Sulla stampa è apparsa oggi una lista dei possibili siti dove il governo potrebbe localizzare le due o tre centrali nucleari che ha intenzione di costruire da qui al 2025, spendendo dai 20 ai 25 miliardi di euro pagati da tutti gli italiani.
L’unico sito vicino alla Lombardia è Caorso, nel piacentino. Chiediamo a Formigoni di dichiarare la Lombardia libera dal nucleare e di ribadire che la Lombardia è autosufficiente per quel che riguarda la produzione elettrica e che quindi non c’è bisogno di nuove centrali, tanto meno atomiche. Chiediamo che si intervenga subito per bloccare prima che parta un percorso sbagliato che non risolve i problemi di sicurezza energetica della Lombardia e dell’Italia.
Chiediamo sempre a Formigoni di convincere Berlusconi a fare marcia indietro sull’atomo, perché non conviene agli italiani e alle imprese, e, guarda caso, è anche un filino pericoloso.
Da nostri calcoli, sulla base di studi e stime del Politecnico di Milano, risulta che al 2020 investendo 20 miliardi di euro in iniziative di risparmio energetico, piccola cogenerazione diffusa e rinnovabili potremmo realizzare l’equivalente di 50 mila megawatt di potenza.
Il piano nucleare di Berlusconi con 25 miliardi di euro realizzerebbe solo 6400 megawatt entro il più lontano 2025. L’atomo si vince con i numeri.
Ps: Secondo la lista diffusa da Metronews.it questi i siti dove il governo potrebbe realizzare le quattro centrali secondo uno studio non ufficiale:
1) Monfalcone (Gorizia, Friuli).
2) Scanzano Jonico (Matera)
3) Palma (Agrigento)
4) Oristano (Sardegna)
5) Chioggia (Veneto).
6) Caorso (Piacenza, Emilia Romagna).
7) Trino Vercellese (Vercelli, Piemonte)
8 Montalto di Castro (Lazio)
9) Termini Imerese (Sicilia)
10) Termoli (Molise)
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