sabato 8 agosto 2009

EX SOCIO TARANTINI IN CARCERE:"Procurava coca per i festini"

Per detenzione e spaccio di droga arrestati Massimiliano Verdoscia
e Stefano Iacovelli. "Stupefacenti per intrattenere piacevolmente ospiti importanti"

Vendola al pm Di Geronimo sull'altro filone dell'inchiesta sanità
"I briganti prendono il posto dei galantuomini e viceversa"


In carcere l'ex socio di Tarantini "Procurava coca per i festini"

Gianpaolo Tarantini

BARI - "Offrivano e spacciavano cocaina durante le feste". La Guardia di Finanza ha arrestato con questa accusa Massimiliano Verdoscia e Stefano Iacovelli nell'ambito dell'inchiesta su Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore barese che portò le escort nella residenza romana del premier Silvio Berlusconi. L'ordinanza di misura cautelare in carcere è stata emessa dal gip del di Bari, Vito Fanizzi, su richiesta del pm Giuseppe Scelsi. L'accusa è detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Massimiliano Verdoscia, trentanovenne barese, imprenditore, a lungo in affari con Gianpaolo Tarantini, è accusato di essersi "reso responsabile di condotte atte a detenere, custodire, cedere gratuitamente e offrire cocaina e altre sostanze , in occasione di diverse feste e di riunioni mondane che si sono tenute all'interno di ville private o di noti locali, alle quali partecipava anche il suo socio".

Verdoscia è l'uomo che presentò a Tarantini Patrizia D'Addario, la escort di 42 anni che ha raccontato di aver preso mille euro per partecipare a una serata organizzata a palazzo Grazioli a metà ottobre scorso
e di essere tornata quindici giorni dopo per trascorrere la notte con il presidente del Consiglio.

Altrettanto grave risulta la posizione di Iacovelli: si attivava per procacciare e consegnare la cocaina.

La cessione di droga da parte di Tarantini, che durante gli incontri conviviali era spesso coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, aveva la finalità di "intrattenere piacevolmente" ospiti importanti, agevolando in tal modo le proprie entrature nel mondo della politica e della Pubblica Amministrazione.

Gli elementi raccolti a sostegno dei provvedimenti restrittivi derivano dalle risultanze, "precise e concordanti", di intercettazioni telefoniche ed ambientali e da una serie di testimonianze fornite da persone informate sui fatti, tra le quali alcuni volti noti del mondo della moda e dello spettacolo.

Il sistema Tarantini. Secondo i magistrati baresi, Gianpaolo Tarantini e il fratello Claudio avevano messo in piedi una sorta di sistema per promuovere l'attività delle loro società nel settore delle forniture sanitarie. Un sistema fatto di conoscenze politiche, viaggi, tangenti, favori vari e feste a base di vip, belle ragazze. E in qualche caso, cocaina.

Sono diversi, a questo proposito i filoni di indagine che fanno riferimento a fatti avvenuti tra il 2000 e il 2006 e fotografano un intreccio tra affari, politica e convivialità che hanno al centro l'attività delle società dei Tarantini. Agli inizi di luglio, la chiusura di un filone di queste indagini ha visto 23 persone indagate, tra questi anche Tato Greco, attuale coordinatore regionale del movimento 'la Puglia prima di tutto' e all'epoca consigliere regionale dell'Udc. Anche il nome di Tato Greco è legato a quello di Patrizia d'Addario: fu lui a candidarla nella lista di Fitto per il comune di Bari.

Secondo i pm, i fratelli Tarantini corrompevano medici, primari con favori, soldi, viaggi (in un caso anche un viaggio a New York) e buoni benzina perché attestassero "l'unicità e la infungibilità" delle protesi e delle attrezzature commercializzate dalle loro società in modo da evitare le normali procedure di gara.

Le accuse sono anche di utilizzo improprio di trattative private e alterazione delle gare pubbliche mediante interventi illeciti presso le commissioni di gara. In cambio dei favori offerti dai Tarantini dalle strutture sanitarie veniva data priorità e precedenza alla liquidazione delle fatture di una delle loro società, la Gsh.

Un'impiegata dell'ufficio ordini della sede di Molfetta dell'ex Asl Bari/2 avrebbe ricevuto nel 2002 casacche sportive e una pedana basculante. Nel marzo del 2001 un primario dell'ospedale di Brindisi ha soggiornato dieci giorni a New York a spese di Tarantini. Grazie a questo sistema e all'appoggio politico di Greco, secondo l'accusa, le società di Tarantini avrebbero realizzato "un crescente tasso di penetrazione nel mercato degli appalti e delle forniture ospedaliere, alterando illecitamente l'equilibrio concorrenziale, garantendosi cospicui e indebiti guadagni".

La conclusione di questa inchiesta era giunta mentre nell'altra inchiesta sulla sanità, condotta dal pm Desiree Digeronimo e che aveva portato alle dimissioni dell'assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco, emergeva un nuovo filone riguardante le procedure e i ritardi nelle nomine di alcuni primari in asl pugliesi.

La protesta di Vendola. E proprio al pm Desiree Digeronimo, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, scrive una lettera aperta: "L'amore per la verità non mi consente più di tacere - dice il governatore - Ho l'impressione di assistere ad un paradossale capovolgimento logico per il quale i briganti prendono il posto dei galantuomini e viceversa".

"Io ho la buona e piena coscienza - aggiunge Vendola - non solo di non aver mai commesso alcun illecito nella mia vita, ma viceversa di aver dedicato tutte le mie energie a battaglie di giustizia e legalità. 'Nichi il puro' titola Panorama - prosegue il governatore della Puglia - per stigmatizzare le mie presunte relazioni con un imprenditore che non conosco (Carlo Columella titolare della azienda Tradeco ndr) e a cui ho chiuso, dopo trent'anni, una discarica considerata un autentico eco-mostro. Stupefacente notare che L'Espresso pubblica un articolo fotocopia del rotocalco rivale - sottolinea il governatore - sarebbe carino indagare sul calco diffamatorio che origina questa singolare sintonia di scrittura. In effetti mi considero un puro: e non rinuncio ad aver fiducia nel genere umano e a credere che la giustizia debba alla fine trionfare".

(la repubblica 7 agosto 2009)

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