Londra, la macabra difesa di un uomo accusato di aver ucciso una giovane modella
L'imputato: lei era già morta quando io, ubriaco, ne ho approfittato. Il procuratore: «Difesa disperata»
Sally Anne Bowman (Rex Feat.)
LONDRA - Il procuratore aveva avvertito: i particolari del racconto dell'accusato non saranno facili da accettare. E infatti nell'aula nella quale si celebra il processo per l'omicidio di una giovane modella, Sally Anne Bowman, pugnalata a morte nel 2005 in un sobborgo di Londra, è andata in scena la macabra difesa dell'uomo accusato dell'omicidio: «Non l'ho uccisa io - ha raccontato il 37enne Mark Dixie, professione cuoco - ho solo fatto sesso con il suo cadavere». Dixie, parlando al processo, ha detto che era sotto l'influenza di alcol e droga quando «si è approfittato della situazione», abusando del corpo della ragazza trovata già senza vita e seminuda su un marciapiedi riversa in un lago di sangue.
IL PROCURATORE: «UNA DIFESA DISPERATA» - Il procuratore Brian Altman ha definito questa «una difesa disperata, senza un briciolo di verità». Sally Anne, 18 anni, che lavorava anche come parrucchiera, fu uccisa nel 2005 da un maniaco sessuale che la lasciò agonizzante davanti alla sua casa. Fu pugnalata in varie parti del corpo, e presa a morsi. Il dna di Dixie è stato trovato sul suo corpo, le sue impronte insanguinate sulle scarpe di Sally e i morsi corrispondono ai denti dell'uomo.
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