Domenica, 18 Gennaio 2009
Lamezia Terme - L'uso e la padronanza del computer per superare il disagio e l'emarginazione. Questo l'obiettivo di "Informatica in comunità" realizzata dal Cnca (Coordinamento nazionale comunità accoglienza) in collaborazione con la Fondazione Adecco per le Pari opportunità e Microsoft Italia.
L'iniziativa, giunta alla sua terza edizione, coinvolgerà 560 persone in otto centri sparsi per tutta la Regione, nelle cittadine di Soveria Mannelli, Locri, Settingiano e la stessa Lamezia che vede impegnata la comunità Fandango diretta da Roberto Gatto. Per la terza edizione dell'iniziativa sono coinvolte due comunità di recupero per la tossicodipendenza; un gruppo di persone con disabilità psichica; ragazzi rom in età scolare e non; un gruppo di rifugiati politici; persone impegnate nella lotta alla mafia per la difesa della cultura della legalità. A Soveria Mannelli il progetto è stato esteso anche a un'aggregazione di casalinghe e una di anziani, tutti desiderosi di conoscere il fantastico mondo dei computer. Per gli organizzatori si tratta di un'ulteriore opportunità per dimostrare che l'informatica può far sentire le persone più vicine alla società e alle sue innovazioni. Nicola Emanuele che è uno degli educatori di Fandango ribadisce la bontà di simili percorsi che oltre ad accrescere la conoscenza hanno una forte valenza formativa per dei soggetti che finora sono stati tagliati fuori da alcuni mondi dell'universo globalizzato e quindi anche da certi settori produttivi. «Saper usare il computer – asserisce Emanuele – costituisce senz'altro un elemento importante nel curriculum personale di ognuno. Non avere competenza in campo informatico, invece, spesso chiude le porte a molte possibilità di inserimento lavorativo ed inclusione sociale». Per Teresa Marzocchi, consigliere del Cnca, bisogna essere in grado di mantenere costante l'attenzione durante i corsi, trovando sempre esempi concreti vicini alla realtà dei partecipanti
Via:http://www.lameziaweb.biz/new.asp?id=8702
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