sabato 14 febbraio 2009

Soru: "Andiamo a vincere" Cappellacci: "Adesso non esagerare"

Soru: "Andiamo a vincere" Cappellacci: "Più moderazione"

Un lungo applauso e un coro "Renato, Renato", ha saluto l'ingresso di Renato Soru nel padiglione D della Fiera di Cagliari.

Il candidato del centrosinistra chiude la campagna elettorale alla Fiera di Cagliari. Cappellacci: "Voglio trasferire serenità, buona educazione ed equilibrio. Sarebbe stato meglio confrontarsi sui problemi seri della Sardegna"

Un lungo applauso e un coro "Renato, Renato", ha saluto l'ingresso di Renato Soru nel padiglione D della Fiera di Cagliari. Più volte interrotto da incitamenti ed applausi provenienti dalle oltre 4.000 persone che affollano la sala interna, gli androni laterali e l'esterno del padiglione, Soru ha cominciato il suo comizio ricordando gli oltre 140 paesi della Sardegna "che mi hanno accolto e dove abbiamo fatto tra le 180 e 190 assemblee. Assemblee pubbliche - ha sottolineato - non come quelle fatte con un ristretto numero di persone e alcune categorie". Accennando alle rigide temperature di oggi e scusandosi con chi non è potuto entrare nel padiglione (diverse persone seguono il comizio all'esterno attraverso un maxi schermo, n.d.r.) ha detto: "cercheremo di fare in fretta e di scaldarci con le parole e con la consapevolezza che stiamo andando a vincere le elezioni".

CAPPELLACCI "Non sono attratto dal sangue e dallo scontro. Voglio trasferire serenità, buona educazione ed equilibrio. Sarebbe stato meglio confrontarsi sui problemi seri della Sardegna". E' un invito a premiare la moderazione quello fatto stamane agli elettori dal candidato governatore del centrodestra, Ugo Cappellacci, che ha voluto fare un bilancio della sua campagna definendola "un'esperienza interessante, intensa e di arricchimento". Non ha mancato, però, di accusare "i disturbatori e i sabotatori della controparte" per averlo infamato, ad esempio, sul fatto che lui non sia sardo o che sia un muto nelle mani del premier Silvio Berlusconi. A chi contesta che è stato il Cavaliere ad accendere la miccia, ha ribattuto: "E' stata la controparte ad avere tutto l'interesse a spostare la campagna dai temi locali a quelli nazionali. La contrapposizione sui temi della Sardegna non c'è stata". Ammettendo di non avere avuto il tempo materiale per visitare tutte le zone dell'isola Cappellacci ha aggiunto di "aver incrociato sguardi di speranza e di ottimismo, il desiderio, soprattutto dei giovani, di cambiare una Regione incapace di ascoltare e che, invece, deve avere agire con la forza delle idee di tutti, non dell'idea di uno solo, perché talvolta dietro questa si nascondono grandi imbrogli". Se sarà eletto presidente il candidato del Pdl ha annunciato che la squadra di governo sarà composta da "persone sensibili e competenti". Saranno scelte in totale condivisione con la coalizione che "ha dimostrato di essere coesa come non mai, mentre altre pseudo-coalizioni hanno mostrato una frammentazione esasperata", con riferimento ai contrasti emersi nel centrosinistra nella scorsa legislatura.

L'Unione Sarda 13 febbraio 2009

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