domenica 22 febbraio 2009

Vittoria Cappellacci: analisi sul dopo-Soru

Non è un giornalista, ma un lettore del Corriere della Sera che scrive alla rubrica Italians a formulare il commento più sintetico e completo sul dopo Soru. Eccolo:

Sette riflessioni dopo Soru

Caro Beppe, cari Italians,qualche riflessione dopo aver elaborato il lutto della sconfitta di Renato Soru. Primo, sono mancati i voti del Pd, in crollo verticale nell'isola. Oltre la crisi nazionale, il Pd sardo è nato male, con primarie al limite del ridicolo, ed è morto peggio, con le dimissioni di Soru e le divisioni interne.Secondo, la macchina mediatica ha funzionato alla perfezione in funzione anti-Soru. Scandalosa l'intervista del presidente del Consiglio a Studio aperto, con insulti e menzogne su Soru peraltro facilmente smentibili. Ma ancora più scandaloso il servilismo degli organi d'informazione regionali, ormai illeggibili e inguardabili.Terzo, c'è una chiara divisione coste contro interno, e nord contro sud nella geografia del voto. Non so se sia casuale, ma mi ha fatto riflettere.Quarto, gli spagnoli ci definirono «pocos, locos y mal unidos» e Marcello Fois ha scritto che siamo «nani col cuore nano», capaci di lottare solo «per mantenere lo status di nani». In giorni come questi, penso che abbiano ragione entrambi, e mi consola solo in parte sapere che a Silanus, in provincia di Nuoro, la «costante resistenziale sarda» funziona ancora (62% per Soru, per la cronaca). Quinto, la crisi economica ha pesato e il miraggio del milione dei posti di lavoro, divenuti 100 mila per esigenze di copione, ha avuto il suo effetto.Sesto, Berlusconi si è speso in questa campagna per uccidere Soru nella culla e sfoltire la lista dei papabili alla testa del Pd, siamo d'accordo.Settimo ed ultimo, in democrazia le sconfitte si accettano.Ma se Cappellacci dovesse restaurare tutti gli enti inutili cancellati da Soru, rovinare un bilancio regionale in attivo, portare più cemento sulle coste, tagliare i fondi per gli studenti, creare più industrie inquinanti e magari portare in Sardegna pure una bella centrale nucleare come anticipato dal ministro Scajola, questa vittoria sarà una sconfitta per tutti i sardi, qualunque candidato, vero o fantoccio, abbiano votato.

Francesco Longu, francesco.longu@gmail.com

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