di Paturnio:
Tranquilla, Veronica, noi crediamo a te. Anche perchè trovare qualcuno più bugiardo del premier sarebbe un'impresa disperata. Coraggio, contro di te si è scatenata anche molta invidia: sei straricca e neanche stupida, un po' troppo per tante donne e uomini frustrati.La moglie del premier si sente isolata: su di me una campagna inaudita
Veronica Lario, lacrime e accusecontro di me campagna inaudita
Lo sfogo con le amiche: vogliono farmi passare per inaffidabile
MILANO — Questa storia, per Veronica Lario, non è una passeggiata. L'aveva già capito quando si era vista in prima pagina, a seno nudo, su Libero. Foto di scena recuperate dal suo passato di giovane attrice teatrale, ma l'effetto era stato quello che era stato. E la signora Berlusconi aveva interpretato l'episodio come un primo assaggio della guerra contro di lei. Ma un assalto del genere il «soldatino Veronica» proprio non se l'aspettava.
E così, alla comprensibile fatica di affrontare e contestare pubblicamente gli atteggiamenti e le abitudini del proprio marito, fino a chiedere il divorzio, si è sommato il dolore di vedersi attaccare pubblicamente. E isolare, anche da chi fino a pochi giorni prima rientrava tra gli amici: «Non mi ha chiamato nessuno. Tranne Confalonieri e Letta». Un dolore difficile da digerire, questo. Tanto da volerlo condividere con pochissime persone a lei care. Persone che la settimana scorsa, la sera, sono andate più volte a Macherio per ascoltare e consolare una Veronica in lacrime, che a loro avrebbe confessato: «Non me l'aspettavo questa campagna mediatica. Non così. Non in questi termini. Una violenza inaudita». A preoccuparla sarebbe soprattutto quella che lei stessa avrebbe definito «una strategia» volta a farla apparire come una persona «instabile». Dunque «suggestionabile» da quei «suggeritori della sinistra» che Berlusconi ha accusato di averla ispirata nella sua decisione di chiedere il divorzio. Veronica Lario (Lapresse)
Un'immagine che avrebbe ferito profondamente Veronica Lario. Donna che giorno dopo giorno ha costruito una sua identità di persona forte e indipendente. Rientra in questa sua voglia di libertà anche la scelta di godersi il nipotino senza affidarlo a tate. O l'abitudine, dopo le sette di sera, di congedare tutto il personale di servizio per poter vivere la casa. Ecco perché non ci sta, Veronica, a farsi screditare: «Vogliono descrivermi come poco affidabile, forse per poterlo usare in sede legale», si sarebbe sfogata. Certo, non essendo una sprovveduta aveva messo in conto una reazione forte da parte del marito. Ma non pensava che la strategia attuata sarebbe stata questa. E poi a ferirla, tra le indiscrezioni circolate, ci sarebbe anche l'ipotesi che i figli non sarebbero dalla sua parte. «Non è vero», avrebbe ribadito lei. Ma è stato Berlusconi a ventilarla, contestando le sue accuse di non aver mai preso parte alle loro feste. «Ho parlato con i miei figli — aveva detto il premier a Porta a Porta — e mi hanno garantito che non è così. La festa di Barbara a Las Vegas ho contribuito a idearla e finanziarla. Quanto a Luigi e Eleonora, non ricordano di aver fatto feste». Traduzione: mia moglie mente. Inaccettabile, per Veronica Lario. Anche perché è stata proprio la partecipazione del Cavaliere alla festa di Noemi Letizia a farla infuriare fino al punto di ammettere sconsolata: «A quelle dei suoi figli non si è mai fatto vedere. Ora basta. La misura è colma».
Angela Frenda
Corriere della Sera 14 maggio 2009
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