venerdì 18 settembre 2009

Arrestato Tarantini: pericolo di fuga e spaccio stupefacenti

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Laudati: la procura ora accelera

Dopo l'arresto di Gianpaolo Tarantini, il capo dei pm annuncia: «C'era un forte pericolo di inquinamento»

BARI - «Il processo è delicato, la procura ha deciso di dare un’accelerazione alle indagini. Uno dei compiti del pubblico ministero è quello di garantire la presenza dell’imputato alle fasi processuali». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, a seguito del fermo per spaccio di sostanze stupefacenti dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. «Il fermo - ha proseguito - è frutto delle scelte che sta facendo la procura dopo la costituzione di un gruppo di lavoro». «È stato ritenuto - ha sottolineato il procuratore - che, nel caso di specie e dal punto di vista investigativo, per le cose che sono successe nelle ultime ore, negli ultimi giorni, c’era un forte inquinamento della prova, quindi ci sono delle esigenze cautelari, e che sussiste il pericolo di fuga per le segnalazioni che ci sono pervenute dagli organi di polizia circa movimenti, spostamenti e progetti». «La situazione di Tarantini - ha concluso - riguarda tutti i reati per i quali è attualmente indagato. Il fermo è stato compiuto in relazione a una prospettazione di spaccio ma le indagini che seguiranno immediatamente dopo il fermo riguarderanno tutte le posizioni processuali di Tarantini».

corriere della sera 18 settembre 2009

INCHIESTE BARI: LEGALE TARANTINI, SOLO CESSIONE DROGA A FESTE


(AGI) - Roma, 18 set. - Il fermo di Giampaolo Tarantini e' "dovuto con ogni probabilita' all'acquisto e alla successiva cessione in occasione festaiole di sostanze stupefacenti". Lo ha detto all'Agi l'avvocato Nico D'Ascola, che assiste l'imprenditore barese sottoposto a fermo su richiesta della Procura di Bari questa mattina. "Non parlerei di spaccio di stupefacenti, il fermo a quanto mi risulta e' per l'articolo 73 del dpr 309 del 1990 (testo unico sulla droga, ndr), che comprende vari illeciti penali legati alla droga, dall'acquisto alla detenzione. Ma c'e' differenza - sottolinea D'Ascoli - tra chi spaccia per strada e chi acquista per poi cedere e distribuire ad amici durante delle feste". L'articolo 73 del testo unico sulla droga e' cosi' rubricato: 'produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope'. "Per intenderci, se si viene sorpresi con 5 grammi di cocaina - spiega l'avvocato - il reato rientra in quell'articolo per cui e' stato fermato Tarantini. Io escluderei lo spaccio tout court: quello che contestano a Tarantini e' l'acquisto di sostanze stupefacenti per poi cederle in occasione dei party". Feste per lo piu' organizzate a casa dello stesso Tarantini: "non so se la stessa condotta - specifica D'Ascoli - veniva ripetuta altrove o in altre case".
In merito al pericolo di fuga e inquinamento delle prove con i quali il procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati ha spiegato le ragioni del fermo che dovra' essere convalidato dal gip di Bari, D'Ascoli tende a escluderli, per il fatto che "Tarantini si stava recando proprio in Procura a Bari, dove era arrivato in aereo molto probabilmente da Roma".

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