Articolo al vetriolo sul settimanale newyorchese
Roma, 29 ott. (Apcom) - "Girls! Girls! Girls!" si intitola il lungo articolo di Alexander Stille sul nuovo numero del settimanale americano New Yorker. In sei pagine, Stille dipinge il potere in Italia negli ultimi anni scrivendo che il presidente del Consiglio "ha abituato il pubblico italiano a sentimenti di shock e indignazione" ed è "sopravvissuto a 17 processi penali senza essere condannato". Ma quando dalla procura di Napoli sono emerse registrazioni di natura personale "il mulino del gossip ha cominciato a girare. Basta abusi di potere e magari illeciti penali: parliamo di sesso!".
Gran parte dell'articolo è centrata sul ritratto del Berlusconi 'latin lover', come indicativo però della gestione del potere e del clima politico nel paese.
In ogni caso "Berlusconi ha installato in Parlamento e anche al governo alcune ex divette diventate famose nel suo impero tv". Citate, Mara Carfagna, "che "ha subito un grosso restyling dall'epoca televisiva", la "decisamente meno sobria" Michela Vittoria Brambilla, che ha "ancora il look televisivo". Invece il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini "è dimessa al confronto; non solo non ha passato nello show business ma ha addirittura una precedente esperienza politica".
Ma "Berlusconi ha portato in Parlamento tre dei suoi avvocati penali, il suo consulente fiscale, diversi co-imputati in vari casi di corruzione, una lunga lista di attuali e passati dirigenti delle sue molte compagnie, editorialisti e direttori dei suoi molti giornali e il suo medico personale".
Per Stille, "il sesso ha sempre giocato un ruolo considerevole nell'immagine di Berlusconi", e anzi "Berlusconi in effetti ha introdotto il sesso nella televisione italiana, cambiando la cultura nazionale". Infine critica aspramente la legge elettorale attuale citando l'ex giudice Gerardo D'Ambrosio: "Il Parlamento è diventato una farsa". Due pagine più oltre osserva: "Che nulla di tutto ciò turbi l'opinione pubblica italiana la dice lunga sull'opposizione di centro sinistra che Berlusconi affronta".
Conclusione: in ogni caso "L'Italia è declinata gravemente nei 14 anni in cui Berlusconi ha dominato la politica". Quanto alle donne, "Anche il sessismo rampante di Berlusconi verso le donne in politica, non è privo di conseguenze economiche. L'Italia ha la percentuale di donne nella forza lavoro più bassa di qualunque altro grande paese europeo, un grave problema per la crescita economica e la produttività che aiuta a spiegare perché è in fondo ai paesi industrializzati. Un recente studio della Banca d'Italia mostra che se i livelli d'impiego fra le donne fossero gli stessi che fra gli uomini, il Pil del paese sarebbe del 17% più alto".
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