venerdì 11 dicembre 2009

Arrestato a Parigi il trans Michelle

CASO MARRAZZO

Ma ci sono dubbi che sia quello del video
Non si ha la certezza che la persona sia quella che compare nelle immagini con Brenda e l'ex governatore

ROMA - Michelle, che sarebbe il trans apparso nel secondo video di Marrazzo insieme a Brenda, è stato arrestato questa mattina a Parigi. Ma emergono incertezze sull'identità del viado amico e convivente di Brenda. Michelle si era trasferito da Roma a Parigi nel luglio scorso, prima che scoppiasse lo scandalo Marrazzo. Certamente la persona arrestata è la stessa «intervistata dal settimanale «Oggi» lo scorso mercoledì. La procura di Roma aveva avuto contatti con l'autorità giudiziaria francese per raggiungere la transessuale Michelle ma probabilmente si tratta di una persona che si spaccia per Michelle, forse per guadagnare denaro.

ARRESTO - Secondo quanto riferisce all'Adnkronos l'inviata de «La vita in diretta» Antonella del Prino, il trans, all'anagrafe Carlos dos Santos, si era trasferito nella capitale francese da luglio e al momento dell'arresto si trovava a casa dell'amica Luciana. Nove agenti di polizia sono arrivati davanti all'abitazione, nei pressi di porte de Saint-Cloud intorno alle nove a bordo di tre veicoli, mentre Michelle ancora dormiva. Dopo aver bussato alla porta e aver chiesto le generalità ai due trans, hanno prelevato Michelle e l'amica e le hanno portate al commissariato di Perechese. Dopo un primo interrogatorio gli agenti hanno rilasciato Luciana e trattenuto Michelle ufficialmente «per motivi di immigrazione clandestina».

ESAME DEI TAMPONI - Mentre proseguono gli accertamenti, che probabilmente si concluderanno entro 10 giorni sul contenuto dei file del computer del trans Brenda trovato morto il 20 novembre scorso nell'appartamento di via Due Ponti, gli investigatori sviluppano le indagini per identificare chi possa essere implicato nella vicenda, sempre nell'ipotesi che ci si trovi di fronte ad un delitto. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pubblico ministero Rodolfo Sabelli, dopo aver disposto nei giorni scorsi il sequestro di indumenti del trans Barbara, amico di Brenda, prelevandogli un tampone salivare e vari indumenti, stanno valutando se lo stesso prelievo di saliva debba essere fatto per almeno altri 4 travestiti.

IL COMPUTER - Intanto gli investigatori hanno ascoltato anche un amico della transessuale Brenda che ha riferito di essere stato contattato alcuni mesi fa per cancellare alcuni file del suo computer. L'operazione però non è stata portata a termine per una lite in merito al compenso da percepire.


CORRIERE DELLA SERA 10 dicembre 2009

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