lunedì 28 gennaio 2008

Beppe Grillo elogiato in America: ecco cosa scrive il New Yorker

Fonte: Corriere -Lunedì, 28 Gennaio 2008.

Beppe Grillo fa, ogni giorno che passa, sempre più proseliti. Ma se all’inizio si trattava solamente di italiani, o di italiani che vivono all’estero, ecco che anche gli stranieri cominciano ad apprezzare le sue idee e, soprattutto, il suo modo di fare e di parlare alla gente. Se ne sono accorti anche gli americani. Dalle pagine del New Yorker, il giornalista Tom Mueller ha voluto fare un ritratto del comico italiano, definendolo “Il Michael Moore italiano“.
Il numero del New Yorker, in edicola oggi, parla del fenomeno Beppe Grillo: “un attivista con una geniale attitudine per la satira politica che ha galvanizzato gli italiani parlando di corruzione con irriverenza e humour“. E nel presentarlo Tom Mueller spiega ai suoi lettori che Beppe Grillo “si è aggiudicato il secondo posto nell’hit parade dei personaggi politici più popolari”, secondo un sondaggio fatto a dicembre, e ricorda che il comico ligure ha cominciato la sua carriera “prendendo in giro politici, star dello sport e il Papa, additando le numerose incongruità tra le loro dichiarazioni pubbliche e il loro comportamento. Seguendo il proprio istinto e le dritte ricevute dai fan, ha investigato gli scandali di multinazionali quali Parmalat e Telecom, spesso con molti più risultati della stessa polizia italiana“.
E poi passa a parlare del suo blog, che “riceve fino a 250mila hit al giorno” e che “è l’ottavo sito più visitato di tutto il web“. Sette pagine dedicate a Beppe Grillo nel quale si parla del V-Day, “una festa non ufficiale creata per protestare conto i 24 criminali condannati dai tribunali che oggi siedono nei Parlamenti italiano ed europeo“, delle liti con Clemente Mastella. E poi ecco l’affondo del giornale: “L’attivismo di Grillo preoccupa i legislatori italiani al punto che il primo ministro ha proposto una legge per assoggettare siti e blog Internet alle stesse regole e condanne penali della stampa“. E poi aggiunge: “sarebbe la fine del web in Italia“, consigliando a Grillo di “fare fagotto e traslocare in un paese democratico“, nel caso in cui la legge passasse.

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