La sindrome Berlusconi ha colpito anche Franceschini, eppure le possibilità di contagio fra i due dovrebbero essere scarsissime. Insomma, dovrebbe dividerli una distanza siderale, incolmabile, non misurabile...non è che qualcuno ha voluto rendergli il favore e gli ha inviato un pizzino? Lo spirito mai domo di La Torre aleggia sulle europee.
Europee/ Franceschini: Nessun voto inutile ma sfida è Pd-Pdl
di Apcom
Ad amministrative nostri candidati migliori
Roma, 12 mag. (Apcom) - "Non ho mai detto che i voti dati all'Idv sono inutili, nessun voto lo è. Ho fatto una considerazione politica: ossia che il risultato elettorale si misurerà nella distanza tra Pd e Pdl". Dario Franceschini a Panorama del giorno, risponde così a Maurizio Belpietro a proposito delle polemiche con l'Idv sul voto europeo. Il segretario del Pd si dice ottimista anche sul voto amministrativo: "Nel 2009 non si vota più in base all'appartenenza politica - spiega - e noi abbiamo messo in campo candidati in grado di guidare meglio le amministrazioni locali, perciò sul merito non potremo che vincere noi".
La dichiarazione di ieri di Franceschini:
Europee: è scontro Franceschini-Di Pietro
Il primo: verso l'Idv "un voto inutile". Per Donadi "ridotto ad attaccare gli alleati per rubare quattro voti"
E' muro contro muro tra Pd e Italia dei Valori, in prospettiva delle elezioni europee. Ad accendere la miccia è il segretario del Pd, Dario Franceschini: ''Non votate per protesta Di Pietro, è in gioco la democrazia. Rischiamo di risvegliarci in un Paese con un padrone assoluto. No all'astensione o al voto di protesta, perché quello per Antonio Di Pietro non può essere altro che un voto di protesta. [...] Il paese corre il rischio di cadere in uno squilibrio troppo forte. Attenzione perché l'8 potremmo svegliarci in paese diverso da quello che ci hanno consegnato i nostri padri. Le europee sono uno spartiacque: il giorno dopo si misurerà la distanza tra il Pdl e il Pd e si capirà se Berlusconi ha stravinto o se l'Italia ha ancora un equilibrio di forza''. La replica dell'Idv è immediata e arriva dapprima con il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi: "le parole di Franceschini sono desolanti e rendono palese la disperazione di un partito nato con vocazione maggioritaria e che un anno dopo è ridotto ad attaccare gli alleati per rubare quattro voti, per rendere meno imbarazzante un tracollo elettorale cui il gruppo dirigente si è già rassegnato''. Gli fa eco Antonio Di Pietro: "L'unico vero voto utile, oggi, è quello a favore di quei partiti e di quelle persone che si oppongono allo strapotere razzista, fascista e xenofobo di Berlusconi. Non certo quello di chi se ne ricorda, ipocritamente, soltanto sotto le elezioni e solo per fini elettorali. Men che meno ha titolo a chiedere il voto utile, per combattere Berlusconi, chi non ha avuto il coraggio di sfidarlo in prima persona, né di porsi come partito di resistenza. Noi dell'Italia dei Valori siamo il vero voto utile perché testimoniamo la lotta di chi, negli ultimi anni, ha combattuto in tutti i modi in difesa della democrazia di questo Paese e delle sue istituzioni...''.
L'ESSENZIALE
Roma, 12 mag. (Apcom) - "Non ho mai detto che i voti dati all'Idv sono inutili, nessun voto lo è. Ho fatto una considerazione politica: ossia che il risultato elettorale si misurerà nella distanza tra Pd e Pdl". Dario Franceschini a Panorama del giorno, risponde così a Maurizio Belpietro a proposito delle polemiche con l'Idv sul voto europeo. Il segretario del Pd si dice ottimista anche sul voto amministrativo: "Nel 2009 non si vota più in base all'appartenenza politica - spiega - e noi abbiamo messo in campo candidati in grado di guidare meglio le amministrazioni locali, perciò sul merito non potremo che vincere noi".
La dichiarazione di ieri di Franceschini:
Europee: è scontro Franceschini-Di Pietro
Il primo: verso l'Idv "un voto inutile". Per Donadi "ridotto ad attaccare gli alleati per rubare quattro voti"
E' muro contro muro tra Pd e Italia dei Valori, in prospettiva delle elezioni europee. Ad accendere la miccia è il segretario del Pd, Dario Franceschini: ''Non votate per protesta Di Pietro, è in gioco la democrazia. Rischiamo di risvegliarci in un Paese con un padrone assoluto. No all'astensione o al voto di protesta, perché quello per Antonio Di Pietro non può essere altro che un voto di protesta. [...] Il paese corre il rischio di cadere in uno squilibrio troppo forte. Attenzione perché l'8 potremmo svegliarci in paese diverso da quello che ci hanno consegnato i nostri padri. Le europee sono uno spartiacque: il giorno dopo si misurerà la distanza tra il Pdl e il Pd e si capirà se Berlusconi ha stravinto o se l'Italia ha ancora un equilibrio di forza''. La replica dell'Idv è immediata e arriva dapprima con il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi: "le parole di Franceschini sono desolanti e rendono palese la disperazione di un partito nato con vocazione maggioritaria e che un anno dopo è ridotto ad attaccare gli alleati per rubare quattro voti, per rendere meno imbarazzante un tracollo elettorale cui il gruppo dirigente si è già rassegnato''. Gli fa eco Antonio Di Pietro: "L'unico vero voto utile, oggi, è quello a favore di quei partiti e di quelle persone che si oppongono allo strapotere razzista, fascista e xenofobo di Berlusconi. Non certo quello di chi se ne ricorda, ipocritamente, soltanto sotto le elezioni e solo per fini elettorali. Men che meno ha titolo a chiedere il voto utile, per combattere Berlusconi, chi non ha avuto il coraggio di sfidarlo in prima persona, né di porsi come partito di resistenza. Noi dell'Italia dei Valori siamo il vero voto utile perché testimoniamo la lotta di chi, negli ultimi anni, ha combattuto in tutti i modi in difesa della democrazia di questo Paese e delle sue istituzioni...''.
L'ESSENZIALE
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