Il Guggenheim di Bilbao
Chi non ha tempo o non ha la possibilità economica di viaggiare non deve più rinunciare a visitare i musei più importanti. Ora bastano un pc e una connessione internet per ammirare le opere esposte nei maggiori musei del mondo e fare veri e propri tour comodamente seduti a casa propria.
Niente più code, magari sotto al sole cocente, per godere di capolavori di grandi artisti quali Botticelli, Turner, Leonardo da Vinci. Come per incanto, con un colpo di mouse, sarà possibile passeggiare nei giardini della reggia di Versailles senza sentire né caldo né freddo, evitando anche i giorni di pioggia. E si potranno ammirare i dettagli delle opere in tutta la loro bellezza, lontano dallo stress, dalla folla e dal brusio di fondo.
GUARDA LE IMMAGINI
L'esempio più eclatante è l'apertura, solo virtuale, dell'antico mausoleo Maya del re Pakal. La tomba era stata chiusa al pubblico nel 2003 perché proprio le visite turistiche avevano modificato le condizioni di umidità, mettendo a rischio i reperti. Da pochi giorni collegandosi al sito dell'Istituto National de Antropologia e Historia e, cliccando sull'immagine di Palenque, ci si può aggirare indisturbati tra le splendide rovine per arrivare, come novelli Indiana Jones, alla camera mortuaria di Pakal. Gli scettici potranno sempre recarsi in Messico ma per visitare solo una riproduzione dell'area archeologica.
La reggia di Versailles è aperta al pubblico ma è stato creato un sito per esplorarla a distanza. E' sufficiente collegarsi al sito ChateauVersailles.fr e pagare un "biglietto di ingresso" di cinque euro. Un'innovazione tecnologica recente: grazie a dieci webcam poste in cinque punti strategici della reggia è possibile visitare comodamente, da casa propria, la residenza ufficiale dei re di Francia e i giardini dove passeggiava Maria Antonietta, scattando fotografie e ascoltando le spiegazioni di una guida audio.
"Si tratta di una vera visita" assicura al quotidiano Le Parisien Didier Sansier di Another World, la società produttrice di immagini video in diretta che gestisce il programma. "L'internauta potrà fare panoramiche, zoomare sui punti che gli interessano, scattare foto, e ottenere anche un documento scritto con dettagli sulla propria visita".
In un tour virtuale in dieci tappe ci spostiamo dalla Francia a New York ma senza jet lag. Cliccando su una delle immagini offerte dal sito del si aprirà una finestra supplementare, il pop-up dell'opera, che il visitatore potrà posizionare nel monitor. C'è, inoltre, la sezione My Met che permette di condividere le immagini con altri utenti o pianificare la propria agenda virtuale con le mostre più interessanti.
Dalla Grande Mela a Roma, sempre rimanendo comodamente seduti a casa propria. Il sito della galleria Doria Pamphilj offre visite a 360° di alcune tra le sale più belle. Ci spostiamo a Firenze, dove è possibile visitare gli Uffizi, saltando la coda che si forma in ogni periodo dell'anno. Lo stesso vale per El Prado di Madrid, la Tate Gallery di Londra e l'Hermitage di San Pietroburgo. Nelle gallerie on line ci sono tutte, o quasi, le opere corredate di didascalie, e l'utente ha la possibilità di ingrandirne i dettagli.
Per chi è meno interessato alla pittura il Museo della scienza e della tecnica di Milano ha un'interasezione digitale in 3D dedicata alle macchine di Leonardo. Si può girare per le stanze e i chiostri, camminando o volando, azionare le invenzioni di Leonardo, vedere gli altri visitatori, seguire i loro movimenti e chiacchierare con loro. Un vero mondo virtuale stile Second Life, con annesso social network.
Il genio di Leonardo non ha confini e quindi sul sito del Louvre, insieme alle usuali visite in 3D, si possono ammirare molti capolavori, a cominciare dalla Monna Lisa che si offre al visitatore in tutta la sua bellezza, senza folle di turisti ad impedirne la visuale, senza lanciatrici di tazze e senza il vetro protettivo che offusca i colori.
Al Guggenheim di Bilbao, più che sulle sale espositive l'attenzione della visita virtuale si concentra sulla struttura e sulle installazioni esterne. L'edificio, infatti, è più interessante delle opere che contiene. Il tour si sofferma sui particolari del museo, ingrandendo le immagini più suggestive come le sculture esterne, da Puppy di Jeff Koons al ragno gigante Maman di Louise Bourgeois, con i responsabili del museo che spiegano in presa diretta cosa si sta guardando.
Niente più code, magari sotto al sole cocente, per godere di capolavori di grandi artisti quali Botticelli, Turner, Leonardo da Vinci. Come per incanto, con un colpo di mouse, sarà possibile passeggiare nei giardini della reggia di Versailles senza sentire né caldo né freddo, evitando anche i giorni di pioggia. E si potranno ammirare i dettagli delle opere in tutta la loro bellezza, lontano dallo stress, dalla folla e dal brusio di fondo.
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L'esempio più eclatante è l'apertura, solo virtuale, dell'antico mausoleo Maya del re Pakal. La tomba era stata chiusa al pubblico nel 2003 perché proprio le visite turistiche avevano modificato le condizioni di umidità, mettendo a rischio i reperti. Da pochi giorni collegandosi al sito dell'Istituto National de Antropologia e Historia e, cliccando sull'immagine di Palenque, ci si può aggirare indisturbati tra le splendide rovine per arrivare, come novelli Indiana Jones, alla camera mortuaria di Pakal. Gli scettici potranno sempre recarsi in Messico ma per visitare solo una riproduzione dell'area archeologica.
La reggia di Versailles è aperta al pubblico ma è stato creato un sito per esplorarla a distanza. E' sufficiente collegarsi al sito ChateauVersailles.fr e pagare un "biglietto di ingresso" di cinque euro. Un'innovazione tecnologica recente: grazie a dieci webcam poste in cinque punti strategici della reggia è possibile visitare comodamente, da casa propria, la residenza ufficiale dei re di Francia e i giardini dove passeggiava Maria Antonietta, scattando fotografie e ascoltando le spiegazioni di una guida audio.
"Si tratta di una vera visita" assicura al quotidiano Le Parisien Didier Sansier di Another World, la società produttrice di immagini video in diretta che gestisce il programma. "L'internauta potrà fare panoramiche, zoomare sui punti che gli interessano, scattare foto, e ottenere anche un documento scritto con dettagli sulla propria visita".
In un tour virtuale in dieci tappe ci spostiamo dalla Francia a New York ma senza jet lag. Cliccando su una delle immagini offerte dal sito del si aprirà una finestra supplementare, il pop-up dell'opera, che il visitatore potrà posizionare nel monitor. C'è, inoltre, la sezione My Met che permette di condividere le immagini con altri utenti o pianificare la propria agenda virtuale con le mostre più interessanti.
Dalla Grande Mela a Roma, sempre rimanendo comodamente seduti a casa propria. Il sito della galleria Doria Pamphilj offre visite a 360° di alcune tra le sale più belle. Ci spostiamo a Firenze, dove è possibile visitare gli Uffizi, saltando la coda che si forma in ogni periodo dell'anno. Lo stesso vale per El Prado di Madrid, la Tate Gallery di Londra e l'Hermitage di San Pietroburgo. Nelle gallerie on line ci sono tutte, o quasi, le opere corredate di didascalie, e l'utente ha la possibilità di ingrandirne i dettagli.
Per chi è meno interessato alla pittura il Museo della scienza e della tecnica di Milano ha un'interasezione digitale in 3D dedicata alle macchine di Leonardo. Si può girare per le stanze e i chiostri, camminando o volando, azionare le invenzioni di Leonardo, vedere gli altri visitatori, seguire i loro movimenti e chiacchierare con loro. Un vero mondo virtuale stile Second Life, con annesso social network.
Il genio di Leonardo non ha confini e quindi sul sito del Louvre, insieme alle usuali visite in 3D, si possono ammirare molti capolavori, a cominciare dalla Monna Lisa che si offre al visitatore in tutta la sua bellezza, senza folle di turisti ad impedirne la visuale, senza lanciatrici di tazze e senza il vetro protettivo che offusca i colori.
Al Guggenheim di Bilbao, più che sulle sale espositive l'attenzione della visita virtuale si concentra sulla struttura e sulle installazioni esterne. L'edificio, infatti, è più interessante delle opere che contiene. Il tour si sofferma sui particolari del museo, ingrandendo le immagini più suggestive come le sculture esterne, da Puppy di Jeff Koons al ragno gigante Maman di Louise Bourgeois, con i responsabili del museo che spiegano in presa diretta cosa si sta guardando.
(la repubblica 13 agosto 2009)
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