Paolo Guzzanti,il parlamentare del centrodestra eletto con
il Pdl e poi passato al Pli, prima in un post e poi in
risposta a un commento sul suo blog Oltre a specificare
di essere «tra quelli che pensano e anzi sanno che davvero
tutto è politico, che la vita privata di una persona
pubblica è pubblica e che si risponde di tutto»,
Guzzanti scrive di aver lasciato Berlusconi
anche «per il suo atteggiamento puttaniero di
disprezzo per le donne, tutte le donne, essendo
un gran porco e una persona che ha corrotto la
femminilità italiana schiudendo carriere impensabili
a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia
importante darla alla persona giusta al momento giusto,
sollecitate in questo anche dalle madri, quando
necessario.Quest'u uomo ai miei occhi corrompe la
gioventù e mina le basi della società minando il
rispetto nei confronti della donna».
Continua l'onorevole: «Ciò è avvenuto (l'abbandono
del Pdl da parte di Guzzanti,in concomitanza delle
voci, che io ho potuto verificare come purtroppo
attendibili (non prove, ovviamente, altrimenti le
avrei presentate io), secondo cui un famoso direttore
ha mostrato e fatto leggere a un numero imprecisato
di persone (deputati e deputate di Forza Italia
per lo più) i verbali che tutti i direttori di
giornale hanno, ma che avrebbero deciso di non usare
su sollecitazione del Presidente Napolitano. Si
tratta di trascrizioni da intercettazioni avvenute
nell?ambito dell?inchiesta di Napoli e poi fatte
distruggere da Roma, in cui persone che ora ricoprono
cariche altissime si raccontano fra di loro
cose terribili che la decenza e la carità di patria
mi proibiscono di scrivere, anche se purtroppo sono
sulla bocca di coloro che hanno letto i verbali.
Io ne conosco almeno tre. Dunque io non ho molti
dubbi su quato è accaduto ed accade».
Poco oltre, in risposta a un lettore che gli chiedeva
ulteriori
chiarimenti, Guzzanti va oltre: «Io dico, e lo confermo,
che le cose che mi sono state raccontate da più fonti
(e io sono uno dei mille e più di mille raggiunto dai
dettagliati resoconti di chi ha letto) sono assolutamente
disgustose: rapporti anali non graditi, ore e ore di
tormenti in attesa di una erezione che non fa capolino,
discussioni sul prossimo set, consigli fra donne su come
abbreviare i tormenti di una permanenza orizzontale
pagata come pedaggio.
I dettagli sono centinaia e non sono io che li nascondo,
perché io sono soltanto uno cui alcuni lettori dei verbali
(persone serissime, uomini e donne, tutti della stessa
area di centro destra) hanno raccontato ciò che hanno
letto, ovviamente con una massiccia concordanza
dei dettagli stessi.
Il giorno in cui un magistrato, lette queste mie parole,
volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste
relazioni e chi fosse il giornalista che ha fornito il
materiale in lettura, farei il mio dovere e
farei i nomi».
(l'espresso 05 agosto 2009)
ROMA - Le trascrizioni delle intercettazioni che "un famoso direttore ha mostrato e fatto leggere a due deputati che siedono in Parlamento", nelle quali si legge di persone che "ora ricoprono cariche altissime che si raccontano fra di loro cose" indecenti, sono "vere" e i parlamentari di Forza Italia "lo sanno bene". Lo ribadisce Paolo Guzzanti, contattato telefonicamente dalla Dire mentre è in vacanza in America, dopo le sue ultime rivelazioni pubblicate sul suo blog che riguardano il premier Silvio Berlusconi. Guzzanti conferma che il blog è al momento inaccessibile per "un eccesso" di contatti e non dunque a causa di hacker. L'ex deputato del Pdl, inoltre, dice di "non aver paura" di una querela da parte di Niccolò Ghedini: "Ci mancherebbe, mi sono ben guardato dal fare nomi: sarebbe una cosa ben strana" se lo facesse. E comunque, conclude, "sono cose che ho già detto e scritto, non c'è nulla di nuovo. Sono cose che mi sono state raccontate da persone diverse che hanno letto quelle trascrizioni e con dettagli coincidenti". Come scritto anche sul blog "il giorno in cui un magistrato volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste informazioni io farei i nomi tranquillamente".
5 agosto 2009
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