Il ministro dell'Economia al programma "In mezz'ora" di Lucia Annunziata
"Un po' di calma, un po' meno televisione, un po' meno show sarebbe utile per tutti"
"Il governo è fortissimo e finirà tutta la legislatura"E, sulla vicenda Berlusconi: "Guardare dal buco della serratura danneggia l'Italia"
"Il premier ha una grandissima leadership, il resto sono esagerazioni"
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti
ROMA - "Questo governo è fortissimo e finirà tutta la legislatura con un crescendo di forze che corrisponde al crescendo di debolezza dell'opposizione". Ad affermarlo è il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel corso della trasmissione Rai "In mezz'ora" di Lucia Annunziata. Tremonti sottolinea che, nonostante la crisi, nessun governo in carica ha avuto "un consenso elettorale come il nostro". "Il governo è forte anche perchè gli avversari dell'opposizione sono deboli. - ha aggiunto il ministro - Non hanno sopra di loro il cielo degli ideali nè sotto di loro il potere delle giunte".
E anche un eventuale governo tecnico, ipotesi avanzata soprattutto dalla stampa straniera che sta seguendo gli scandali e le indagini legati al presidente del Consiglio Berlusconi, secondo Tremonti durerebbe pochissimo: "Lo puoi anche trovare un tecnico, ma lo manda al Parlamento e avrà un tempo di vita non superiore a quello di uno Yomo".
A una domanda sulla polemica aperta dal premier Silvio Berlusconi, contro media e istituzioni 'catastrofisti' sull'economia, il ministro ha risposto con un invito alla moderazione: "Un po' di calma, un po' meno televisione, un po' meno show sarebbe utile per tutti. I bollettini statistici ufficiali vanno sempre pubblicati. E' che un po' si esagera durante la crisi, di questi tempi, non facendo del bene, ma facendo del male alle famiglie, a chi ci ascolta".
E del resto, anche lo stesso Berlusconi, ha sostenuto Tremonti, "non ha detto di non dare pubblicità (ai giornali che diffondono il pessimismo, ndr), ha detto di stare attenti. Ad esempio, un ministro europeo aveva spiegato che 'è inutile che noi diamo degli stimulus, tipo incentivi alla famiglia per cambiare l'auto, e poi quella famiglia accende la tele e trova stimoli contrari".
"Quando c'è una crisi, proprio perchè c'è una crisi, il messaggio deve essere anche di fiducia - ha proseguito Tremonti - Durante la grande Depressione, il grande presidente Roosevelt, al Caminetto, diceva agli americani per radio: uscite di casa, verniciate il vostro garage, andate al cinema, mangiate una bistecca, l'unica cosa di cui dovete avere paura, è la paura stessa. Ecco questo è il senso politico del messaggio che ha dato il presidente Berlusconi e che cerco di dare anch'io. Non è rimuovere la crisi ma, proprio perché c'è la crisi, basta dirlo tutti i giorni, in tutti i modi sulla televisione, in modo ossessivo. Tutti questi centri studi, uffici. che per inciso non hanno previsto la crisi... Chi andrebbe a farsi curare da un medico che ha sbagliato le diagnosi? Una volta questi istituti le notizie le davano, ma le davano sui bollettini, in sede tecnica. Non è censura... Qui ogni giorno c'è uno che va in televisione, dice una roba e gli altri il giorno dopo fanno a gara... ".
Ma l'invito a "un po' meno show" è diretto anche ai media che seguono le indagini su Berlusconi, in particolare la vicenda di Bari: "Ma le pare che le indagini, invece di farle sulla Sacra Corona Unita si fanno su robe del genere?, ha chiesto Tremonti a Lucia Annunciata. Secondo il ministro dell'Economia "guardare dal buco della serratura danneggia l'Italia. C'e un blocco di persone che pur di fare del bene e se stessi, convinti che il bene per loro sia fare il male agli altri, fanno del male agli italiani, all'Italia. Questo non lo trovo accettabile".
"Frequento molte persone all'estero - ha aggiunto Tremonti - e tutti riconoscono a Berlusconi di avere una grandissima leadership, una grandissima forza di carattere e politica. Mi sembra che anche gli italiani lo apprezzino. In un Paese serio le persone serie dovrebbero valutare questo. Il resto sono solo esagerazioni".
Nel corso della trasmissione Tremonti ha anche annunciato che il governo a breve affronterà la questione della riforma delle pensioni, in particolare dell'equiparazione dell'età pensionabile di uomini e donne, richiesta dalla Corte di Giustizia Europea: "Stiamo studiando e considerando il meccanismo delle pensioni che in Europa e dall'Europa è considerato uno dei più solidi. Se faremo la riforma non sarà per prendere i soldi agli operai e darli a chissà chi. Se si farà la riforma i soldi del lavoro restano nel lavoro".
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