martedì 30 giugno 2009

Foto Villa Certosa:Due scatti a luci rosse incombono sul G8

dal sito: il riformista

Due scatti proibiti a Villa Certosa incombono sul G8 dell'Aquila
di Fabrizio d'Esposito

Retroscena. Zappadu avrebbe fatto anche «foto pruriginose» di Topolanek e Berlusconi che potrebbero imbarazzare parecchio gli altri leader.


Due foto a luci rosse tra gli oltre cinquemila scatti di Antonello Zappadu? La conferma arriva al Riformista da una fonte più che autorevole. Costretto a una vita blindata, quasi in fuga, il fotereporter sardo che ha “lavorato” su Villa Certosa per tre lunghi anni, dal 2006 a oggi, avrebbe ammesso l'esistenza di due immagini fortemente imbarazzanti.

Quella più hard riguarderebbe l'ex premier ceco Mirek Topolanek, già immortalato in versione nature all'interno della residenza estiva del Cavaliere. Stavolta, Topolanek sarebbe stato fotografato insieme con una ragazza durante una pratica lewinskyana, nel senso di Monica.
Il secondo scatto sarebbe il pezzo forte della collezione di Zappadu parcheggiata all'estero, in Colombia, al netto delle settecento foto sequestrate in Italia dopo la denuncia dei legali del presidente del Consiglio. Il teleobiettivo avrebbe colto il Cavaliere seduto su una poltrona. Nudo. È questa l'immagine che sta facendo tremare maggiormente il fotoreporter sardo, che non a caso due settimane fa per tutelarsi e prendere un po' di fiato aveva annunciato urbi et orbi: «Le settecento foto che mi hanno sequestrato non sono le sole che ho fatto. Se proprio la devo dire tutta, io, tra il 2006 e il 2009, ho scattato cinquemila fotografie. All'aeroporto di Olbia e all'interno di Villa Certosa. Nulla di pruriginoso. Piuttosto, direi immagini politicamente imbarazzanti». E ancora: «Ne posso raccontare una: sarà stata la tarda primavera del 2008 e nei giardini della villa, c'è un finto matrimonio tra Berlusconi e una ragazza. Ci sono il bouquet di fiori e un gruppo di ragazze intorno a loro che applaudono divertite».
In realtà, le foto «pruriginose» ci sarebbero. Ma forse è ancora troppo presto per parlarne. L'estate è appena iniziata e c'è tempo per mostrare che il re è completamente nudo, in tutti i sensi. Sul fronte della satiriasi del Cavaliere e sul suo stile di vita (Veronica dixit: «Mio marito è un uomo malato che frequenta minorenni»), altri dettagli sono stati rivelati dalla escort barese, Patrizia D'Addario, che ha trascorso con lui una notte a Palazzo Grazioli a Roma, quella tra il 4 e il 5 novembre del 2008.

Al Sunday Times, edizione domenicale del quotidiano edito da Murdoch, e al quale D'Addario aveva già rilasciato un'intervista, la quarantenne pugliese presentata al premier dal manager Giampaolo Tarantini ha raccontato che lui «era instancabile, non ho mai dormito». Nella residenza romana di Berlusconi, i due presero possesso del grande letto a tre piazze alle quattro di mattina. Stavolta D'Addario aggiunge altri particolari sul rituale dell'accappatoio bianco, che il Cavaliere indossa quando è in compagnia della prescelta. L'escort racconta che Berlusconi fece più di cinque docce fredde e che a un certo punto le chiese di raggiungerlo nel bagno, sotto l'acqua scrosciante. Non solo: durante l'amplesso, nel grande letto, «d'improvviso smise di muoversi e pensai fra me “grazie a Dio si è addormentato”. Ma non durò».
Al Riformista risultano anche altre due dettagli registrati o quantomeno confidati da D'Addario. Uno conferma la profonda sensibilità del Cavaliere in materia di odori e trucco femminile: alla escort, un'altra donna tolse lo smalto dalle unghie di mani e piedi. Non solo: il presidente del Consiglio, forse a causa dei farmaci assunti, si addormentò pure in un'altra occasione, che provocò grandissimo imbarazzo nella compagna di una notte.

Per quanto riguarda l'inchiesta pugliese, ieri il procuratore capo di Bari Emilio Marzano ha tenuto una riunione di coordinamento coi suoi sostituti titolari dei vari filoni d'indagine su appalti, sanità, sesso e festini. Alla vigilia del G8, Marzano ha “spedito” due messaggi ritenuti rassicuranti dagli ambienti del centrodestra. Dapprima, il magistrato ha specificato che «non si parla di cocaina» in nessuna delle quattro inchieste. Poi ha giudicato «un'ipotesi astratta» quella di ascoltare Berlusconi a Bari come «persona informata sui fatti». È come se anche i pm avessero stipulato una tregua...

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