Splendido questo resoconto. Ve ne consiglio una lettura attenta!
CLAUDIO COLUZZI Serra i ranghi l’Udeur anche e soprattutto in provincia di Caserta. Ed è proprio Clemente Mastella, nel corso di una riunione all’Hotel Vanvitelli, ad ammettere il «momento di difficoltà» ma a chiarire subito dopo che, secondo lui, l’emorragia di voti è più virtuale che reale. «Sono andati via in molti dal partito, non voglio giudicare chi lascia nei momenti critici - ha detto Mastella - ma si tratta di persone, come Caputo, che sono giunte quando il partito aveva già affrontato e vinto le sue battaglie e non hanno portato un voto in più. A portare voti sono amici come Brancaccio che, come vedete, sono ancora tutti affianco a noi». Poi un saluto speciale a Nicola Ferraro, sottoposto ad obbligo di dimora perché coinvolto nell’inchiesta che ha scosso dalle fondamenta il Campanile, «perché non può essere qui con noi». La frase è servita a sgomberare il campo dalle voci secondo cui le dimissioni da commissario provinciale di Ferraro sarebbero state propedeudiche ad un suo addio dal partito. A rafforzare il fatto che così non è la presenza in sala del consigliere provinciale Sebastiano Ferraro, punto di riferimento di Nicola nella zona aversana. Ad ogni modo il partito ha provveduto a nominare sei membri dell’ufficio politico provinciale (Nicola Andreozzi, Fabio Squeglia, Lorenzo Marcello, Ettore Cantile, Enzo De Angelis e Adriano Telese) che guideranno l’Udeur in attesa di un nuovo responsabile provinciale. Mastella ha poi chiarito la linea da seguire a livello locale per le alleanze e le candidature: «L’Udeur non ha alcun vincolo ed è coerente con se stesso, a differenza di quelli che sono separati a Roma e stanno insieme nelle competizioni locali, per questo voi potete valutare in piena autonomia, caso per caso la posizione da assumere in linea con l’interesse dei singoli territori». Angelo Brancaccio, consigliere e vicesegretario regionale del partito, ha inoltre aggiunto: «Noi correremo anche da soli e io sono pronto a scendere in campo in prima linea. Una cosa però la devo dire a coloro che sono scappati per mantenere posizioni istituzionali. Questo non è il partito delle poltrone e noi siamo impegnati per un progetto politico che continua, loro no visto che hanno tradito». Un invito alla mobilitazione è inoltre giunto da Sandra Lonardo, moglie di Mastella e presidente del consiglio regionale.
Il Mattino 25 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento