James Jackson e la consorte ritenuti colpevoli di «schiavitu' moderna»
Avvocato di Hollywood faceva dormire la colf nella cuccia del cane. Condannato
Lui e la moglie costringevano la cameriera a lavorare 18 ore al giorno e la pagavano 300 dollari al mese
WASHINGTON - Uno dei più noti avvocati di Hollywood, James Jackson, 53 anni, e sua moglie Elizabeth, di 54, sono stati condannati a Los Angeles perché giudicati colpevoli di «schiavitù moderna». La coppia costringeva la cameriera, una maestra di scuola filippina di cui non è stata resa nota l'età, a dormire su un giaciglio per cani, a mangiare cibo avanzato vecchio anche di tre giorni, a lavorare 18 ore al giorno, per una paga che per un intero anno non ha superato i 300 dollari al mese.
LE MINACCE - Al processo è emerso anche che la coppia ha più volte minacciato la filippina dicendola che se avesse parlato l'avrebbero denunciata alle autorità per l'immigrazione e l'avrebbero fatta rimpatriare.
LA CONDANNA - Il giudice di Los Angeles ha trovato in questo caso gli estremi di «schiavitù moderna» e con questa motivazione ha condannato il professionista e sua moglie. L'avvocato dovrà trascorrere 200 ore servendo in una comunità; lei, giudicata la vera responsabile dei maltrattamenti nei confronti della cameriera, è stata condannata a tre anni di carcere. La coppia è stata condannata ad un risarcimento danni nei confronti della cameriera di 825mila dollari.
Corriere della Sera 30 gennaio 2008
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