sabato 1 dicembre 2007
"Professore, come va mia figlia?"e mette la pistola sul tavolo
Il padre di una studentessa, dopo essere entrato in aula e una volta arrivato faccia a faccia con il professore, ha estratto una pistola dalla tasca e l'ha poggiata con nonchalance sul tavolo
La stanza è piccola. Qui il professore riceve a turno i genitori degli alunni per i colloqui sull´andamento scolastico dei figli. Tocca al babbo di una studentessa dal rendimento zoppicante. La porta si chiude dietro ai due. Inizia il faccia a faccia dagli sviluppi imprevedibili. Succede, infatti, quello che l´insegnante non si sarebbe mai immaginato. Quel signore parla e intanto sfila dalla tasca una pistola. Lo fa con nonchalance, come se, invece che un´arma, fosse un mazzo di chiavi, una penna, un pacchetto di sigarette. E intanto racconta, dice che sì, insomma, quella sua figlia non è poi così male, che la professoressa dell´anno prima l´aveva presa di mira, che lui di quella insegnante conosce l´indirizzo di casa.
Cosa abbia provato l´insegnante in quegli interminabili minuti di colloquio non è dato sapere. Fatto è che, senza troppo scomporsi, il professore è riuscito a portare a termine l´incontro, fin quando il genitore non ha deciso di rimettersi in tasca la pistola e di andarsene via.
«L´episodio non ha scosso più di tanto l´insegnante, me lo ha raccontato il mio vice con cui il professore si è confidato» giura il preside dell´istituto, una scuola media superiore nella zona delle Cure. Ma è inevitabile che quell´insolita ora di ricevimento e quell´inusuale comportamento del genitore, non potevano rimanere affare interno alla scuola.
Il fatto è stato denunciato alle forze dell´ordine. E nelle ore successive il genitore è stato perquisito presso la sua abitazione. A casa gli hanno trovato due scacciacani. Non finisce qui. L´apertura di un´inchiesta e di un procedimento penale sono atti dovuti.
Il fatto risale ad una settimana fa, martedì. Da allora e per un´altra settimana la ragazza non si è più vista a scuola, mentre si inseguivano le voci di un suo volontario trasferimento presso un altro istituto scolastico. Ieri però la studentessa è tornata regolarmente in classe. «Sebbene il professore non sia rimasto particolarmente scosso dall´episodio - insiste il preside - ha comunque ritenuto opportuno che quanto è avvenuto fosse portato a conoscenza degli investigatori. Nei prossimi giorni su questo fatto si terrà una riunione di tutti i docenti».
(29 novembre 2007)
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