Cordeschi e le verità negate del Ministro Tremonti
GUARDA IL VIDEOVIDEO - Fa un certo effetto vedere un amministratore serio e posato come Massimiliano Cordeschi tacciato come un agitatore popolare e a ben pensarci non riusciamo proprio ad immaginarlo come capo di una rivoluzione anti-statale.
Di questo, però, non è convinto il nostro Ministro Giulio Tremonti che dopo il bel servizio del collega Andrea Scazzola finito "in tragedia" con le dichiarazioni, condivisibili, di Massimiliano Cordeschi lo ha tacciato di essere "senza vergogna".
Possiamo solo dire che la nostra solidarietà a Massimo Cordeschi è massima, oltretutto, come ribadito da Floris in trasmissione, i dati erano per difetto quindi anche troppo ottimistici.
Li ricordiamo questi dati forniti dal direttore generale delo Comune del'Aquila:
A L'aquila ci sono
8.300 case E o F, cioè totalmente inagibili
10.000 case B e C, ciè che necessitano di lavori di ristrutturazioni, per 5.000 di esse ci vorrà più di un anno.
Il che significa che i senzatetto più o meno sono 40.000.
IL PIANO BERLUSCONI-BERTOLASO attualmente prevede
3750 moduli abitativi del Piano CASE più 1000 nuovi MAP, cioè case di legno
che possono dare un tetto a 14mila persone.
IL CHE SIGNIFICA CHE 26.000 AD OGGI, DPO QUASI SEI MESI DAL SISMA E CON L'INVERNO ALLE PORTE SONO SENZA CASA.
Ed è difficile pensare che tutti potranno essere sistemati in case in affitto, nelle caserme. La soluzione più immendiata non può che essere la permanenza in alberghi per altri mesi, quasi tutti fuori città e a costi esorbitanti.
Il Ministro Tremonti non può parlare di gratitudine nei confronti del Governo, il Governo fa ciò che gli compete, la Protezione Civile idem, gli aquilani esprimono gratitudine per i volontari, la gente che ha inviato soldi o solo un messaggio quelli che hanno pianto di fronte alla TV, ma per il Governo no.
La ricostruzione di cui si riempiono la bocca non c'è, nessuno l'ha mai incontrata per le vie diroccate della città (centro e periferie), si deve parlare infatti di "messa in sicurezza" di alcune zone ed opere di rilievo artistico religioso e di costruzione ex-novo!
Nessun palazzo del centro è stato appaltato per essere ricostruito e non potrebbe essere altrimenti visto che il prezziario è stato pubblicato solo il 7 settembre questa è la realtà.
Come realtà è anche il fatto che le C.A.S.E. non bastano e si è ricorsi in fretta e furia ai M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) che però, visto il ritardo del conteggio, saranno pronti per la consegna solo a metà dicembre (con temperature di notte che sfioreranno i -7/8 gradi).
Inoltre l'annuncio del Prefetto per la requisizione coatta e immediata sa tanto di salvagente (in questo caso salva-governo) e poi tutte le abitazioni "F" cioè poste nelle vicinanze di un palazzo pericolante e per questo non sicure come sono state calcolate.
Perchè non si è provveduto a "mettere in sicurezza" o abbattere tali pericoli e a riclassificare le case "F" almeno nelle periferie?
Intanto i primi malumori per l'assegnazione si fanno sentire (vorrei ben vedere perchè si debba prediligere un cittadino invece che un altro?).
Speriamo che altri amministratori seguano l'esempio di Massimiliano Cordeschi ed abbiano il coraggio di presentare al Governo i dati reali della tragedia aquilana!
ABRUZZO 24ORE 19 SETTEMBRE 2009
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