Antonio Bernardini
Tra le domande per la sistemazione in alloggi provvisori presentate dai terremotati aquilani, ce n’è una un po’ “particolare”, che indica come destinazione villa Certosa o palazzo Grazioli, residenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
La richiesta - inviata alla Protezione Civile e al Comune dell’Aquila - è di Antonio Bernardini, la cui casa, nella “zona rossa” del centro storico dell’Aquila, è inagibile; nel tipo di sistemazione preferita, alla voce «alloggi in affitto», a penna è stato aggiunto «se possibile, a villa Certosa oppure a palazzo Grazioli».
«Non si tratta di una provocazione - ha detto Bernardini all’agenzia di stampa Ansa - ma di una richiesta legittima basata sulle dichiarazioni del presidente, che aveva pubblicamente promesso che avrebbe ospitato nelle sue case alcuni terremotati. In questo modo avrei anche l’occasione di essergli utile con consigli basati sulla mia esperienza di terremotato prima in auto, poi in tenda e infine in due alberghi, e di profondo conoscitore della città».
Bernardini è segretario generale ed economo del consorzio di Ricerche applicate alla Biotecnologia (Crab), ma fu licenziato illegittimamente sei anni fa ed è in attesa che sia dato seguito a due sentenze della magistratura che impongono il suo «reintegro immediato» nelle funzioni e il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.
il secolo XIX 13 agosto 2009
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