Cappellacci al 52%, Soru al 43%
Sardegna: vince Cappellacci, crolla il PD e trascina con sè Soru
di: Antonio Rispoli
Quando ci sono ormai oltre il 90% delle sezioni scrutinate, è ormai certa la vittoria del PdL alle elezioni regionali della Sardegna. Infatti, finora Ugo Cappellacci ha vinto con il 52% dei voti, mentre Renato Soru, alla guida di una coalizione guidata dal PD, non è andato oltre il 43%. Ma come coalizioni, i partiti che hanno sostenuto Soru non sono andati oltre un misero 39%, mentre la coalizione di destra ha superato il 56%. Questo significa che Soru ha attratto su di sè il 5% degli elettori del PdL, cosa che la dice lunga su quanto sia ben visto Cappellacci. Ma d'altronde non poteva che essere così. Questa volta i sardi hanno assistito ad uno spettacolo che non si vede mai nei paesi democratici: un candidato che non spiccica una parola, perchè a fargli campagna elettorale è il Presidente del Consiglio in carica, con i soldi pubblici, cioè di tutti i cittadini italiani. Invece Renato Soru non solo si è dovuto fare campagna elettorale da solo, ma ha dovuto anche lottare contro molti del PD che non vedevano di buon occhio la sua rielezione. E questo è uno dei motivi del crollo del PD, che non ha raggiunto neanche il 25%, contro il 33% delle elezioni politiche dell'anno scorso. Bene invece l'Italia dei Valori, che ha raggiunto il 5%, partendo dall'1 dell'anno scorso. Ad indicare come gli elettori del PD vogliono una guida solida e decisa e non la debolezza e la mollezza che sta dimostrando Walter Veltroni. Nella coalizione vincente, il primo partito resta il PdL che supera il 30%, mentre l'UdC diventa l'ago della bilancia, col suo 10% dei voti.
Quando ci sono ormai oltre il 90% delle sezioni scrutinate, è ormai certa la vittoria del PdL alle elezioni regionali della Sardegna. Infatti, finora Ugo Cappellacci ha vinto con il 52% dei voti, mentre Renato Soru, alla guida di una coalizione guidata dal PD, non è andato oltre il 43%. Ma come coalizioni, i partiti che hanno sostenuto Soru non sono andati oltre un misero 39%, mentre la coalizione di destra ha superato il 56%. Questo significa che Soru ha attratto su di sè il 5% degli elettori del PdL, cosa che la dice lunga su quanto sia ben visto Cappellacci. Ma d'altronde non poteva che essere così. Questa volta i sardi hanno assistito ad uno spettacolo che non si vede mai nei paesi democratici: un candidato che non spiccica una parola, perchè a fargli campagna elettorale è il Presidente del Consiglio in carica, con i soldi pubblici, cioè di tutti i cittadini italiani. Invece Renato Soru non solo si è dovuto fare campagna elettorale da solo, ma ha dovuto anche lottare contro molti del PD che non vedevano di buon occhio la sua rielezione. E questo è uno dei motivi del crollo del PD, che non ha raggiunto neanche il 25%, contro il 33% delle elezioni politiche dell'anno scorso. Bene invece l'Italia dei Valori, che ha raggiunto il 5%, partendo dall'1 dell'anno scorso. Ad indicare come gli elettori del PD vogliono una guida solida e decisa e non la debolezza e la mollezza che sta dimostrando Walter Veltroni. Nella coalizione vincente, il primo partito resta il PdL che supera il 30%, mentre l'UdC diventa l'ago della bilancia, col suo 10% dei voti.
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