AVEVA 94 ANNI
Morto Les Paul,
innovatore della chitarra
Jazzista e «inventore» della «solid body»,
la chitarra elettrica a cassa piena che ha
aperto la strada al rock moderno: il suo
nome al modello più famoso della Gibson
Les Paul con il modello della Gibson che ha preso il suo nome (Ap) |
LOS ANGELES - Jazzista, virtuoso della chitarra e già per
questo meritatamente famoso. Ma il nome di Les Paul,
morto oggi a 94 anni, resterà sempre legato
soprattutto a una sua innovazione: la cjitarra elettrica
a cassa piena, la cosiddetta «solid body », che è andata
ben oltre l'ambito ristretto del jazz,per il quale Les Paul
l'aveva pensata. E' stata infatti la base la base di tutto
il rock moderno: realizzata dalla Gibson, la sua solid
body è stata il modello base di una generazione d
i chitarre e ancora porta il suo nome. Alcuni dei
più grandi chitarristi jazz e rock hanno suonato con la
Gibson Les Paul:
da Carlos Santana a Jimmy Page
(Led Zeppelin), da Paul McCartney a Edge (U2),
da Slash (Gun 'n' Roses) a Bob Marley,
da Neil Young a Steve Jones (Sex Pistols).
Les Paul, il cui vero nome era
Lester William Polfus, ha al suo attivo 36 dischi d’oro,
la maggior parte in coppia con la moglie Mary Ford,e undici successi da hit parade.
L'INVENZIONE- Les Paul disegnò la chitarra nel 1952
su richiesta della Gibson per contrastare il primo
modello di chitarra elettrica «solid body»
del concorrente Leo Fender, la Broadcaster, poi
ribattezzata Telecaster, messa in commercio due anni
prima. Per questo motivo la primogenitura
della «solid body» è sempre stata oggetto di disputa.
Ma Les Paul aveva cominciato molto prima a lavorarci:
nel 1940 aveva realizzato un
prototipo nei laboratori della Epiphone e l'aveva
soprannominato «The Log» (il tronco).
Ma i tentativi di far produrre quella chitarra
fallirono. Anche la Gibson, a metà degli anni
Quaranta, decise di non farne niente: il mercato
ancora non aveva bisogno di un'innovazione
del genere.
Una Gibson Les Paul Classic |
IL DUELLO GIBSON-FENDER - Le chitarre elettriche
esistevano già,ma erano tutte con una cassa che somigliava
a quelle delle chitarre acustiche,
anche se più bassa e con dei «tagli» a effe invece della buca
centrale. Per i jazzisti erano ideali, ma quando cominciarono
a imporsi il rock 'n' roll e il primo R&B,
l'uso di volumi più alti pose nuovi problemi di suono e di
compatibiltà con glamplificatori. Le chitarre con cassa,
infatti, andavano facilmente in risonanzacon l'ampli,
causando un fastidioso effetto sonoro. Leo Fender,
lanciando la suaTelecaster, fece subito breccia tra i musicisti
delle band che dovevano affrontare le lunghe serate nei locali
da ballo, dando loro uno strumento robusto, semplice
e senza problemi di feedback anche a volume alto e in prossimità
dell'amplificatore. Per questo la Gibson tornò di corsa sui propri passi
chiedendo a Les Paul di preparare una versione definitiva del
suo progetto.
Ne uscì una chitarra che volutamente richiamava la forma
del violino,più compatta della Fender, più raffinata ed evolut
a tecnologicamente(due pick up, quattro potenziometri),
più versatile e adatta a essereutilizzata in diversi generi
musicali. Una scelta costruttiva cui poi Fender
rispose realizzando la Stratocaster. Da allora a
oggi Fender e Gibson sonorimasti i marchi storici tra i
produttori di chitarre elettriche insieme alla Epiphone.
E i loro modelli base, Telecaster e Les Paul, sono tutt'ora
prodotti con poche variazioni rispetto alle prime versioni.
Anzi, spesso, sono state realizzate delle riedizioni degli
originali degli anni Cinquanta.
corriere della sera 13 agosto 2009
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