domenica 18 maggio 2008

Padova, licenziato "fannullone".Dormiva sul tavolo dell'ufficio


Il Comune allontana un dipendente dei servizi scolastici già richiamato più volte
Nel Messinese arrestato centralinista, a Firenze postino getta nel cassonetto le lettere


PADOVA - Aveva l'abitudine di schiacciare un pisolino sul tavolo dell'ufficio. E' stato licenziato il "fannullone" del Comune di Padova. Dipendente dei servizi scolastici, era stato già richiamato e una volta anche sospeso dal lavoro. Un campione di assenteismo, capace di sommare parecchie assenze, un vero e proprio "fannullone" come lo definirebbe il neoministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Licenziato con preavviso di sei mesi. Lui neppure ha fatto ricorso forse conscio delle proprie responsabilità.

Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato del Partito democratico, commenta con pragmatismo: "A noi non piace fare proclami, ma fatti. Nessuna crociata contro i fannulloni ma rispetto delle regole. Se una persona non rispetta le regole, glielo si fa rilevare. Ma se nulla cambia, arriva la punizione conseguente".

E non è neppure il primo caso di dipendenti assenteisti messi alla porta dal Comune. A fine febbraio era stata licenziata una sindacalista accusata di aver usufruito di alcuni permessi senza averne titolo. Questa volta, l'ex dipendente ha presentato ricorso al giudice del lavoro.

E se a Padova chi dorme in ufficio viene licenziato, a Scaletta Zanclea, comune del messinese, la linea scelta è ancora più dura. Il centralinista del Comune è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa aggravata. S. G. 58 anni, secondo le indagini dei carabinieri, era solito allontanarsi dal posto di lavoro senza chiedere autorizzazione dopo aver timbrato il cartellino. Fuori dall'ufficio si dedicava ad un altro lavoro, andava a giocare al video poker o a fare la spesa.

Casi limite che si vanno ad aggiungere ad un altro episodio accaduto questa volta a Firenze: un altro dipendente "fannullone". Un postino di una ditta di recapiti espresso, al suo primo giorno di lavoro dopo una vita da precario, è stato sorpreso a scaricare la posta nel cassonetto della raccolta differenziata. Ad accorgersene è stato un uomo poco dopo è andato allo stesso cassonetto per gettare vecchi giornali. Le lettere, 211, erano ancora legate con un elastico. Il 27enne è stato denunciato per soppressione di corrispondenza.



(La Stampa 17 maggio 2008)

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