per di più è una ragazza, truccatissima, e con in tasca 5mila euro in contanti. Troppi, pensarono i poliziotti, per una che dovrebbe stare in comunità: che fai? Risposta: "Non pensate male, sono una modella, e faccio le sfilate per Lele Mora".

Torna sempre l'ombra di Lele, e non solo la sua. Nei verbali milanesi, Ruby aveva raccontato di aver ricevuto in regalo da Berlusconi un'auto. Ieri, ricostruendo le storie delle feste con "bunga bunga" ad Arcore e dei soldi, dei gioielli, dell'abito di Valentino, avevamo omesso di citare il modello dell'auto. Bene. Alle ragazze come lei, sistemate nella comunità di Sant'Ilario, sui colli della città, che cosa raccontava Ruby? "Voi non lo sapete, ma Berlusconi mi ha regalato anche un'Audi R 8". Le amiche di chiacchierata l'avevano presa per un'esagerazione, ma il modello corrisponde al verbale.

E nel verbale lei racconta che, nella seconda serata dell'invito ad Arcore, avviene questa scena. Arriviamo, io ed Emilio Fede, poi Silvio - dice - mi trattiene e nel giardino della villa mi mostra l'Audi e dice che è per me. "Portatemi questi verbali", dice lei ieri sera, in un comprensibile tentativo di sfida e di minimizzare, di proteggersi e forse di proteggere "persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio". Che è una bella frase, anche onesta, ma in un contesto che è quello che è.

Ruby sa bene che l'emersione della "connection" (umana, e anche un po' grottesca) tra lei, scappata dalla casetta di Letojanni, e gli inviti con grande sfoggio di generosità da parte di Silvio Berlusconi, è cominciata (ed è anche "sparita") in questura. Era la notte tra il 27 e il 28 maggio. Cinque mesi fa. Che cos'è dunque successo tra il primo piano e lo stanzone dei fermati, quando Ruby, accusata di furto, senza documenti, incontra gli agenti? La moviola delle indagini s'è messa di nuovo in movimento. E si va avanti fotogramma per fotogramma. La "pratica Ruby", e cioè la storia burocratica della diciassettenne Karima (il suo vero nome), residente a Letojanni, figlia di un venditore ambulante e di una casalinga con la passione per lo spettacolo, formalmente è a posto. Non è che ci siano dei dilettanti allo sbaraglio. "Nessun privilegio o trattamento preferenziale per Ruby-Karima a seguito della telefonata della Presidenza del Consiglio", fanno sapere dalla stessa questura. Ma resiste quel gigantesco "ma" intorno alla sua liberazione notturna e alle telefonate tra "una voce" di Palazzo Chigi e l'ufficio di gabinetto. E riguarda Nicole Minetti, 25 anni, consigliere regionale Pdl per ordine di Berlusconi, con un curriculum che passa da show girl a "igienista dentale" all'ospedale San Raffaele.

Ora, è vero che Karima viene invitata dai poliziotti a parlare con i genitori in Sicilia e la telefonata è brusca: "Non ne vogliamo sapere più niente, scappa sempre, se sta a Milano tenetevela". È vero che il Tribunale dei minori viene allertato. È vero che non si trova a Milano una comunità disponibile e Ruby, molto probabilmente, con tutte le difficoltà del caso, resterà in una camera di sicurezza della questura. Ma è anche vero, verissimo, che è accusata di furto. Che ha precedenti specifici per furto. Ma sei ore dopo il suo ingresso in questura una funzionaria arriva nello stanzone del fotosegnalemento e blocca tutto. E chi prende in carico una "scappata di casa" spacciata da Palazzo Chigi per la figlia di un capo di Stato straniero? Nicole Minetti, invitata anche lei alle feste di Arcore. La Procura vuole vederci un po' più chiaro, anche se "a posteriori", nei modi e nei metodi di quella che resta la "consegna".
(la repubblica 29 ottobre 2010)

mercoledì 12 agosto 2009

BERLUSCONI: SBARCO A VILLA CERTOSA CON FEDE E HOSTESS

Villa Certosa mon amour

All'aeroporto di Olbia devono aver pensato che, senza nemmeno una bella ragazza, il premier si sarebbe rattristato: e così, lunedì 10 agosto, hanno mandato una graziosa hostess in minigonna ad accogliere il premier arrivato in Sardegna con l'aereo di Stato. Il Cavaliere - nella sua consueta tenuta blu-vacanziero - ha mostrato di gradire. Dopo la discesa del presidente del Consiglio il comitato d'accoglienza non si è però potuto sciogliere: sulla scaletta è infatti apparso a sorpresa Emilio Fede, in camicia chiara e occhiali scuri. Il premier aveva detto che a Villa Certosa quest'anno ci sarebbe stato posto solo per la famiglia, ma evidentemente alla fine non ha voluto privarsi dei soliti famigli. E la casa che doveva prendere all'Aquila? Quale Aquila?

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mercoledì 24 giugno 2009

Foto Villa Certosa sequestrate: Zappadu querela Berlusconi, Fede, Libero e Il Giornale


Secondo il gip di Tempio Pausania le immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata del premier

Sequestrate le foto di Villa Certosa
Zappadu querela Berlusconi

Il fotografo querela Fede, il presidente del Consiglio, Libero e Il Giornale


Sequestrate le foto di Villa Certosa Zappadu querela Berlusconi

Villa Certosa

ROMA - Sequestrate. Il gip di Tempio Pausania interviene così sulle fotografie scattate da Antonello Zappadu a villa Certosa. Per Vincenzo Cristiano quelle immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata di Silvio Berlusconi e dei suoi ospiti, attraverso un potente teleobiettivo che di fatto avrebbe violato la privacy all'interno di Villa Certosa. Le foto, però, sono state cedute a un'agenzia in Colombia. Nel frattempo Zappadu ha annunciato di voler querelare sia Berlusconi che Emilio Fede. Altre due querele, invece, verranno presentate contro i direttori dei quotidiani Libero e Il Giornale accusati dal fotografo di aver utilizzato, senza autorizzazione, gli scatti su Villa Certosa diffusi da El Pais.

"Chiunque le pubblicasse in Italia, dopo il provvedimento della procura - spiegato l'avvocato Satta che affianca il legale del premier Nicolò Ghedini - potrebbe essere accusato di ricettazione o interferenze illecite nella vita privata". Il fratello del fotografo, Tore Zappadu, conferma la notizia del sequestro sottolineando peraltro che, ormai, si tratta "di risvolti della vicenda che ci interessano poco, dopo che Antonello ha ceduto le foto alla Ecoprensa".

Lo scorso 15 giugno la procura della Repubblica di Roma aveva respinto la richiesta dell'avvocato del presidente del Consiglio, la stessa che il gip di Tempio ha invece accolto. Tre giorni dopo, è arrivato il provvedimento del garante per il trattamento dei dati personali che ha imposto il blocco di tutte le immagini. Da qui la richiesta dei legali di Berlusconi, che ha depositato la scorsa settimana a Tempio l'ordinanza del garante insieme a una nuova richiesta di sequestro, accolta dal gip (lo stesso che ha respinto l'archiviazione dell'indagine per le foto finite sul settimanale Oggi).

(la repubblica 24 giugno 2009)

martedì 20 gennaio 2009

CRISI:IL TG4 NE DECRETA LA FINE

Di Paturnio

Meno male che c'è il TG4, con le sue buone notizie. In un servizio andato in onda due giorni fa, infatti, la giornalista spiegava che siamo alla fine del tunnel. Poi lanciava un servizio esemplare. In giro per un mercato di Milano, venivano intervistati i proprietari di due banchi salumi, i quali dichiaravano di avere più o meno gli stessi incassi dell'anno scorso. Il promo aggiungeva solo che, magari, la gente stava un po' più attenta ai prezzi, ma nel complesso lui la crisi non la avvertiva. Il secondo intervistato, confermava le parole del primo:"Clienti più attenti, nessuna flessione dei guadagni".

Casalinghe e massaie ammettevano di stare più attente, ma nessun grave problema. Per questo la giornalista concludeva dicendo che dalla crisi si sta uscendo. Un servizio pregevole che fa il paio con quello andato in onda sul TG2 qualche giorno fa, in cui una signora intervistata nelle strade del centro di Roma o Milano diceva:"Io di solito non compro mai ai saldi, quest'anno ho deciso di sì" e il signore intervistato subito dopo dichiarava, "Sono qui per comprare, se no come la combattiamo la crisi?!" Aveva seguito il consiglio del premier ed era uscito a fare acquisti. Meno male che non ha seguito il premier quando aveva consigliato di comprare le azioni ENEL. Un pensionato che le ha acquistate, ha già perso 10.000 euro e ha deciso di fargli causa. Il Codacons lo assiste.

Ed ecco un interessante articolo:

Crisi: in Italia la avvertono solo gli onesti

Yoox

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